759 gol in carriera. una carriera ben lontana dal suo termine. Una settimana fa abbiamo pianto perché la luce di una stella si è spenta per sempre, oggi gioiamo di fronte alla luce sempre più intensa della stella di Cristiano Ronaldo, un giocatore fantascientifico, che nulla ha di meno rispetto a tutti i fenomeni del passato e del presente.

Sta scrivendo la Storia il ragazzino di Madeira, gol dopo gol, record dopo record, vittoria dopo vittoria. Di questo si nutre: bulimico del gol, del risultato, della convinzione che un limite sta lì, davanti a lui, solo per essere superato. E credo che il limite del record mondiale di gol segnati riuscirà a sgretolarlo.

Si isserà in testa ad una classifica simbolica, visto che l'attuale leader è un signore di cui sinceramente non ricordo neppure il nome, ma avrà comunque un significato potente, perché ogni gol sarà un gol che aiuterà la Juventus prima che il record suo personale; sarà un gol che ci avvicinerà, si spera, sempre di più ad un traguardo. Sarà l'ennesima pennellata d'autore su un quadro già Guernica, già Gioconda, già Giudizio Universale, che è un affresco, ma ci siamo capiti ugualmente.

E Ronaldo, questo Ronaldo, antico e straordinario come un vino rosso d'annata, non va sprecato. Non va sprecata l'immagine del mito, non va sprecato l'apporto straordinario di gol e di mentalità e i gol e la mentalità stanno anche in questo record non troppo utile in sé, ma tremendamente utile alla causa. Ed è questa fame, questa voglia di porsi dei limiti davanti solo per abbatterli che va presa a modello, perché se non è il modo migliore di vivere è sicuramente il più esaltante.

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