La Juve nel gelo di S.Pietroburgo conquista un punto importante per poter chiudere al primo posto il suo girone di Champions. Poco turn-over per gli infortuni, Ranieri manda in campo quasi la squadra titolare che si rende pericolosa e sfiora più volte il vantaggio ma non concretizza (due pali!), e alla fine rischia di prendere il goal dello Zenith, che a sua volta colpisce il palo. Queste le mie valutazioni. MANNINGER = Concentrato. Preciso nelle uscite. Interviene bene al 19°e al 38 ° p.t. su tiri di Zyryanov e Tymoshchuk, così come nel secondo tempo al 5° para bene su Danny e al 40° su Sirl. Non sarebbe mai arrivato sul tiro di Pogrebnyak che fortunatamente colpisce il palo. GRYGERA = Anche lui concentrato, abbastanza presente sulla sua fascia di competenza. Si fa vedere in avanti e chiude dietro. MOLINARO = Tonico fisicamente. Si propone continuamente sulla fascia con esiti alterni. Partecipa alla più bella azione della Juve al 21° del p.t. che confeziona con Alex e Pavel, conclusa dal palo di Iaquinta. Buono in fase difensiva. Unica disattenzione, grave, al 21° del s.t., quando perde avventatamente una palla a centrocampo, innestando la pericolosa ripartenza dello Zenith, vanificata da un recupero prodigioso di Marchisio. MARCHISIO = ottimo soprattutto in chiave difensiva. Del recupero al 21° del s.t. abbiamo detto. Che si aggiunge a quello del 27° del p.t., con relativo rilancio dell’azione, esattamente come al 37° sempre del p.t. Una presenza costante davanti alla difesa, con ottima personalità, buona dinamica. Rispetto all’ultimo Tiago non ha la capacità di verticalizzare con palloni bassi sui piedi delle punte. Per il resto una buonissima prestazione di Claudio. MELLBERG = Attento sull’uomo, il pericoloso Pogrebnyak. Lo perde una sola volta e il russo stampa il tiro sul palo. Colpisce a sua volta il legno della porta russa al 10° del p.t., raccogliendo una bella punizione battuta da Camo. Fisicamente prestante e concentrato. CHIELLINI = Semplicemente perfetto. Chiusure da “scuola calcio” al 15°, 25°, 37° del p.t. Per il resto, la “sicurezza” fatta difensore! CAMORANESI = ritorna in pianta stabile dopo tanto tempo. Alterna belle giocate (10° p.t.) a imprecisioni (16° p.t.). Al 42° p.t. si rivede il giocoliere che supera come birilli tre russi ed offre un bellissimo pallone a Vincendone, purtroppo in fuorigioco. Viene ammonito al 45° p.t. per fallo sul dinamico Sirl . Anche nel secondo tempo è al centro delle occasioni più ghiotte per la Juve, come al 2° quando Alex costringe il portiere russo ad una grande parata, da cui nasce un batti e ribatti “sfortunato”. O al 4° quando organizza con Pavel un bel contropiede. In questa fase si propone continuamente ed eleva il tasso di qualità della manovra bianconera. Ranieri lo sostituisce al 39° con MARCHIONNI (niente da segnalare) per farlo rifiatare. Sembra proprio sulla via del pieno recupero atletico e tattico. E questo per noi può voler dire molto. Vai Camo! SISSOKO = Presenza di “peso” in mezzo al campo. Conquista la solita quantità di palloni. Si fa notare soprattutto per questa fase piuttosto che nel rilancio dell’azione tranne al 41 del s.t. quando s’invola in contropiede, ma purtroppo si allunga il pallone.Cerca e trova l’ammonizione alla fine della partita che gli farà saltare il match con il Bate e sarà immacolato per la prossima fase di Champions. DEL PIERO = Anche se non è in versione straripante, vai a vedere il tabellino e lo trovi comunque in quasi tutte le azioni più pericolose della Juve. Nel primo tempo al secondo minuto, al 21°, al 32° e al 35°. Nel secondo tempo al 7° e al 9°. Però niente niente di straordinario e qualche pallone perso. GIOVINCO lo sostituisce al 33° del s.t. Seba prova a scappare un paio di volte in contropiede, ma viene sempre recuperato e fermato dai difensori russi. Sconta il fatto di essere entrato nella fase più continua del forcing dello Zenith, e quando i bianconeri badavano soprattutto a difendersi. NEDVED = Corre e si propone come da copione. Ciò che gli manca è la pericolosità negli ultimi 30 metri che lo rendeva “letale”. Fa ammonire Tymoshchuk ma non incide, confermando questa involuzione in fase di concretizzazione. IAQUINTA = Volontà e impegno garantiti. Corre lotta e colpisce il palo al 21° del p.t., a conclusione di una delle più belle azioni bianconere della partita (Alex-Molinaro-Pavel-Molinaro e passaggio per Vincenzo che tira al volo!). Fa ammonire il suo marcatore diretto e si propone continuamente per le giocate dei centrocampisti, svariando per tutto il fronte dell’attacco. Si rende pericoloso anche al 36° del p.t. con un tiro rimpallato dai difensori russi in affanno. Nel secondo tempo, piano piano si spegne e al 43° viene sostituito da AMAURI. Complessivamente quindi la Juve conquista un ottimo risultato con il minimo sforzo. Con una difesa attenta ed un centrocampo che ha retto in fase di contenimento, lasciando il gioco agli avversari e cercando di colpire in contropiede. Solite carenze d’impostazione, che non potevano essere sopperite dal rientrante Camo o dal poco incisivo Pavel di questi tempi. Parola d’ordine, recuperare più giocatori possibile e per gennaio un “paio” di colpi giusti in difesa ed a centrocampo per affrontare al meglio la seconda fase della stagione. Poi in estate… |