Col lamento del dopo inter-Juventus ci è stato chiaro il duplice intento di Inzaghi: spostare le attenzioni dalla sconfitta al molto presunto errore arbitrale; mettere pressione ai fischietti in vista del doppio match di Coppa Italia. Nell’ambiente nerazzurro, che ancora contesta un fallo di 20 anni fa, è una strategia consolidata e proficua.
Sono due giorni che assistiamo ad interventi pubblici di sedicenti tifosi vip dell'inter che alzano la voce e cercano di macchiare la vittoria della Juventus creando il solito alibi da perdenti. Una vera e propria guerra mdiatica.
La cosa è ancor più ridicola perché si vorrebbe supportare la teoria nerazzurra senza il supporto delle immagini, perché, parafrasando Marelli, proprio non si riesce ad avere certezza che Rabiot l’abbia effettivamente toccata quella palla.
Lo abbiamo segnalato molte volte nei nostri articoli e lo ribadiamo: il continuo gioco di sostituirsi all’arbitro, su situazioni nemmeno così chiare, fa perdere interesse al nostro calcio. Era chiaro dalla sua introduzione che la tecnologia, laddove non avrebbe colpito la Juventus, sarebbe stata contestata. Possono cambiare i mezzi, ma non la cultura sportiva dei tifosi italiani, da sempre abituati a giustificare le proprie sconfitte con ipotetici complotti.
Anche nell’anno di un bel -15 per la Juve, a campionato in corso, in spregio al rispetto di qualsiasi norma giuridica, dobbiamo leggere tifosi nerazzurri indignati per un fantomatico aiuto alla Juve.
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