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Farsopoli di P. CICCONOFRI del 11/10/2010 11:38:56
Calciopoli nella fantasia, farsopoli nella realtà

 

Per chi segue le vicende legate a farsopoli dal 2006, quanto sta emergendo dal processo di Napoli non è una nuova scoperta, ma la conferma di quanto era già visibile o ipotizzabile all’indomani dell’uscita delle prime intercettazioni.
Calciopoli è esistita soltanto nelle informative redatte dal colonnello Auricchio, nelle ricostruzioni di parte della gazzetta e dei media forcaioli, nella volontà della ex dirigenza di unirsi alla condanna senza difendersi, nell’opportunità data all’inter di poter disputare un campionato senza avversari e ottenere quelle vittorie, che oltre ad abbeverare i propri tifosi, hanno permesso anche di farla rientrare di parte di quei debiti, eccessivi a quanto pare, anche per chi li doveva garantire.
Poi c’è tutto l’indotto , quello che a suon di titoloni ha permesso a calciopoli di essere tale per 4 anni, tra omissioni e notizie selezionate ad arte, passando da una linea colpevolista ad una garantista, cambiando atteggiamento al cambiare dei soggetti coinvolti: da una parte la Juventus e la sua ex-dirigenza da rendere innocua continuando a mortificarla nella sua storia e nelle sue conquiste, dall’altra il nuovo calcio onesto da far emergere protetto dal buonismo tipico e dall’opportunismo di cui la quasi totalità dei media si è resa protagonista.
Molte di queste circostanze mettono quasi in ridicolo chi le ha fatte proprie.

“Godete di vittorie mai conquistate”
Mi riferisco ad esempio all’onestà di cui si sono autoincoronati gli interisti con tutti quegli atteggiamenti forzati, come lo smoking bianco di Materazzi e la maglietta sfoggiata alla conquista della champions (rivolete anche questa?); oppure i continui abusi di Moratti che ad ogni occasione ha sempre rivendicato una sorta di superiorità morale a cui si sono prostrati gran parte dei media. “Godete di vittorie mai conquistate” era un slogan riportato su uno striscione allo stadio, oggi una massima che ben si addice a rappresentare lo “scudetto dell’onestà”.

“Fatti non rilevanti”
Quelli che secondo Auricchio sono tali tanto da escluderli dalle informative. Una realtà completamente, colpevolmente e volutamente ignorata per mettere in evidenza solo quello che si doveva colpire: la Juventus e la sua dirigenza. Ben più grave del fanatismo da tifoso, perché portato avanti da un pubblico ufficiale che non solo non ha condotto le indagini in modo tale da accertare la verità, ma ha permesso di sorreggere un processo con una realtà completamente travisata. Doveva garantire giustizia? No, doveva soltanto confermare una realtà comoda a qualcuno. “Non rilevante” , con questa risposta Auricchio ha ottenuto una standig ovation dal pubblico presente durante la sua audizione al processo Napoletano; applauso ironico a cui ci uniamo.

“Opposizione”
Art. 358. Attività di indagine del pubblico ministero.
1. Il pubblico ministero compie ogni attività necessaria ai fini indicati nell'articolo 326 (Art. 326 c.p.p.
1. Il pubblico ministero e la polizia giudiziaria svolgono, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, le indagini necessarie per le determinazioni inerenti all'esercizio dell'azione penale) e svolge altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini.

Le opposizioni dei due pm Narducci e Capuano ogni qual volta gli avvocati difensori hanno fatto emergere discordanze tali da permettere una ricostruzione reale dei fatti, sono da censura, senza se e senza ma. Hanno omesso, forse volutamente, di compiere tutti questi atti, pure previsti dagli articoli sopra esposti, che i p.m. non dovrebbero dimenticare in quanto rientrano nel lavoro che sono chiamati a svolgere.
Ci “opponiamo” idealmente anche noi a questi paladini dell’ingiustizia.

“Gazzetta non così!”
Il re è nudo! Nonostante il garantismo degli ultimi mesi, nonostante la reticenza nel pubblicare determinate notizie, nonostante la volontà di procrastinare una condanna solo mediatica, oggi la coperta è diventata troppo stretta per coprire la realtà! Prendiamo in prestito uno dei titoloni di calciopoli e lo utilizziamo per far comprendere il nostro pensiero: “Gazzetta non così!”

Non è mai esistita calciopoli ma solo farsopoli e non lo scopriamo oggi, ma lo sappiamo da sempre.
 
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