Un articolo del Corriere della Sera spiega come è nata l’inchiesta Prisma a carico della Juventus: da articoli di giornale. Nessuna notizia di reato, si opera cosi: si legge un articolo qualsiasi dello Ziliani di turno e senza notizia di reato si chiedono accertamenti della Guardia Di Finanza (cosiddetta apertura di modello K).
Dagli accertamenti non emerge nulla di significativo e si procede quindi con le intercettazioni: «Gli accertamenti di natura contabile si appalesano del tutto insufficienti, asseritamente frutto di libera contrattazione e, come tale, riportato in bilancio, laddove, solo con strumento intercettivo, è possibile ricostruire genuinamente gli accordi presi ex-ante e sfociati nell’individuazione del valore anomalo da assegnare al trasferimento… », scrivono gli stessi magistrati.
In pratica gli accordi sono legali, ma cercano con ostinazione prova che siano fraudolenti, il tutto senza avere nemmeno un indizio, ma la "sensazione" o il sensazionalismo giornalistico. Le intercettazioni vanno avanti per diversi mesi ma che non rinvengono concreti elementi di prova. In compenso tutta l’inchiesta, compresa quella supplementare, finisce sui giornali e viene strumentalizzata dal popolo di addetti ai lavori antijuventini cercando di condizionare l’opinione pubblica.
Se questo non bastasse, l’inchiesta è portata avanti da un PM dichiaratamente antijuventino, Sartoriello (che lo afferma con orgoglio in convegni pubblici) e un altro PM che aveva già provato negli anni precedenti a far condannare la Juventus per gli stessi reati ma con poca fortuna, Gianoglio.
Quindi, le Intercettazioni alla Juventus non sono state autorizzate perché si avevano gravi indizi di reato ma, per far diventare le plusvalenze reato. Prendiamo atto che in altre Procure non si leggono i giornali, perché di notizie riguardanti cessioni particolari con plusvalenze record ce ne sono state diverse, come dimenticare “Ausilio, il re delle plusvalenze”, o “l’inter e le baby plusvalenze: in 5 anni 150 milioni di incassi”… Visto che gli approfondimenti dei giornali qualche volta riguardano anche altre squadre (non solo la Juve), la cosa più giusta sarebbe stata che l’allarme dell’uso anomalo delle plusvalenze e l’approfondimento relativo fosse attivato da ogni procura. Cosa non successa. Questo dovrebbe dimostrare, in modo chiaro,
una disparità di trattamento, ma è un aspetto di cui sembra non si possa parlare.
Ricordiamo che inizierà oggi a Torino il processo Prisma, accusa e difesa parleranno davanti al GUP Picco per dibattere subito sul tema competenza territoriale: i legali bianconeri chiedono lo spostamento a Milano (sede borsa o Roma) mentre ovviamente l'accusa chiede di non perdere il processo a Torino. Il Gup avrà 3 strade: accogliere richiesta Juve, bocciarla o rimandarla a Roma in cassazione. In questo caso i tempi per decidere potrebbero essere di 2-3 mesi. Oggi non c’è stata nessuna decisione sulla competenza territoriale dell’inchiesta che è stata rinviata al 10 maggio.
E pensare, che ancora prima del rinvio a giudizio, la giustizia sportiva ha già emesso la prima condanna penalizzando la Juventus con 15 punti a campionato in corso.
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