La Juventus ha iniziato a muovere i primi passi, ha intrapreso un cammino, come un bimbo che scopre come tirarsi in piedi. L'ho detto quando Marotta ha iniziato a costruire questa Juventus, l'ho scritto quando l'esordio bianconero in quel di Bari non era iniziato a champagne e caviale, lo dico oggi dopo la vittoria netta in quel di Udine: questa squadra è stata costruita per avere un futuro. I risultati che ne conseguiranno saranno linfa per crescere nella giusta maniera: quelli positivi per acquistare morale; quelli negativi per capire gli errori. L'esempio? L'Arsenal. Una squadra costruita nel tempo, cresciuta ed allevata per abituarsi a giocare bene, per conseguire delle vittorie, per ritrovarsi un gruppo che nel tempo ha imparato a conoscerci, a stimarsi, ad avere rapporti personali extra calcistici che hanno saputo fare da collante all'interno dello spogliatoio, dentro un campo da calcio; la storia di Rosicky e Fabregas ve la racconterò un'altra volta. La formazione di Wenger, dopo parecchi anni di "magra", si ritrova in questa stagione a giocarsi tutti gli obbiettivi a cui prenderà parte, con una squadra giovane, ma al tempo stesso competitiva, formata da singoli che hanno fatto parlare gli amanti del calciomercato per tutta la stagione estiva. Ma il cammino dei Gunners ha radici profonde, quello bianconero ha iniziato oggi a gettare le basi. Adesso mi raccomando, non aspettatevi di vincere ancora per 4-0, ma abbiate la saggezza di godervi questo cammino, perché in fondo a quella strada ci sarà nuovamente luce.
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