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Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 09/11/2009 10:36:30
Calciopoli, udienza Garuffi

 

Tribunale di Napoli - Udienza del 06 novembre 2009. Silvana Garuffi

Silvana Garuffi si presenta precisando che il suo lavoro consiste nel curare pubbliche relazioni ed organizzare eventi.

La ONLUS di cui era presidente («vicepresidente Bettega forse, operativi, io, il Dr. Farina e la Sig.ra F. Calmieri»), per un certo periodo si è “appoggiata” presso la sede della Juventus (nell’ufficio della Sig.ra Callieri, anch’essa alle pubbliche relazioni).

Ha lavorato anche per la Sestante ed ha partecipato a trasferte insieme alla Juventus. Il pm chiede insistentemente se in occasione di queste trasferte ha avuto modo di conoscere la Sig.ra Fazi («l’ho vista un paio di volte») e chi l'ha presentata.
Il teste sembra non ricordare con precisione in quale occasione, anche perché a causa del suo lavoro “conosceva tutti gli ospiti delle trasferte”.
Il pm chiede in modo specifico se è mai stata all’Hotel Jolly di Roma e se proprio in una di queste occasioni ha conosciuto la Sig.ra Fazi. Il pm chiede inoltre se ha rivisto la Sig.ra Fazi, se era sola e di cosa hanno parlato. Il teste risponde che probabilmente l’ha conosciuta in una di queste occasioni e che si sarà recata all’Hotel Jolly due o tre volte e che l’ha vista «una sola volta».
Ancora il pm: «Avete parlato anche di Moggi?» Il teste risponde: «Non siamo amiche, ma abbiamo scambiato qualche parola…».

Le risposte della Sig.ra Garuffi, non soddisfano il pm che fa spesso richiamo alle deposizioni rilasciate dalla stessa in data 25.05.2006 a Napoli. In particolare ricorda un’occasione in cui la Sig.ra Fazi era in attesa di Moggi e non appena arrivò il D.g. bianconero lei andò via, precisando, «non mi occupavo degli affari di Moggi». Il teste spiega inoltre che si recava spesso a Roma per il suo lavoro (organizzare ad esempio eventi sulla Rai) e che si muoveva per Roma con una macchina in compagnia del Direttore e con una scorta.
Il Pm chiede se si ricorda il nome dei due poliziotti e si serve nuovamente del verbale ricordando i loro nomi ( F.Basile e Gigi..). Sollecitata dal pm, il teste conferma di aver visto il poliziotto Paradiso, in sede. Alla domanda su che tipo di rapporti intercorressero tra Moggi e il poliziotto Paradiso, la Sig.ra Garuffi risponde: «si conoscevano».

Viene rievocato anche un episodio (accaduto all’aeroporto di Catania) in cui la domestica che viaggiava in compagnia del teste fu fermata per problemi relativi ai documenti personali (non aveva con sé il permesso di soggiorno ma solo la carta d’identità). In quell’occasione la Sig.ra Garuffi chiamò il direttore interessandolo per risolvere il problema «mi sarò lamentata…». Il pm rilegge una parte del verbale del 2006 in cui la Sig.ra Garuffi diceva che Moggi avrebbe fatto interessare Paradisi di Torino per risolvere il problema . Il teste conferma, «forse perché la conosceva e poteva dire…». Alla fine la Polizia di Catania la fece passare dopo le spiegazioni date dalla Sig.ra Garuffi.

Interviene Bonatti, l’avvocato di Pairetto chiedendo: «Quale è il rilievo per il processo di queste domande? Se il pm può spiegare prima delle domande, il rilievo…»
Casoria: «Credo voglia dire l’influenza di Moggi…vuole dimostrare “questo potere diffuso”, insomma».
Il PM replicando al Presidente Casoria: «Questo era palese. Poi le faremo ascoltare anche alcune telefonate che sono depositate agli atti…».

Si va avanti, chiedendo se il teste ricorda di una partita, Reggina-Juventus e se e come l’ha commentata Luciano Moggi. La Sig.ra Garuffi dice di ricordarla ma non precisamente, ricorda allusivamente un «hai visto come hanno arbitrato?». Provano a far sentire l’audio ma un problema tecnico impedisce l’ascolto. Il pm insiste: «Le disse che chiuse a chiave l’arbitro nello spogliatoio?»
La Sig.ra Garuffi conferma e dice anche che si mise a ridere, perché «è un personaggio che scherza parecchio».
Casoria: «Non ci ha creduto?»
Garuffi: «No no…»
PM : «Glielo ha ribadito?»
Garuffi: «Probabile, io avrò detto “sì sì, vabbè…”».
Viene chiesto al teste se ha avuto modo di conoscere il Signor Franza (Presidente del Messina – ndr), il teste risponde in modo affermativo, ha avuto modo di conoscerlo in sede e rivisto successivamente in qualche trasferta della Juve in Sicilia. Il pm chiede se il teste ha una figlia e cosa faceva nel 2006. La Sug.ra Garuffi riferisce che nel 2006 sua figlia lavorava per Pietro Franza («Ho chiesto a Franza se poteva lavorare presso di lui»).

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