Juventus - Chelsea 2-2
Fine dei giochi. Eliminati. Passa il Chelsea. Nell'editoriale di ieri invocavo il miracolo che non c'è stato, nonostante il coraggio tattico iniziale di Ranieri, nonostante il supporto del pubblico e soprattutto nonostante il cuore dei nostri Ragazzi che in tutti i modi hanno cercato di gettare il cuore oltre l'ostacolo. Il cuore la grinta e la determinazione perchè non avevano altro pe fare la differenza, il cuore la grinta e la determinazione perchè tecnicamente e fisicamente erano più deboli e non rimaneva altro.Forse in qualche frangente è mancata un po' di attenzione e a questi livelli lo paghi. Salato. Ci si è messa eccome anche la sfiga che al contrario della fortuna ci vede benissimo e per Noi da un po' ha un occhio di riguardo. Però c'è un però. Noi siamo la Juventus e tutte queste premesse vanno a farsi friggere proprio alla luce della Storia di questa società. Ci sarà pure un motivo per cui abbiamo avuto oltre 50 infortuni, ci sarà pure un motivo per cui qualitativamente siamo così lontani dal Chelsea, ci sarà pure un motivo per cui la differenza in questa squadra non la fa NESSUNO dei giocatori acquistati da 3 anni a questa parte. Allora diciamocela tutta, la Juventus per tornare ad essere degna di tal nome deve cambiare sopra, ai piani alti. Lì è il problema ma non è solo un problema di competenza calcistica, che pure è innegabile, è un problema di tradizione. Sì di tradizione, di affetto per i colori bianconeri, di Juventinità che latita nella dirigenza e non esiste nell'azionista di riferimento. I Campioni in questa squadra sono Buffon, Chiellini, Camoranesi, Nedved, Del Piero, Trezeguet. Tutti ante 2006, cinque su sei over trenta e con mille battaglie sul groppone e nelle gambe. Dopo il 2006 di Campioni con la C maiuscola non è stato acquistato nessuno anzi sono stati svenduti e lì sta un problema. L'altro, molto più grave sta nell'aver svenduto l'onore della nostra bandiera con l'avvallo di Farsopoli. Possiamo chiudere gli occhi e far finta di pensare solo al campo ma i dati oggettivi sono questi e questi rimangono e anche il campo tra brevissimo tempo ci riserverà solo queste serate. Grande cuore dei Ragazzi ma quando si entrrerà nel vivo Noi non ci saremo, cerchiamo di aprirli questi occhi. Scusate la, per me, doverosa riflessione. Ranieri ha impostato la partita con un modulo inedito e coraggioso. Il problema è che non ci sono automatismi, manca la costruzione della manovra è un modulo basato sulla corsa, sulla ferocia agonistica, sullo sprint che può durare 30 minuti. Quando la benzina finisce ko. HiddinK dispone la sua squadra secondo un 4-1-4-1 avvolgente che dopo una ventina di minuti copre il campo senza lasciare spazi. La fisicità travolgente dei Blues e un arbitro con un metro di giudizio molto stretto, specie in campo in campo internazionale, fanno il resto. Partiamo in quarta ma la sfortuna è in agguato, dopo un paio di calci d'angolo ed un paio di calcioni ricevuti, al 13' Nedved, infortunato, viene sostituito da Salihamidzic. Ma abbiamo ancora birra ed una splendida azione Iaquinta-Trezeguet-Iaquinta viene trasfoermata da Vincenzone in un goal fantastico. 1-0. Palla al centro. Arretriamo però e il Chelsea conquista metri di campo e non li mollerà più. Bel tiro di Del Piero al 22' parato da un Cech che sembra particolarmente insicuro questa sera. Ma i blues continuano a ruminare un gioco fatto di passaggi che ci costringe a rinculare pericolosamente. Anche se fino alla punizione inventata per un esistente fallo di mano di Thiago dall'arbitro spagnolo al 45' non hanno creato pericoli concreti. La punizione calciata da Drogba viene parata all'angolo basso da Buffon, goal o non goal, l'arbitro fa continuare. In pieno recupero arriva il pareggio del Chelsea, su un tiro da fuori di Lampard deviato da Thiago Buffon devia sulla traversa ma Essien è il più lesto di tutti a ribadire in rete. 1-1. Si fa durissima. Secondo tempo, stesso copione. Al 54' Drogba su punizione per fallo di Chiellini che si becca la prima ammonizione, impegna Buffon. Ed al 60' Del Piero di testa restituisce dall'altra parte. Entra Giovinco per Iaquinta. Mah. Al 62' Cech perde la bussola su pressing di Del Piero e commette un fallo di mano fuori area. Ammonito. Dovrebbe esserci più coralità di manovra negli attacchi invece ci affidiamo a miriadi di lanci lunghi su cui i lungagnoni Terry e Alex hanno gioco facile. Finalmente al 65' sviluppiamo una bella azione tutta di prima che porta Trezeguet ad colpo di testa pericoloso ma centrale. Al 70' Chiellini viene espulso per doppia ammonizione per un non fallo su Drogba nella metà campo dei Blues. Iella massima iella finiamo pure in dieci contro undici. Due minuti e un fallo di mano in area di Belletti che para una punizione di Del Piero viene giustamente punito con un calcio di rigore che il capitano trasforma da par suo. 2-1 si riapre una speranza. Dopo un paio di frizzanti iniziative di Giovinco, a dimostrare che palla a terra i loro centrali sono in difficoltà e Drogba piazza il colpo del definitivo pareggio. Siamo all'83', traversone di Belletti dalla sinistra e l'Ivoriano brucia Mellberg infilando Buffon in spaccata. 2-2 qualificato il Chelsea. Il pubblico applaude convinto l'impegno e il cuore della squadra. Chapeau. Grazie Ragazzi. Queste le mie personali valutazioni:
BUFFON= Sufficiente ma non trascendentale qualche sbavatura, stravince il confronto con Cech, più per demeriti del ceco. Assolutamente incolpevole sui goal. Baluardo.
GRYGERA= Si applica ed è volenteroso in fase difensiva dalla sua parte transita più spesso Anelka che non ha nella precisione la sua dote migliore. Sul piano fisico viene calpestato. In avanti ha il vizio del cross dalla trequarti che diventa un passaggio per i centrali avversari. Quando prova a lanciare è anche peggio ma sono cose che a Lui non si devono chiedere. Prestazione dalla sufficienza risicata. Non adatto al bianconero.
MOLINARO= Primi venti minuti garibaldini, dove indovina persino tre cross consecutivi e passaggi filtranti, poi si appanna e torna quello di sempre: grande corsa, volontà e impegno da vendere, qualche sbavatura difensiva ma soprattutto piedi di cemento. O gli si fa la convergenza ai plantari o bisognerà comprargli un titolare nel ruolo. Stakanovista.
THIAGO= partita controversa. Sufficiete la fase di impostazione ma troppo lenta la fase di esecuzione. Buono il senso della posizione cui dovrebbe abbinare una fase corsa più costante ma soprattutto accellerando almeno ogni tanto. Così facendo i suoi compagni di reparto devono correre anche per Lui e non essendo Platini, non gli è consentito. Revedibile.
MELLBERG= Tutto sommato la solita partita con impegno e carica agonistica indiscutibile. I limiti li conosciamo tutti ormai e si chiamano macchinosità e perdita di attenzione nel momento topico. Drogba ringrazia. Ottimo come quarta alternativa di centrale difensivo. Parametro zero.
CHIELLINI= Il grande Giorgione con accanto il vichingo perde molta della sua tranquillità. Quando gioca con il Duca sembra un'altro. Si becca una seconda ammonizione esagerata, ma già ammonito non doveva rischiare un intervento come quello nella metà campo avvesaria. Irruento. MARCHISIO= Partita di sacrificio, deve giocare per due. Si batte sul centro destra contro tutto e contro tutti anche se poco lucido in fase propositiva nel secondo tempo. Fa il centrale difensivo aggiunto nel finale. E' comunque in questa situazione il nostro miglior centrocampista. Pietra d'angolo per la ricostruzione. Vero juventino.
NEDVED= Ha subito un grande impatto sul match con una percussione centrale. Poi Essien e Anelka lo riempiono di mzzate.Esce per infortunio al 13', ed escono con Lui anche il 50% delle nostre possibilità. Higlander.Subentra SALIHAMIDZIC= Brazzo fa il centro sinistra nel centrocampo a tre del primo tempo. Lo fa senza la qualità, l'intelligenza tattica e il dinamismo di Pavel. Ma lo fa con dignità impegno e senza particolari errori. Fa il suo. Modesto.
DEL PIERO= Il Capitano non è nella condizione ante Natale, è pesante, ma nella inedita posizione dietro le punte si disimpegna comunque egregiamente. Aperture del gioco precise, esempio costante e conclusioni pericolose sono per Lui la normalità. Ci accorgeremo veramente e compiutamente del suo valore quando non lo avremo più. La tranquillità con cui trasforma il rigore che per un attimo riapre la partita è solo da Lui. Monumento. IAQUINTA= Vincenzone segna il goal che riapre i giochi. E' in un momento di forma smagliante e si vede. Motivatissimo si lancia in pressing ovunque e dovunque. Uno con il suo fisic durole in una partita dove il gup di fisicità era così nettamente sbilanciato a favore degli inglesi non lo avrei mai tolto stassera. Forse subito dopo il goal bisognava avere il coraggio di spostarlo in fascia e avanzare il capitano. Forse. Subentra GIOVINCO= entra al 60' e porta freschezza e vivacità. Ha bisogno come il pane di continuità e confidenza con i compagni. I numeri ci sono e adesso se Ranieri non gli ritaglierà un paio di partite dove valutarlo serenamente sarebbe un delitto. Futur man.
TREZEGUET= Lontano anni luce dalla forma migliore. Ci regala comunque un assist delizioso e mette in costante apprensione i due centrali lindinesi. Resta il fatto che in una squadra che fa della corsa e dell'agonismo la sua arma, secondo me, il francese è un lusso. Ci vuole qualità per poterselo permettere. Fuoriclasse. Subentra AMAURI= pochi minuti per un dubbio: italiano o brasiliano? Così spompo è indifferente. Sotto con il campionato, scolpendo la riflessione in premessa, in testa a .......... |