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Attualità di L. LANCIERI. del 10/10/2010 09:05:19
Più rispetto per le comparse!

 

Come tutti noi ben sappiamo, gli effetti del processo farsa-calciopoli, sul finire di quella maledetta estate 2006, danneggiarono in modo irreparabile il nome e l’onore della Juventus.
A distanza di quattro anni, appare a tutti sempre più evidente che la società bianconera fu ingiustamente e frettolosamente condannata (anche se la prima condanna fu quella partita dal suo interno) a furor di popolo e di media (rosea in primis) a seguito di un vero e proprio ‘golpe’ condotto quel Guido Rossi (ancora tutti si chiedono come fece Petrucci a nominare un commissario straordinario così partigiano ed antitetico rispetto ad un ruolo che avrebbe richiesto semmai doti di equilibrio e condizione di assoluto distacco emotivo e professionale) ex membro CDA inter, super tifoso nerazzurro, nonché amico (a volte dipendente) del patron interista Moratti.
Purtroppo in casa Juve, oltre al nome e all’ onore, fu un duro colpo anche per la bacheca (-2 scudetti), per il campionato (retrocessione in B con penalizzazione), per l’esclusione dalla CL, per la perdita economica dovuta al crollo dei ricavi, per la sostituzione di manager fantastici con altri assolutamente dilettanteschi, infine per la cessione (più o meno “obbligata”, così ci dissero) di tanti campioni, alcuni dei quali svenduti a prezzi di saldo (Ibra e Mutu).
Oltre alla Juve furono puniti alcuni personaggi che in quel preciso momento evidentemente godevano di ‘protezione-zero’: principalmente Moggi, Giraudo (i quali, anche con la volontà della proprietà bianconera con cui vivevano ormai un rapporto da ‘separati in casa’) e qualche personaggio facente parte della struttura del calcio, forse già destinato ad essere silurato (Bergamo, Pairetto, Mazzini, Carraro).

Calciopoli piacque molto ad altri soggetti: mostrarono subito apprezzamento squadre come inter e roma, che senza quella juve potevano cominciare a sperare; probabilmente gioirono alcuni personaggi le cui carriere federali/istituzionali avrebbero potuto conoscere accelerazioni fulminee, certamente non si strapparono i capelli i procuratori, vista l’ eliminazione del terribile concorrente GEA, infine festeggiarono tutti gli antijuventini in genere.

Durante il caos di quell’ estate, con i calciatori spediti a vincere il mondiale, in Italia andava di moda il gioco del “rema anche tu contro i gobbi!” e vi si iscrissero un sacco di partecipanti: ex giocatori, giornalisti, opinionisti, giudici, avvocati, dirigenti sportivi, proprietari di club, ex allenatori, medici, insegnanti, bidelli, netturbini, gelatai, giornalai, politici, prostitute, vecchi falliti, frustrati, minidotati di ogni tipo, scorreggioni… insomma c’ era di tutto e tutti lì a insultare, a raccontar storie, a esprimere rammarico e condanna, a chiedere la testa dei ‘colpevoli’, tutti con una gran fretta, tutti eccitati a fare moralismo e perbenismo contro la guerra, le ingiustizie, la fame e il male nel mondo, ma soprattutto contro la Juve.

Dopo quell’ estate però, gli unici a beneficiare veramente degli effetti post-calciopoli furono (a parte Abete, Collina e altri quattro gatti) solo gli interisti, che da allora hanno preso gusto a far razzia di scudetti, coppe e coppette.

E gli altri rematori? Che ne è stato di tutte le comparse che durante quell’ estate parteciparono più o meno attivamente al processo-farsa popolare?
Quegli altri se ne son tornati a casa con le pive nel sacco e oggi guardano vincere l’ inter, come un tempo rabbiosamente guardavano vincere la juve.
C’è poi qualche rematore quasi-protagonista che ancora non si dà pace, che si lamenta perché adesso vorrebbe trattamenti di favore, che straparla, che scrive lettere aperte dicendo che ESIGE rispetto, ma, almeno per ora, si becca solo diffide e deferimenti… ma come? Caro signore, lei non diceva fino a ieri che ‘adesso’ (inteso come ‘ora nel tempo felice e onesto del post-calciopoli) gli arbitri sbagliano in buonafede?
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
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