Il romanista CerSorcio e il cartonato (ora Albanese) Tramezzo hanno concepito un’altra vomitevole telecronaca, degna di una rete milanista (ma con i soldi del canone nazionale): ogni intervento dei zozzoneri meraviglioso e utile, ogni azione pericolosa, tiri da 30 metri spacciati per palle-goal; noi in difesa “ci salviamo”, loro si oppongono validamente. Delusione cocente e grandi pianti per la nostra vittoria, la banda-Fester vince il titolo di squadra perdente più elogiata della storia recente

Penso sia doveroso fare sinceri complimenti ad Allegri: l’abbiamo accolto come un appestato e lui con pazienza, raziocinio e senza mai deprimersi nelle difficoltà, né esaltarsi nei momenti positivi, ha vinto 2 scudetti con 4 e 3 turni di anticipo e tutte le coppe italiane; ha spaventato il Barca nella finale Champions pur giocando in 8 ed ha quasi eliminato l’aiutatissimo Bayern, prima del suo unico vero erroraccio: il cambio Morata-Manzo.

Stanchezza, appagamento, assenze importantissime, il Bilan che deve vincere per salvare la stagione e che naturalmente fa la partita dell’anno; tutti particolari insignificanti: noi di nuovo a vincere e gli altri a guardare, annegando nella bile e cercando il peto nell’uovo. Avere costretto Fester alla terza stagione di seguito senza giocare le coppe è impagabile, come la doppia doppietta campionato-coppa mentre i rosicanti consolano i perdenti elogiandoli come se avessero creato 8 palle-gol.

Anch’io temevo pilotaggi in una certa direzione, e in effetti secondo me l’arbitraggio è stato una porcata continua. All’inizio c’era un rigore su Pogba, ci mancano almeno 10 punizioni (alcune da posizione interessante) e spesso ha addirittura invertito la punizione. Ad un certo punto un loro difensore è crollato nella sua area mentre uno dei nostri stava andando in porta: punizione per loro. E i cartellini a vanvera? Ma nessuno ne parlerà.

Hai fatto una perfetta analisi della partita: ho apprezzato in partcolar modo la spiegazione tecnico-tattica della nostra vittoria: “un lampo nel culo dei piangina”, così si commentano le finali e le partite decisive. Il meritevole Sassuolo in coppa invece degli “invincibili” Festeriani è da storica barzelletta.