L'equilibrio regna sovrano Regna l'equilibrio in questa primo scorcio di campionato e non é un caso che i 10 punti, di chi comanda la classifica, siano evento mai accaduto da quando ci sono in ballo i tre punti.
Altro considerazione: manca ancora la continuità di rendimento in molte squadre e qui, probabilmente, la causa é da ricercare nelle tossine lasciate dal mondiale sudafricano, con la stessa sorte che subiscono altri campionati in Europa ( Spagna , Germania, Francia)
Rimaniamo dentro i confini di casa nostra: Ibra e solo Ibra risolve gli imbarazzi di un
Milan, che nell'anticipo del pomeriggio, sconfigge un ottimo Genoa (sino al gol decisivo) .
" Toni è piu determinante di Ibra" , sosteneva Gasperini, alla viglia del match di Milano e chissà quali pensieri agiterebbero la sua mente se solo immaginasse un Genoa con un grande finalizzatore, la davanti.
Il Milan, per ora, si affida all' innamorato della maglia che indossa”, sin quasi a snaturare il suo gioco: palla in avanti, tanto ci pensa Lui.
Un lampo al 92° ha riacceso l 'Olimpico dove la
Roma ha trasformato il nervosismo in determinazione e concentrazione che sono stati sufficienti a sconfiggere la capolista
Inter a cui é mancata, specialmente, quella capacità ( quasi infallibile, lo scorso anno) di saper leggere la partita e colpire l'avversario nel momento opportuno.
La plateale polemica di Chivu, verso la panchina, non é un bel segnale, nonostante il tentativo di Benitez di minimizzare: alcuni schemi e movimenti non sono ancora rodati e se ci aggiungiamo l'attuale appannamento di Sneider e Milito, la sconfitta dell'Inter, senza che le potenziali avversarie si illudano, é spiegata ben più dei meriti della Roma,
Il mezzogiorno di fuoco della domenica esalta il
Napoli che schianta, in rimonta, il
Cesena alla seconda sconfitta consecutiva; Cavani e Lavezzi fanno dimenticare il passo falso in casa contro il Chievo , rievocando la prova di forza della precedente trasferta al Ferraris.
Sugli scudi la prova di Cavani che a Napoli ha trovato quella vena realizzativa che potrebbe finalmente far decollare il proprio talento; meno convincente è stato l'atteggiamento polemico, per l'ennesima volta, di Mister Mazzari, espulso per proteste dopo il gol dello svantaggio.
Chissà come giudicherà il rigore che ha portato in vantaggio il suo Napoli...
Il
Palermo impatta, in doppia rimonta contro il
Lecce, capace di infilare per due volte la disattenta retroguardia palermitana e controllare la partita senza particolari rischi, sino all' ingenua espulsione di Giacomazzi; concedere una simile opportunità a Pastore ( ancora una prova superlativa) c’é costata due punti.
Finalmente Zarate é uscito dal letargo e, grazie ad un suo splendido gol, la
Lazio vince sul difficile campo del
Chievo, raggiungendo l'Inter in testa alla classifica.
La squadra di Reja , se l'ambiente laziale evitasse i soliti eccessi della capitale, può andare lontano, grazie alla saggezza e esperienza del mister friulano, alla classe di Hernanes ( eh si , mi piace) e al talento bizzarro dell'argentino Zarate.
Partita ben giocata, quella tra
Bari e
Brescia che si affrontano a viso aperto: vince il Bari per 2-1 contro il Brescia che, sino al gol del vantaggio del Bari si é fatto leggermente preferire, accusando però il colpo dopo il vantaggio di Barreto, su rigore; da segnalare la lucida e raffinata regia di Almiron.
Finisce a reti bianche
Samp-Udinese e finalmente la squadra di Guidolin si stacca da quota zero che, aldilà delle difficoltà di questo inizio stagione, non era assolutamente meritata; la Samp, inutile dirlo, é Cassano-dipendente e se fantantonio rimane nell'ombra, é buio per Pazzini e per il gioco doriano.
La
Viola trova finalmente una boccata d'ossigeno, grazie alla vittoria scaccia crisi contro il
Parma:
limiti dell'avversario a parte ( il Parma é stato inconsistente) e pur non entusiasmando, i viola hanno mostrato qualche segnale di risveglio sul piano caratteriale, con un Vargas che, finalmente, sta tornando in buona condizione.
La Malesani band conquista un buon punto contro il
Catania che non riesce a confermare il successo casalingo di mercoledì: un rigore discutibile contro, un po’ di sfortuna e poca lucidità sottoporta fruttano solo il pari.
Come al solito, terminiamo con il
protagonista di giornata e ne indico uno solo.
E’ un'eccezione, perché come già scritto, non si parla di Juve ma lasciatemi scrivere quel nome:
KRASIC . Meno male che non vede la porta: si metta gli occhiali l'esperto che l'ha detto.
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