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Sabato 23.11.2024 ore 18,00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Calcio giocato di C. POSTER del 08/03/2009 00:32:16
Torino 0 - Juventus 1

 

Il derby è …sempre BIANCONERO!

E si, vinciamo il 66° derby. Il Toro non lo vince dal ’95. Una partita che la Juve ha giocato con una formazione inedita, pensando al Chelsea di martedì. Vinciamo con una “testata” di Giorgione che sta ritornando ai suoi livelli. La partita è stata tirata e non bella. Il centrocampo ha subito le solite difficoltà nel proporre gioco e in avanti solo un grande Vincenzone riusciva ad impensierire Sereni. E’ il filo conduttore delle interpretazioni tattiche della squadra quest’anno. E’ evidente che alla Juve manca un Tiago Motta, ad esempio, o un Xabi Alonso. Il resto ce lo mette la grinta e la determinazione. Sostanzialmente lo scadimento qualitativo soprattutto ad alti livelli, alla lunga si paga, ma intanto, ancora una volta, il Toro si è rotto le corna. Queste le mie personalissime valutazioni.

BUFFON= Prende paura dopo 6° quando vede Stellone colpire di testa indisturbato dentro l’area piccola. Fortunatamente il pallone esce alto sopra la traversa. Unico errore grave della difesa.
Al 12° alza in angolo un tiro di Barone, nel momento in cui il Toro si propone con insistenza.
Dopo 6 minuti para allungandosi sulla sua sinistra un colpo di testa dello stesso Barone. Poi più niente. Nel secondo tempo dorme sonni tranquilli e di lui si ricordano solo un paio di uscite alte al 18° e al 38°. Sta ritornando sul suo altissimo standard di rendimento.

ZEBINA= ma guarda chi si rivede! L’ultima partita intera l’ha giocata nel maggio scorso!
Si applica ed ha voglia di dimostrare che può ancora dire la sua. Al 16°p.t. scende bene sulla destra ma la palla termina fuori. Al 33° compie l’unica zebinata della gara quando sbaglia un dribbling al limite dell’area bianconera e regala palla agli avversari, fortunatamente senza esiti negativi. Poi lotta e rincorre tutti fino al 14° del secondo tempo quando Ranieri lo sostituisce con ARIAUDO che si piazza al centro con Giorgio mentre Mellberg viene dirottato a destra. Il “primavera” rimane tranquillo e controlla bene chi delle due arieti del Toro (Stellone e Ventola) gli si para di fronte, soprattutto nel finale convulso, quando il Toro buttava solo palloni in area.

MOLINARO= Doveva controllare Abate, il più pericoloso del Toro. La sua è stata soprattutto una partita in chiave difensiva dove sta migliorando molto. Davanti si vede poco e quando si avventura sbaglia come al 30°p.t., su passaggio di Giovinco. Nel secondo tempo sbaglia ancora all’11° e regala palla agli avversari, ma nel frattempo rincorre tutti a sinistra e al 15° è risoluto e tempista in una chiusura difensiva su Barone. Al 33° l’unica importante accelerazione dopo aver spezzato una trama offensiva del Toro, ma le punte non riescono a concludere. Poi fino alla fine va a raddoppiare dietro e a contrastare lo sgusciante Abate. Ottimo in difesa. Questa sera non era il caso di spingersi troppo in avanti.

POULSEN= partita controversa. La continuità non è il suo forte. Si fa vedere un poco di più a centrocampo, ma la sostanza è che il suo compagno, nella fattispecie Claudio Marchisio, deve lavorare molto anche per lui. Mentre è pericoloso quando si propone in avanti. Certo non è il mediano che amministra il gioco e che serve alla Juve. Al 9°p.t. sbaglia un controllo a centrocampo e il Toro riparte. Al 31° prova il tiro che esce abbondantemente fuori dalla porta dell’ottimo Sereni di questa sera. Due minuti dopo vince un contrasto a centrocampo e rilancia. Nel secondo tempo al 6° ferma per due volte i centrocampisti granata ma poi sbaglia i passaggi all’8° e 9° minuto.
Al 17° si produce in un bel lancio su Amauri. Al 26° di testa quasi fa goal su punizione di Pavel.
Al 37° altro ottimo rilancio per Iaquinta che viene anticipato di un soffio da Sereni. Al 39° al suo posto entra MOMO SISSOKO che si mette in mezzo al campo a far diga e al 47° subisce un brutto fallo da Pisano che verrà ammonito.

MELLBERG= Partita di sostanza e di concentrazione. Esclusa la disattenzione su Stellone dopo 6 minuti che gli permette di colpire indisturbato di testa, poi si appiccica al torinista e insieme a Giorgio erge la diga. Questa sera la difesa ha giocato leggermente più bassa ed ha concesso meno spazi agli attaccanti torinisti. Da ricordare due anticipi al 24°p.t. e una grande chiusura su Stellone al 48° del s.t.

CHIELLINI= Sta ritornando lui. Tranne il “fattaccio” al sesto già descritto che fortunatamente non ha portato conseguenze negative, la sua partita è stata sulfurea. Sia Stellone, sia Ventola, subentrato a Rosina, lo hanno impegnato duramente ma lui li ha sempre dominati, in più ci ha regalato la ”chiccona” del goal VITTORIA. Dopo un primo tempo di battaglia, il secondo inizia con una sua proverbiale chiusura al 2°. Al 24° libera l’area bianconera due volte svettando imperiosamente di testa. Al 35° eccolo li pronto a raccogliere di testa una punizione pennellata da Pavel ed a infilzare. Sereni, fino a quel momento imbattibile. Poi al 42° altra stupenda chiusura difensiva e si ripete due volte al 49°, chiudendo, di fatto, il match vittorioso per merito suo. Grande Giorgione ti vogliamo così martedì.

SALIHAMIDZIC= Brazzo rientrava dopo tanto tempo. Lui ci ha messo il cuore ( come al 4° p.t. quando una sua zuccata è uscita fuori di poco) e l’anima ma sostanzialmente la sua è stata una partita di sofferenza. Ha coperto come poteva la fascia destra ma le sue riproposizioni non venivano sfruttate dai centrocampisti e lui ha perso troppi palloni, uno dei quali, al 39° abbastanza pericoloso per il contropiede innescato dal Torino. Nel secondo tempo è subentrata anche l’ovvia stanchezza e al 4° sbaglia uno scambio con Vincenzo che lo avrebbe proiettato in area granata. Ma al 26° dopo l’ennesimo miracolo di Sereni su colpo di testa di Poulsen in seguito ad una punizione di Nedved, riprende la ribattuta del portiere e spara in porta un pallone deviato miracolosamente dallo stesso Sereni sul palo e poi schizzato nuovamente in campo. Un “quasi goal” incredibile che lo avrebbe premiato nonostante la sua partita non sia stata da ricordare.

MARCHISIO= Corre lotta e contrasta a centrocampo con poca lucidità nella costruzione della manovra, ma al 20° p.t. si libera in mezzo e lancia bene Amauri, Un minuto dopo viene ammonito per fallo sullo scatenato Barone. Al 40° prova il tiro, dopo una percussione di Iaquinta, ma Sereni para. Nel secondo tempo c’è da ricordare un bel recupero su Gasbarroni e una migliore cucitura del gioco rispetto ai primi 45 minuti. Certo è che il suo compagno ideale non è Poulsen e io lo vorrei vedere in un centrocampo a tre con Momo e Tiago, per capirne meglio le potenzialità anche in fase offensiva. Comunque Claudio la pagnotta la porta sempre a casa.

IAQUINTA= Vincenzone è stata la punta di gran lunga più pericolosa dell’attacco bianconero di questa sera. Potente, motivato si rende subito pericoloso dopo due minuti di gioco offrendo a Giovinco una bella palla che il piccoletto concretizzerà in un tiro parato da Sereni. Un minuto dopo Sebastian ricambia e Iaquinta scarica su Sereni che compie il primo miracolo della serata. Al 25° su angolo di Giovinco, di testa fa compiere al portiere granata il secondo miracolo della partita, con la palla che quasi entra tutta ma che per un millimetro viene smanacciata da Sereni e ritorna in campo. Al 38° bella girata di destro, parata . Nel secondo tempo, al 34° subisce l’ennesimo fallo e dalla punizione battuta magistralmente da Pavel, Giorgione trova il goal di testa. Al 37° si scatena in contropiede ma viene anticipato per un niente da Sereni. Al 40° ci riprova in contropiede con un tiro che però si perde fuori. Finisce stremato dopo aver tramortito la difesa del Toro che, soprattutto in Natali, ha cercato di arginarlo trattenendolo senza riuscirci. Anche se martedì non partirà titolare, Vincenzone con la forza e la determinazione dimostrate questa sera potrebbe tornare utile.

GIOVINCO= Ottima partenza di Sebastian che al secondo minuto conclude con un bel tiro parato da Sereni uno scambio con Vincenzo e dopo un minuto gli ritorna il favore. Posizionato sulla sinistra si trova in difficoltà quando deve rincorrere gli avversari. Ma al 4° su angolo offre una bella palla a Brazzo e al 25° batte l’angolo con il quale Iaquinta, di testa, fa gridare al goal. Al 29° subisce fallo da Corini che verrà ammonito da Farina, il quale lo grazierà per i successivi falli non sanzionati con il cartellino giallo. Al 30° offre una bella palla per Molinaro che spreca. Nel secondo tempo cala di rendimento, ma al 15° subisce un fallaccio da Corini, già ammonito. Al 19° batte benissimo una punizione alla Del Piero che fa la barba alla traversa della porta torinista. Al 22° Ranieri lo sostituisce con NEDVED che ha subito un buon impatto sul match al 23° con un tiro ribattuto al limite dell’area granata. Al 27° subisce un fallo d’ammonizione da Corini, ancora graziato da Farina. Al 28° tira alto, ma al 35° batte la punizione per in goal di testa di Chiellini.
Poi corre e rincorre gli avversari fino alla fine contribuendo alla vittoria in modo sostanziale.

AMAURI= Nel primo tempo risulta, letteralmente, inesistente. Si nasconde dietro i difensori granata. Non si propone ne riceve un pallone giocabile. Nel secondo tempo, al terzo compie una bella girata parata da Sereni. Prende una punizione al 19° fa a sportellate con Dellafiori e Natali perdendo quasi sempre il confronto e al 46° sbaglia un contropiede con un passaggio lungo per Iaquinta che già era partito come un treno. Pessima prestazione per il “quasi” italiano.
Forse perché sapeva che martedì non sarebbe partito titolare. Se fosse così sarebbe ancora più grave, considerata anche la grande partita fatta dal suo compagno di reparto.

In definitiva una partita vinta in più, che vale molto in chiave “passionale”, ma che non muta le distanze dalla prima in classifica del torneo aziendale. Ranieri ha rivoluzionato la squadra in vista della partita di Champions di martedì prossimo, recuperando in un colpo solo due desaparecidos quali Zebina e Salihamidzic, con Giovinco al posto di Pavel e Poulsen con Claudio in mezzo. Come già detto fino alla noia, questa squadra in primis ha oggettive difficoltà di costruire qualitativamente calcio in mezzo al campo. Le sue partite sono giocate di forza, di determinazione, mettendo in cantiere errori e fasi di gioco in cui a centrocampo si “balla”, e se non si hanno amnesie difensive ce la possiamo giocare con tutti, quando la squadra è al completo. Quando mancano Camo e Cristiano Zanetti, e per tourn-over mancano anche Momo, Alex, Pavel e David, beh allora se si vince, a caval donato non si può guardare in bocca. Soprattutto se il cavallo ha le sembianze dell’ennesimo toro matato. Ora un altro appuntamento ci aspetta e questo è più importante.

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