Sulla base delle poche notizie circolate, sembra che la Procura di Tivoli stia indagando per false fatture e plusvalenze fittizie sette dirigenti, tra cui Tare e Lotito, per fatti risalenti alle sessioni di mercato del 2017, 2018 e successive. L'indagine parte da una segnalazione della Banca d'Italia alla Guardia di Finanza per fatti che risalgono al novembre 2021.
Sette sono le operazioni sotto osservazione che il Fatto Quotidiano riepiloga cosi: «Tra questi ci sono Mattia Sprocati (2017) comprato dalla Salernitana per 110 mila euro e poi acquistato dalla Lazio per 3.233.498 milioni l'anno successivo, Tiago Casasola (preso dalla Salernitana per 100mila euro e rivenduto alla Lazio per 3 milioni), Andrea Marino, Emanuele Cicerelli, Mattia Novella e Biagio Morrone che fruttano ai granata 9,8 milioni di euro dalla Lazio. Spicca poi su tutti Akpa Akpro, costato 13,4 milioni di euro quando la valutazione era di più o meno 600mila euro. Per un totale di 29,4 milioni di euro, tutti accertati alla FIGC tramite fatture secondo la difesa di Lotito».
A parte la
scarsa risonanza mediatica confrontata alla recente inchiesta che ha coinvolto la Juventus, qui ci troviamo di fronte ad una situazione ancora più particolare:
giocatori non conosciuti, di poco valore, super valutati e che mai hanno indossato la maglia della Lazio. Sembra una vera e propria operazione di salvataggio della Salernitana.
Ricordiamo che la Procura Federale, nel valutare i giocatori della Juventus (internazionali, che hanno indossato la maglia della Nazionale, che militano da anni nella massima serie) ha fatto riferimento, ritenendole credibili, alle valutazioni di Transfmarket.
Cosa accadrebbe se venisse applicato lo stesso iter inquirente (o inquisitorio?) circa i valori delle trattative tra Lazio e Salernitana? La Procura Federale, anche solo per salvare la faccia, non dovrebbe adottare lo stesso metodo?
Una situazione grave anche per gli azionisti della Lazio. Con queste operazioni sarebbero stati impiegati fondi della società capitolina per salvare la Salernitana.
Non ci sarebbero intercettazioni, almeno per quanto hanno reso noto dell’inchiesta ed inoltre, i legali della Lazio, avrebbero depositato copia dei bonifici a giustificare la bontà delle operazioni.
Perfetti sconosciuti prima e perfetti sconosciuti dopo, supervalutati nel mentre tra due società riconducibili alla stessa proprietà. Tra le ipotesi degli investigatori, la cessione di Akpa Akpro a 12,8 mln dalla Lazio alla Salernitana potrebbe essere la restituzione di un prestito. Ci auguriamo che questa ipotesi sia verificata in modo approfondito e sia chiarita nella sua reale portata.
Probabilmente, visto anche l’indifferenza mediatica riservata a questa inchiesta e visti i precedenti di Lotito, ben ammanicato in ambienti politici, non succederà niente. Una multa, non tanto salata e tutto archiviato.
Resta comunque una di quelle situazioni che rendono evidente la differenza con cui la giustizia sportiva rileva e giudica alcuni comportamenti consolidati in tutto l’ambiente calcistico.
Certificherà, ancora più, che la sanzione (e il successivo patteggiamento) irrogata alla Juve non ha nulla a che fare con presunti artifici contabili, ma con ritorsioni politiche che, ricordiamo, la Juventus di Elkann sembra aver accettato nuovamente.
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