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Sabato 23.11.2024 ore 18,00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Editoriale di E. LOFFREDO del 11/11/2008 14:30:02
La Juve che tornerà

 

Le vittorie, per ora solo effimere e parziali, e il tempo che inesorabile passa, sono gli ingredienti che a cottura ultimata pretendono di rendere meno amara l’estate della vergogna.
Chi dimentica rinnega sé stesso e i propri sentimenti.
Le vittorie di queste settimane, non devono e non possono sanare le ferite che deturpano la storia ultracentenearia della Signora. Ci sono segni che non potranno mai cicatrizzarsi. Nessuno dimentichi!

Qualcuno dei nostri Associati ha scritto che neanche la vittoria di trecento Champions League potrà lenire il dolore che profondo alberga in noi. È vero! E questo non vuol dire che non speriamo che la Juve vinca la “Champions”, magari già il prossimo maggio a Roma…
Non ho mai cavalcato l’onda emotiva per recriminare stupidamente sulle mancanze gestionali e tecniche della squadra (che pure c’erano e ci sono). Così oggi, seppur felice per gli ultimi risultati del campo, non posso non far osservare che in queste settimane altro non si è fatto che celebrare la Juve pre-farsopoli.

Il lavoro del precedente gruppo dirigenziale a distanza di tre anni ancora dispiega i suoi effetti benefici. In campo abbiamo visto due monumenti come Del Piero e Nedved trascinare i compagni. Ma c’è di più. Lo spogliatoio, la voglia di fare gruppo, la volontà di farsi guidare dallo spirito-Juve, è una costante che è emersa dalle dichiarazioni di più di un uomo della rosa.
Alla Juve abbiamo sempre avuto l’umiltà dei forti: la fiera consapevolezza di essere i migliori sul campo e l’avvedutezza di non considerare scontati i successi.
Questo patrimonio culturale non è stato portato dall’attuale gestione, è il lascito più prezioso della vecchia dirigenza. Lascito che ancora viene alimentato e custodito dalla vecchia guardia, che amministra con oculatezza la rendita del tesoretto.

Ancora si sente dire in giro che la Juve è una squadra che ha nel DNA la vittoria. Ebbene ce lo avevamo già da prima! È paradossale che tra quanti oggi lodano Del Piero e compagni, che altro non fanno che rendere onore alla squadra che ha vinto fino al 2006, ci sono molti degli stessi feroci accusatori dell’armata che fu! Ma questo è tipicamente italico.

Del Piero&C., ahinoi non sono eterni! Dopo di essi indelebile resterà la macchia dell’”abominio giuridico”, incessantemente il tifoso juventino sarà rincorso dal pregiudizio, dalla derisione, e finanche dall’odio civile!
Io non ci sto! Il lunedì mattina voglio essere sfottuto, evitato dagli amici di fede non bianconera, invidiato, ma soprattutto voglio essere rispettato come “cittadino juventino”!

Anche per questo confido in Giù le Mani. Il giorno che quest’Associazione potrà finalmente imporre a Cobolli e Blanc di riscrivere “29” e togliere il disturbo, ad ognuno di noi rancorosetti di serie C sarà resa giustizia non solo come tifosi, ma anche e soprattutto come persone.

Chi scrive non possiede, né ha mai posseduto, una sola azione della Juventus F.C. S.p.a., non ho valori nominali o dividendi da difendere, il mio utile è l’integrità morale e sportiva dei colori bianconeri.
La genuinità dei nostri successi verrà riaffermata, ne sono sicuro. Noi combattiamo in punta di diritto, senza brandire il sentimento popolare.
 
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