Una premessa: abbiamo criticato la gestione della Juventus laddove lo ritenevamo necessario; abbiamo motivato le nostre critiche cercando, con questo, anche di stimolare una reazione nei tifosi tutti presi solo ad assecondare situazioni non ottimali. Andare controcorrente non porta consenso, se avessimo cercato questo avremmo assecondato il generale ragionamento positivo.
Detto questo, a fronte di una evidente mala gestione degli ultimi anni da parte della ex dirigenza juventina, oggi ci troviamo davanti ad una manifestazione di potere, di mala giustizia e di arroganza tali a fronte delle quali chi può e ne ha i mezzi dovrebbe intervenire. Non per una questione di mera convenienza, ma per una questione di etica sportiva applicata anche all’amministrazione della giustizia “domestica”.
Possibile che davanti ad una conclamata ingiustizia che lede le norme basilari del diritto, nessuno intervenga per porre rimedio? Possibile che le istituzioni sportive facciano un uso politico del potere, sfacciato, privo di morale e non credibile? Possibile che un giudice sportivo, che posta sui sociali immagini da bimbominkia, non possa essere sostituito per dare credibilità a quella giustizia? Possibile che davanti a situazioni paradossali nessuno si faccia il minimo scrupolo anche solo per apparire super parters?
Non prendiamoci in giro, Exor ha soldi, possibilità di ingaggiare professionisti, mezzi e di conseguenza la capacità di scoperchiare il vaso di Pandora. Perché preferisce continuare ad investire soldi (ricapitalizzare) in un campionato in cui da un giorno all’altro, senza nessuna garanzia giuridica di un giusto processo, può perdere investimento e appeal, decidendo penalizzare “a sensazione”?
La giustizia sportiva deve cambiare. Chi amministra il calcio - spesso beneficiario di aderenze politiche vecchie e nuove foriere di compensi e consensi personali-, da anni lo sta riducendo in cenere. Costoro devono essere sostituiti da professionisti capaci e possibilmente meno schierati. Sarebbe il momento di fare veramente il bene del calcio italiano, il che non consiste nel ruotare a tavolino i vincitori di uno scudetto, ma nel ridagli un’immagine minimamente degna della storia di questo sport nel nostro Paese.
La Juve potrebbe farlo. Lo dovrebbe fare vista la situazione che ciclicamente deve vivere? Con l’andazzo degli ultimi giorni ci sembra non improbabile un nuovo 2006.
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