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Farsopoli di N. REDAZIONE del 11/01/2011 10:15:03
Calciopoli, udienza dell’11 gennaio 2011

 

Si riparte dall’aula 216 con la richiesta dei pubblici ministeri, preannunciata nei giorni scorsi, quella di integrare il materiale d' indagine con nuove dichiarazioni di Zamparini, Baraldi, Minotti, Corbelli, l'ex arbitro Nucini e il giornalista Monti i cui contenuti sono stati resi noti, in un'anticipazione da Tuttosport .

Produzione documentale

Prioreschi chiede integrazione di 3 comunicati ansa effettuati nell’immediatezza del sorteggio, un verbale di sorteggi del 26.11.04 redatto dal notaio, una comunicazione telecom che riguarda i criteri per stabilire l’attendibilità dell’aggancio delle celle, la richiesta di archiviazione di Paparesta, la Sentenza del 28 maggio 2010 sulla Telecom del tribunale di Milano. Il pm chiede di verificare i documenti.
Morescanti , chiede il deposito di una lettera (ottobre2004) in cui la Figc allontana la Fazi dall’Aia per essere assunta con nuove mansioni presso diverso ufficio.
Catalanotti, chiede l’acquisizione della rassegna stampa di alcune partite e della relazione del consulente di parte di Cornieti. Precisa inoltre che è stata chiesta l'archiviazione per l’esposto che lo vedeva coinvolto e per una denuncia nei suoi confronti per violenza privata presentata da Bergamo e dai suoi legali.
Gallinelli, chiede perché il pm non ha depistato le attività di integrazione di indagine effettuate lo scorso maggio (tra le persone è stato ascoltato anche Nucini e Gianfelice Facchetti). Casoria risponde che non può sollecitare e il pm potrà esporle quando vorrà.

L'avvocato dello Stato, Nicoletti, chiede e ottiene l'acquisizione della sentenza del gup De Gregorio sul rito abbreviato che ha visto Giraudo e Lanese condannati.

Narducci si oppone!

Il pm non vuole che sia acquisita la sentenza Telecom del tribunale di Milano perché inconferente, così come si oppone al deposito della comunicazione Telecom perché non relativa a quanto detto da Di Laroni.

Prioreschi , spiega che l’interesse nella produzione della sentenza Telecom c'è perchè dimostra che c’è stata attività illegale di spionaggio nei confronti di Moggi ed altri. La documentazione Telecom, pur essendo riferita ad altra indagine, dimostra che per fare un’attività attendibile sulle schede è necessario chiedere le informazioni relative alle celle e non sui tabulati come fatto da Di Laroni.
Gallinelli, è sorpreso dall’opposizione del pm in quanto ravvede sia la pertinenza che la rilevanza. Nel novembre/dicembre 2010 sono stati sentiti Facchetti G. e Nucini e tali verbali facevano specifico riferimento all’attività di spionaggio di cui alla sentenza del Tribunale di Milano.

L’avvocato Cirillo per la difesa Ambrosino e l’avvocato Russo per la difesa della Juventus, si associano alla richiesta dichiarando di non essere stati informati di tale attività.

Il tribunale ammette tutta la documentazione richiesta dall’Avvocato Prioreschi ad eccezione della comunicazione Telecom perché di natura “dichiarativa”.

Teste Luciano Luci , attuale vicecommissario AIA

Il teste viene interrogato dalla difesa di Mazzei sulla partita Arezzo-Salernitana, campionato 2004-2005; all’epoca, Luci, ricopriva la carica di osservatore arbitrale .
La valutazione finale data all’arbitro Dattilo fu di ampia sufficienza.
Rispondendo alle domande della difesa di Titomanlio, esclude che in quella gara (sempre Arezzo-Salernitana) ci siano stati errori, che altrimenti sarebbero stati visionati durante le riunioni tecniche a Coverciano.

L'avvocato Tornincasa, per Pairetto, interroga il teste riguardo Bologna-Juventus, in cui l'arbitro Pieri fu giudicato "sotto la sufficienza".

Non ci sono domande da parte dei PM.

Si passa alle dichiarazioni spontanee.

Dichiarazione spontanea di Ceniccola

Cennicola parla della fantomatica "combriccola romana" e si chiede dove siano gli altri componenti di questo gruppo dato che sono rimasti solo lui e De Santis. "Anche Auricchio ha ammesso che la combriccola romana non esisteva".
Poi si sofferma sul diluvio di Lecce-Juve in cui "nessuno dei due capitani ha chiesto che la gara venisse sospesa". Alla fine della gara conferma che sia Juve che Lecce omaggiavano la terna arbitrale e l'osservatore con delle magliette, era la prassi, e aggiunge: "anzi, in quel periodo il Milan regalava borsoni, abbigliamento e orologio dell’Adidas, e l’Inter tutto della Nike, oltre ad un maglione di cachemire.
Conclude il suo intervento chiedendosi come mai, dopo che la Juve aveva vinto contro il Lecce, non fu mai più designato per partite importanti e soprattutto perchè, non essendo neanche stato condannato dalla Giustizia Sportiva, si trova imputato in un processo per frode sportiva: "chiedo una giustizia vera.

Dichiarazione spontanea di De Santis

De Santis spiega il motivo per il quale non ha accettato di sottoporsi all'esame dei PM: "non hanno mai ritenuto opportuno sentirmi".
Rimpiange di aver avuto la sfortuna di arbitrare Juve-Parma del 2000 (quando annullò un gol di Cannavaro) che gli costò l'etichetta di juventinio.
Partita che gli costò 4 mesi di squalifica (giustizia sportiva) "non per errori tecnici".
Sempre De Santis, si chiede come mai si trovi nel capo di imputazione questa combriccola romana che, ripete, per ammissione dello stesso Auricchio non esisteva.
Attacca Narducci e le sue dichiarazioni che escludevano intercettazioni riguardanti dirigenti dell'Inter che, di fatto, lo obbligarono a scrivere la lettera di scuse a Facchetti jr.
Non risparmia Nucini che, a suo dire, con Moratti, Facchetti e Tavaroli "organizzavano indagini illecite".
Come membro della cupola, De Santis avrebbe dovuto arbitrare più partite possibile (altrimenti che vantaggio economico ne avrebbe conseguito?). Ma prendendo i dati della stagione incriminata, risulta che ben 7 arbitri -Collina, Paparesta, Rosetti, Farina, Trefoloni, Rodomonti e Bertini- hanno diretto più gare di lui prendendo, di conseguenza, più compensi del "capo" della fantomatica combriccola. Lui e Bertini, gli unici imputati in questo processo tra gli arbitri elencati, erano quelli che guadagnavano di meno.
Anche lui fa riferimento al diluvio di Lecce-Juve: "Negli ultimi 10 anni in A è stata sospesa solo una gara per pioggia. Nel maggio del 2000 si è disputata una gara e sul terreno gioco c’era molta più acqua, ma quando perde la Juve non c’è reato"
Parla delle squalifiche di Petruzzi e Nastase; il Bologna aveva 7 diffidati in quella gara e, soprattutto, afferma giustamente che l'arbitro non deve avere un occhio di riguardo per i diffidati. "Perchè Auricchio non si è accertato se queste ammonizioni erano giuste o no?"
Fiorentina-Milan è la partita che precede la sfida scudetto Milan-Juventus. Poteva squalificare alla prima occasione Rui Costa, Nesta e Seedorf per favorire in un colpo solo Fiorentina e Juve, ma alla fine il Milan vince, la Fiorentina reclama un calcio di rigore e la Juventus proclama il silenzio stampa.
Juve-Inter, sempre con arbitro De Santis: vince l'Inter e Ibrahimovic ed Appiah, entrambi diffidati, vengono ammoniti saltando così l'importante sfida con la Lazio.
Ibrahimovic viene anche squalificato dalla prova televisiva. De Santis poteva mentire alla Giustizia Sportiva (dicendo di aver visto il suo fallo a palla lontana) evitandogli così una lunga squalifica. Ma non l'ha fatto.
Lecce-Parma è l'unica partita per cui è stato condannato dalla Giustizia Sportiva. Quindi non c'è nessuna gara relativa alla Juve per cui è stato condannato.
"Dopo la gara mi accusano di avere comunicato a Mazzini di aver fatto un capolavoro. Ed è vero, io feci un capolavoro, perché è la verità, la gara era difficile e anche l’osservatore dice che ero stato bravissimo".
Inoltre accusa la mancanza di alcune telefonate avvenute, dopo la partita, con Bergamo, Pairetto, Collina e Rosetti in cui dice le stesse cose dette nell'unica telefonata "presente" nelle intercettazioni con Mazzini.

Dichiarazione spontanea di Mazzei

Mazzei dichiara che il suo compito era quello di preparare la griglia degli assistenti in base al loro rendimento senza alcun potere decisionale.
Se si trova coinvolto in Calciopoli, da la colpa ad una telefonata tra Meani e Titomanlio.
"Io non ho parlato con Titomanlio solo in quella occasione, così come ho parlato con tutti gli assistenti, cercando di prepararlo ad una situazione ambientale che avrebbe trovato".

De Santis presenta l’archiviazione della querela di Facchetti , ammessa da Casoria.

Il Pubblico Ministero, preso atto che gli imputati non si sottoporranno agli interrogatori, produce gli interrogatori di Ceniccola Enrico, di Gemignani, di Rodomonti, di Mencucci, di Della Valle, di Lotito, di Bergamo e di Moggi.

Il Presidente Casoria fa presente che il perito ha chiesto un supplemento di tempo per il deposito della perizia di trascrizione delle telefonate.

Narducci chiede ancora tempo! Il Presidente Casoria aveva stabilito per il 25 gennaio l'inizio della requisitoria ma Narducci prende ancora tempo, non ce la fa per quella data.

Udienza conclusa.

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