29 maggio, una data che per i tifosi juventini della mia generazione non abbisogna dell'anno, nel caso di chi scrive è "il 29 maggio di quando avevo dieci anni".
Nella Storia della Juventus c'è una stanza dove risuona il silenzio del rispetto e si diffonde la luce di trentanove stelle che si sono accese quella sera di maggio del 1985. Un luogo che è nel profondo di ogni tifoso bianconero e nella consapevolezza di tutti gli sportivi del mondo.
Quest'anno torneremo a celebrare in presenza il ricordo delle trentanove vittime dell'Heysel; alle consuete commemorazioni che sono organizzate dall'
Associazione fra i Familiari delle Vittime dell'Heysel, dal
Museo Virtuale Multimediale Sala della Memoria Heysel e dal
Comitato per non dimenticare Heysel di Reggio Emilia si affianca l'istituzione
La giornata della Memoria delle Vittime dell’Heysel. Una decisione che ha trovato il primo plauso proprio da chi fino ad oggi ha sostenuto la maggior parte del peso del dover conservare la memoria di quei fatti.
Il valore dell'istituzione di questo evento, che contribuisce a preservare il ricordo, è ben espresso da
Domenico Laudadio: «La giornata della Memoria delle Vittime dell’Heysel, istituita ufficialmente dalla Regione Piemonte, certamente rappresenta una lodevole iniziativa locale della politica “bipartisan” nel capoluogo piemontese. La sensibilità per questo evento drammatico del 1985 che lacerò il mondo del calcio internazionale e marchiò a sangue per sempre la storia di quello torinese sulla sponda bianconera, oltre che ai familiari delle vittime non era mai appartenuta in passato alle istituzioni del calcio o di governo. Soltanto la tifoseria juventina ricordava il 29 maggio i caduti e un manipolo di sparuti pionieri si avventuravano nell’oblio generalizzato alla ricerca di una memoria allargata e condivisibile. Nell’ultimo decennio qualcosa si era già mosso. In verità una prima “Giornata della Memoria per le Vittime dell'Heysel e di ogni violenza sportiva” si tenne nel capoluogo piemontese all’interno della "Sala delle Colonne" il 31.05.2014. La manifestazione fu promossa dall’Associazione Culturale “Quelli di… Via Filadelfia” e patrocinata dal Comune di Torino. Vi partecipò anche la Juventus Football Club, rappresentata nell’occasione dal Dott. Giuseppe Marotta, all’epoca amministratore delegato della società. Successivamente con la rifondazione dell’Associazione dei Familiari nel 2015, qualche mese prima del 30° anniversario della strage, si ricostituisce naturalmente il riferimento più autorevole con il quale le istituzioni e i privati devono interfacciarsi per manifestazioni e iniziative in Memoria del tragico Evento. Queste, al di là di una commemorazione fine a se stessa, possano allargare le menti in una riflessione più alta, ispirata alla non violenza e mirata all’educazione civico-sportiva delle nuove generazioni».
Non meno consapevole il pensiero di
Iuliana Bodnari: «
Comitato Per Non Dimenticare Heysel di Reggio Emilia ringrazia il Presidente della Regione piemontese sig. Alberto Cirio insieme all'assessore dello sport sig. Ricca per la graditissima notizia dell'istituzione della giornata alla memoria Heysel e delle 39 vittime , gli angeli della curva Z . L'attesa è stata lunghissima , quasi 36 anni . Un grande passo in avanti e questa giornata è storica. Noi tutti continueremo a ricordare le vittime innocenti di quella tragedia del 29 maggio 1985 come abbiamo sempre fatto commemorando e difendendo da sempre la loro memoria».
Poco si può aggiungere a quanto di sentito è stato detto e scritto in questi anni. La certezza è che trentanove Angeli resteranno per sempre nel nostro ricordo e per i quali chiederemo sempre il rispetto che meritano.
Iscriviti alnostro Gruppo Facebook!
La nostra pagina twitter
Commenta con noi sul forum!