Come si può scrivere un pezzo di commiato a Boniperti senza averlo mai visto giocare? Perché Boniperti è un'icona bianconera per tutti coloro che hanno cominciato a tifare per la Juve anche dopo la sua carriera da giocatore. Per chi è cresciuto con la Juve di Bettega o quella di Zoff, Scirea e Platinì è normale riferirsi a Boniperti come figura centrale.
L'immortalità del giocatore rimane scolpita nelle statistiche e nei palmarès, quella del dirigente sarà tramandata anche...
29 maggio, una data che per i tifosi juventini della mia generazione non abbisogna dell'anno, nel caso di chi scrive è "il 29 maggio di quando avevo dieci anni".
Nella Storia della Juventus c'è una stanza dove risuona il silenzio del rispetto e si diffonde la luce di trentanove stelle che si sono accese quella sera di maggio del 1985. Un luogo che è nel profondo di ogni tifoso bianconero e nella consapevolezza di tutti gli sportivi del mondo.
Quest'anno torneremo a celebrare...
di A. Pavanello
Umberto Caligaris fu indiscutibilmente, con Combi e Rosetta, l’altro pilastro della difesa bianconera, in una Juventus indiscussa protagonista dal 1930 al 1935. Nato a Casale Monferrato, “Caliga” praticò lo sport giovanissimo: a dodici anni giocò nella squadra dell’oratorio del Valentino e poi nello Sparta FC. Il calcio però non fu l’unico sport praticato dal giovane Umberto: nel 1918 fu campione nel campionato locale dei 100...
di A. Pavanello - Virginio Rosetta fu uno dei membri di quel celeberrimo trio difensivo che tanto contribuì ai successi della Juve del Quinquennio, il Combi-Rosetta-Caligaris.
Nato a Vercelli, città della Pro Vercelli, che fu protagonista nel campionato italiano dei primi del ‘900, Rosetta si appassionò di calcio fin da giovane. Le prime partite nelle squadre di studenti fecero emergere il suo talento, anche se agli inizi giocò come attaccante....
759 gol in carriera. una carriera ben lontana dal suo termine. Una settimana fa abbiamo pianto perché la luce di una stella si è spenta per sempre, oggi gioiamo di fronte alla luce sempre più intensa della stella di Cristiano Ronaldo, un giocatore fantascientifico, che nulla ha di meno rispetto a tutti i fenomeni del passato e del presente.
Sta scrivendo la Storia il ragazzino di Madeira, gol dopo gol, record dopo record, vittoria dopo vittoria. Di questo si nutre: bulimico...
"Babbo, chi è stato il più grande giocatore del mondo? Pelè. È stato Pelè"
Basterebbe l'incipit sopra per descrivere Pelè, Edson Arantes Do Nascimento. Ero un bambino quando iniziai ad affacciarmi curioso e affascinato sul mondo del calcio, sui suoi mille colori, sulle sue mille bandiere, su quei personaggi tutti diversi, ma meravigliosamente tutti uguali su un campo da calcio: biondi, mori, coi capelli lunghi o corti, coi baffi o senza, con la barba, con la pelle chiara,...
Qualche giorno fa ci ha lasciato Gianfranco De Laurentiis, il calcio parlato ha perso un esempio di compostezza televisiva sconosciuto a chi oggi parla del nostro sport nazionale. Il giornalista romano aveva un garbo che si poteva apprezzare dal tono della voce e da un sorriso che sfociava mai in basse allusioni dei giorni nostri e non eccedeva mai nella risata chiassosa. Ripensare alla sua conduzione di Dribbling del sabato pomeriggio su Rai 2 ci regala qualcosa di proustiano.
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IL NOSTRO SONDAGGIO
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?