La Juve approda ai gironi di Europa League superando in casa gli austriaci dello Sturm al termine di una gara iniziata in sordina e finita con un crescendo che poteva portare un risultato ben più largo; bene ugualmente, i gol teniamoli per l'esordio in campionato. L'11 iniziale è figlio della cessione del "panda" e del saluto al n°°1 dei bomber stranieri della nostra storia: Ciao David non ti dimenticheremo mai! (La Scirea più volte ha intonato il "suo" coro, giusto cosi'). Del neri piazza Melo a fianco di Momo stante la squalifica di Marchisio con Martinez e Pepe sugli esterni, Amaurì e il Capitano davanti. Onestamente non siamo belli nella prima mezz'ora, la circolazione di palla si fa farraginosa, la squadra è stranamente lunga e Motta e De Ceglie in fase difensiva patiscono le incursioni austriache. In una, alla mezz'ora, Szabics si fa 40 metri tutto solo e buon per noi che davanti a Storari la stampa sul palo (buona stella!); 1 minuto dopo Del Piero sfiora il gol per poi pareggiare il conto dei legni con una stupenda serpentina propiziata da Motta. Al 42' noie muscolari per Amauri, entra Lanzafame che si piazza esterno, mentre Martinez fa la (finta) prima punta. Ripresa e il cambio di passo è netto, la manovra si fa ariosa, c'e' buona circolazione di palla, Pepe e Motta cominciano a macinare Km, Martinez sembra il primo Camoranesi, uscendo spesso dalla linea, creando superiorità numerica ovunque dalla 3/4 in su e duettano ora con Del Piero ora con Lanzafame. Il limite é sbagliare almeno 4 palle gol clamorose, di cui 2 sui piedi di Pepe, peccato, sarebbe stata una prestazione monstre per l'esterno romano. Si vince di misura grazie alla gemma di Alex Del Piero che raccoglie un'apertura di Melo, converge, dribbling finta e palla sull’incrocio lungo e probabilmente tanti di noi saranno stati catapultati indietro di anni. Bene così, avanti, ora si fa sul serio, ora soprattutto bisognerà completare un mercato che di fatto ha rivoluzionato la squadra e dare sempre fiducia ad un allenatore che in 2 mesi ha già dato un senso tattico alla squadra, ridato un minimo di autostima e forse, forse recuperato Felipe Melo al calcio giocato. Non é poco!
PAGELLE
STORARI 6. Sbroglia qualche palla non proprio avvelenata, niente lavoro insomma, ma una carezza al palo destro sotto la nord fossi in lui la farei.
MOTTA 6. Primo tempo: Prende da Szabics 2-3 ripartenze velenose, compresa quella del palo; patisce se viene puntato; dopo mezz'ora comincia a macinare Km e calcio: e' un'ala coi fiocchi, tecnicamente altissimo, il doppio dribbling con colpo sotto con cui da a Del Piero la palla del palo é da "Camo".
BONUCCI 6. Non la solita guida autoritaria, forse anche perché le situazioni pericolose durano lo spazio di 20 minuti. Comunque le poche aperture dalla difesa sono le sue, il Chiello deve averla finalmente capita.
CHIELLINI 6. Kienast non morde, però in mezz’ora iniziale 3 palle inattive in area ci danno sempre i centrali difensivi austriaci. Questo non ce lo possiamo permettere! Sbaglia 1 gol grottesco.
DE CEGLIE 5,5. Bene quando spinge, arriva quasi sempre sul fondo e i palloni invitanti aumentano in percentuale; male dietro, patisce i rapidi, i brevilinei, non é lo scempio dell’anno passato, non è ancora un esterno titolare!
PEPE 6,5. Avesse segnato sarebbe stato da 8, impressionante in barba alle perplessità dell'acquisto; presenza costante, qualità di controllo in velocità enorme; con un ala così i centrali possono tranquillamente buttarla larga, ci arriva lui sicuro.
SISSOKO 6,5. Anche lui cresce nel 2° e anche lui sembra un altro. Ricompaiono i tackle da piovra, spariscono quasi del tutto le avanzate palla al piede: bene!
MELO 7. Forse gli regalo mezzo punto, ma premio l'impegno, l'umiltà e anche la qualità di una partita finalmente giocata con cuore muscoli e cervello! Sull’1-0 in tackle chiude una situazione pericolosissima in area ed esulta manco avesse segnato. Sono queste cose che fanno capire che "forse" qualcosa é scattato in testa. Mai banale, mai lezioso, essenziale, anche 4-5 aperture al millimetro. Bravo Peppino!
MARTINEZ 6,5. Si comincia a capire il perché dell’investimento. Lui e' il "Camoranesi" del nuovo corso: rapido, tecnico, sempre in 1 vs 1 quando può, sempre preciso negli appoggi; qualità ad alta velocità.
AMAURI 6. Esce al 42' per noie muscolari, augurandosi che non sia niente di serio, gioca il tempo in cui la squadra fa più fatica, apporta il solito lavoro sporco, fatto anche di recuperi testardi; 1 tiro velenoso dal limite, poi esce. Auguri Ama!
DEL PIERO 6,5. Quando batti le punizioni come le batte lui, ci sta che qualcosa finisca "ai Murazzi"! Qualche buona accelerazione, qualche pausa fisiologica, duetta bene con Martinez e segna il gol che ogni innamorato del Capitano vuole vedergli segnare. Highlander.
LANZAFAME 5,5. Un po' timido, nascosto, gioca defilato, qualche buon duetto con De Ceglie, copre le scorribande di Martinez e va a fare la seconda punta quando el malaka arretra. Da uno col suo talento voglio anche personalità.
DEL NERI 7. La mano del Mister si vede al momento in cui la squadra cresce, se migliora il gioco vuol dire che l'allenatore sa quel che sta facendo e il Gigi lo sa di sicuro. Basta guardarlo in faccia per capire se è contento o se qualche cazzatone sta per arrivare, come quello probabile planato nello spogliatoio durante l'intervallo. Che dire? Andiamooooo, svegliaaaaa!!!
COSA VA. La condizione atletica, il recupero di Martinez e auguriamoci di Melo, gli innesti che devono aggiungersi, quelli che ancora arriveranno, la fame.
COSA NON VA. Gli innesti che devono ancora arrivare!
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