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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 18/10/2010 22:05:42
Calciopoli. T. Tavassi

 

Tribunale di Napoli – Udienza del 12 ottobre 2010.

Esame del teste Tommaso Tavassi, notaio

Avvocato Morescanti, difesa Bergamo.

Morescanti: «Lei, come poc’anzi ha riferito, era il notaio che partecipava ai sorteggi nella stagione sportiva 2004-2005?».
Tavassi: «Anche».
Morescanti: «A quanti sorteggi lei ha partecipato più o meno?».
Tavassi: «Alla metà di quelli che si sono svolti in quel campionato, più o meno».
Morescanti: «A Coverciano?».
Tavassi: «A Coverciano».
Morescanti: «Senta, ci può spiegare brevemente, ma puntualmente, cosa succedeva e come avvenivano i sorteggi?».
Tavassi: «Mi venivano presentate delle buste: 3 buste per le partite e tre per gli arbitri, perché le partite erano divise in fasce in base alla difficoltà; veniva aperta.. normalmente le buste per le partite meno importanti, venivano messe in un’urna, corrispondentemente venivano messe nell’altra urla le palline che contenevano i nomi degli arbitri. Il signor Pairetto procedeva alla estrazione dall’urna della partita,
corrispondentemente ad ogni partita, veniva estratto l’arbitro da parte di un giornalista che tutte le volte era diverso, quindi.. ».
Morescanti: «Senta, nel suo ruolo di notaio..dunque».
Tavassi: «Io redigevo esclusivamente un verbale che mi preparavo, nel quale erano indicate le partite e di fianco alla partita indicavo l’arbitro che veniva estratto».
Morescanti: «Lei faceva un controllo anche sulle preclusioni, se venivano rispettate le preclusioni? Lo faceva lei?».
Tavassi: «Certo, mi veniva dato una specie di promemoria nella quale era indicato anche quali erano gli arbitri preclusi per quelle determinate partite».
Morescanti: «Lei quindi controllava se effettivamente durante l’estrazione, durante il sorteggio, venivano rispettate le preclusioni».
Tavassi: «Certo».
Morescanti: «L’urna, prima di inserire la mano da parte di Pairetto e da parte del giornalista con dentro le sfere, veniva girata di volta in volta?».
Tavassi: «Certo».
Morescanti: «Nelle occasioni…In tutti i sorteggi in cui lei ha partecipato a Coverciano, quindi sono tutti i sorteggio della stag. 2004 2005, avvenuti a Coverciano.. ».
Tavassi: «Tutti quelli che sono avvenuti a Coverciano, forse una volta che mi ha sostituito un mio collega, ma dire il 99%».
Morescanti: «In questo 99%, le preclusioni sono sempre state tutte rispettate?».
Tavassi: «Sono sempre state rispettate Ricordo una volta, non mi ricordo se in quel campionato o quello precedente, ci fu un problema su una preclusione che non c’eravamo accorti e se era accorto un giornalistica; mi ricordo una partita che era Collina (che tutti volevano per quella giornata di campionato), era capitata mi pare al Palermo e un giornalista del pubblico si accorse che non c’era stata una preclusione per cui rifacemmo il sorteggio».
Morescanti: «Quindi si rifece completamente il sorteggio».
Tavassi: «Si».
Morescanti: «Senta, se lei ricorda: le sfere di colore diverso, dello stesso colore, non so lei cosa può ricordare del sorteggio..».
Tavassi: «Ricordo che le palline erano gialle e rosse; ora non ricordo quali se delle partite».
Morescanti: «Tutte quelle in un’urna erano di un colore e tutte quelle nell’altra… Il giornalista, o anche Pairetto che era quello che estraeva la sfera relativa alle gare, poteva sapere cosa c’era inserito all’interno di ogni sfera?».
Tavassi: «No. Secondo me no, se avessi avuto un dubbio sulla circostanza insomma..».
Morescanti: «Lo avrebbe rappresentato».
Tavassi: «Sicuramente, sennò era inutile che stessi li a fare il sorteggio».
Morescanti: «In tutte le occasioni in cui lei ha partecipato al sorteggio, è stata sempre rispettata la priorità, ovvero prima Pairetto che estraeva la sfera.. ».
Tavassi: «Sempre, prima la partita poi l’arbitro».
Morescanti: «Erano pubblici i sorteggi?».
Tavassi: «Certo, c’erano sempre direi 20-30 persone..penso giornalisti».
Morescanti: «Secondo la sua esperienza,una domanda un po’ più diretta, secondo lei per poter manomettere questo sorteggio, era possibile truccare questo sorteggio, in base a quello che lei ha visto, in base alla sua esperienza ed in base alle modalità con cui venivano sorteggiati gli arbitri e le partite?».
Tavassi: «Dire di no».
Capuano: «Opposizione. E’ una domanda suggestiva, tra l’altro si richiede un’opinion al teste che vuol dire?».
Morescanti: «Secondo quello che il notaio ha visto..».
Casoria: «E’ un’opinione».
Capuano: «Ha già risposto, ha detto che se avesse visto avrebbe..».

Avvocato Bonatti, difesa Pairetto

Bonatti: «Volevo chiederle, solo questo: all’interno delle palline i biglietti erano aperti o piegati?».
Tavassi: «Piegati».
Bonatti: «Non ricorda in quante parti?».
Tavassi: «Sicuramente in modo che non potesse vedersi il nome».
Bonatti: «Era mai capito che potessero, durante l’inserimento delle palline, aprirsi alcune sfere?
Tavassi: «Si, qualcuna si apriva perché era più lenta di altre; altre addirittura ricordo che non si apriva e venivano sbattute ripetutamente sul tavolo».
Bonatti: «In questi casi cosa succedeva? se qualcuna non fosse rimasta chiusa, ma fosse rimasta aperta?».
Tavassi: «Veniva richiusa».
Bonatti: «Quando si apriva la pallina si riusciva a leggere il nome?».
Tavassi: «No, su questo sono certissimo!».

Avvocato Pioreschi, difesa Moggi

Prioreschi: «Lei è stato mai sentito dai carabinieri?».
Tavassi: «Io ricordo che quando scoppiò il caso, io fui chiamato e portai tutti i verbali che avevo redatto a Coverciano, però non sono mai stato interrogato in merito».
Prioreschi: «Nemmeno informalmente..?».
Tavassi: «No mai, mi sono anche meravigliato».

Pubblico Ministero Narducci

Narducci: «Mi ricorda per cortesia, in quelle circostanze (la metà dei sorteggi a Coverciano), quali erano le persone che preparavano materialmente le complessive sei buste che venivano poi aperte alla sua presenza? L’operazione materiale precedente.. ».
Tavassi: «L’operazione precedente la ignoro perché non avveniva davanti a me; a me venivano portate le buste. Se non ricordo male dalla segreteria, non ricordo come si chiama, una signora piccola, portava le buste e il promemoria con le preclusioni. Consegnava le buste sul tavolo e poi venivano inserite nelle urne».
Narducci: «Senta, il verbale che lei redigeva poteva attestare solo ciò che era accaduto in sua presenza e sotto i suoi occhi nella sala dove materialmente avveniva quella operazione che non ripetiamo più».
Tavassi: «Certo».
Narducci: «..Rispondendo alla domanda dell’Avvocato Bonatti, ha detto che in qualche circostanza - credo che lei si riferisca si riferiva al campionato 2004. 2005- capitava che qualche sfera si apriva, oppure che fosse tanto difficile aprirla, che qualcuno dovesse sbatterla per facilitare l’apertura..».
Tavassi: «Erano delle sfere di metallo ad incastro..qualcuna si poteva essere allentata».
Narducci: «Immagino che di queste circostanze abbia redatto.. ».
Tavassi: «Assolutamente no».
Narducci: «Dunque non sono contenute nel suo verbale queste circostanze».
Tavassi: «No».
Narducci: «Ma mi scusi!!!!».
Tavassi: «Io e il notaio Iorio, avevamo deciso di fare un verbale più sintetico possibile. Se avessimo dovuto descrivere tutto quello che avveniva… abbiamo deciso di fare un verbale assolutamente sintetico».
Narducci: «Quando terminavano le operazioni, le seguiva la fase successiva di rimessa di riconsegna delle sfera?».
Tavassi: «No. Anche perché i bigliettini rimanevano li sul tavolo via via che erano aperti; non mi sono mai curato della fase successiva, non lo ritenevo mio compito assolutamente».

Casoria: «Questa scelta di fare i verbali, noi abbiamo questi verbali, sono estremamente sintetici, fu un’iniziativa sua, dell’altro notaio che, oppure fu..?».
Tavassi: «Direi che fu un’iniziativa di Iori che mi chiamò e mi disse: “guarda io lo farei così…tu sei d’accordo?”».
Casoria: «Non è che avete impulso da altri a farlo in questa maniera».
Tavassi: «No assolutamente».
Casoria: «Vabbè».

Le precedenti trascrizioni del 12 ottobre 2010:

Antonello Capone
P. Calcagno, C. Ledesma, S. Pirondini.
Dichiarazione spontanea di L. Moggi
Dichiarazione spontanea di M. De Santis.

Le altre trascrizioni dell’udienza del 1 ottobre 2010:

Antonio Valentini e Fulvio Bianchi
Giancarlo Abete
Stefano Papi
Franco Baldini
Pierluigi Collina
Nozzoli, Tombolini, R. Bianchi

Le nostre pubblicazioni:

Il Libro marrone dell’accusa
Auricchio indagini piccanti

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