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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 24/10/2010 13:23:18
Calciopoli. Angelo Di Livio

 

Tribunale di Napoli – Udienza del 19 ottobre 2010. Teste Angelo Di Livio, ex calciatore

Avvocato Picca, difesa Della Valle

Avv. Picca: «Signor di Livio le volevo chiedere questo, Lei ricorda se nella stagione 2004-2005 è stato tesserato con la Fiorentina?».
Di Livio: «Sì certo».
Avv. Picca: «Era il primo anno o aveva già militato in questa squadra?».
Di Livio: «No, sono arrivato nel ‘99 alla Fiorentina».
Avv. Picca: «Successivamente al 2004-2005 ha militato in altre squadre o in quell’anno ha terminato la sua carriera calcistica?».
Di Livio: «In quell’anno ho terminato».
Avv. Picca: «Era il capitano in quella squadra?».
Di Livio: «Sì».
Avv. Picca: «Adesso le faccio domande specifiche su due partite di quella stagiona, la prima è Lazio-Fiorentina del 22 maggio2005, le ha ricordo di questa partita?».
Di Livio: «Si».
Avv. Picca: «Lei ricorda chi era l'arbitro?».
Di Livio: «Rosetti».
Avv. Picca: «Ricorda il risultato finale della partita?».
Di Livio: «1-1».
Avv. Picca: «Ricorda se ci furono decisioni dell’arbitro contestate da voi e si quali?».
Di Livio: «Sì, ci fu l’episodio - penso che tutti voi si ricorderanno - del fallo di mani di Zauri».
Avv. Picca: «Lei è stato protagonista, giocò giocato quella partita?».
Di Livio: «Si».
Avv. Picca: «Dal primo all’ultimo minuto?».
Di Livio: «Si».
Avv. Picca: «Se può ricordare al tribunale lo specifico di questa cosa che accadde in campo
Descrive l’episodio, «un episodio un po’ così che ci ha lasciato un po’ sorpresi perché Rosetti non ha visto il fatto ecco ».
Avv. Picca: «Che cosa decise l’arbitro nella circostanza?».
Di Livio: «Non decise niente perché non ci fu assegnato secondo me il rigore e l’espulsione anche da parte di Zauri».
Avv. Picca: «Ame interessa questo…Nell’immediatezza di questo episodio e anche successivamente nel corso della partita, lei o anche altri suoi compagni, muoveste delle proteste nei confronti dell’arbitro?».
Di Livio: «Guardi, io nel senso, qualcuno l’ha fatto, qualcuno no, per esempio io non l’ho fatto, perché mi trovavo in una zona laterale del campo e poi la Lazio stava ripartendo in contropiede quindi non c’è stato modo e tempo per protestare e cercare spiegazioni da parte arbitro».
Avv. Picca: «…lei ricorda al di la del fatto se ricorda o meno il nome, lei ricorda se nell’immediatezza qualche suo compagno di squadra protestò?».
Di Livio: «Penso di si, o Chiellini o Maresca protestarono un attimino; però ripeto, ma non ci fu tempo... ».
Avv. Picca: «Lei poi, o anche qualche suo compagno, muoveste richieste di chiarimento all’arbitro tra il primo e il secondo tempo o anche nel corso del secondo tempo della partita?».
Di Livio: «Si, io tra il primo ed il secondo tempo, nel sottopassaggio ho chiesto spiegazioni e mi ha assicurato che sinceramente non aveva visto il fallo di mano».
Avv. Picca: «Lei ricorda se l’arbitro chiese al giocatore che aveva commesso questo fallo delle spiegazioni addirittura se gli chiese se lo avesse preso di testa o di mano? ricorda questa circostanza?».
Di Livio: «No, non in quel momento no assolutamente».
Avv. Picca: «La partita era un a partita importante rilevante per voi?».
Di Livio: «Molto importante».
Avv. Picca: «Può spigare al tribunale perché?».
Di Livio: «Molto importante perché ci dovevano salvare, eravamo in una situazione molto delicata, ci servivano, secondo noi ,due vittorie, quella con la Lazio e con il Brescia; l’intenzione nostra era quella di cercare il massimo risultato».
Avv. Picca: «Quale era atteggiamento vostro in campo e soprattutto quale è stata la preparazione che voi avete fatto rispetto a questa gara?».
Di Livio: «La preparazione è stato quella di una squadra che si vuole salvare; concentrati e l’atteggiamento in campo è stato come una partita normale. Aanche la Lazio non se la passava benissimo».
Avv. Picca: «Lei ricorda la posizione di classifica della Lazio quando avete disputato quella partita quale era?».
Di Livio: «Adesso non ricordo; sicuramente stava qualche punto sopra di noi e ricordo che l'ultima doveva andavano a Palermo, se non erro, ma avevano qualche più di noi».
Avv. Picca: «Quale fu l’atteggiamento in campo della Lazio?».
Di Livio: «Penso come la nostra, una squadra che non regalava niente.. che volevano anche loro salvarsi; li ho visti molto concentrati e motivati».
Avv. Picca: «E’ corretto dire che la partita fu svolta con l’atteggiamento di entrambe le squadre di prevalere l’una sull’altra?».
Di Livio: «Si».
Avv. Picca: «e questo atteggiamento fu mantenuto per tutta la gara?».
Di Livio: «Si si».
Avv. Picca: «Lei ricorda se ci fu qualche episodio particolare alla fine della partita, nel senso cioè di atteggiamenti e comportamenti della vostra squadra per effetto delle decisione che Rosetti aveva assunto?».
Di Livio: «Adesso non ricordo, già dal campo si vedeva, ma certo quando abbiamo rivisto le immagini ci siamo resi conto che eravamo stati veramente danneggiati da un episodio che ci poteva far salvare la domenica prima».
Avv. Picca: «Sa se l’arbitro Rosetti nell’intervallo, o anche alla fine della partita, rivide in tv la sua decisione….?».
Di Livio: «Questo non lo so, se lui sicuramente l’avrà rivisto, però ecco quando ci ho parlato io, alla fine del primo tempo, mi è sembrato molto convinto molto onesto che poi non aveva visto l’accaduto ».
Avv. Picca: «E’ corretto dire che alla fine della partita, nell’ambito del vostro spogliatoio, ci furono reazioni di particolare nervosismo e di particolare animosità per effetto di questa decisone?».
Di Livio: «Sì, perché poi quando sono entrati nello spogliatoio dei dirigenti nostri dissero che era molto evidente il fallo di mani e c’era molto rammarico».
Avv. Picca: «E’ corretto dire che per effetto di questo risultato … divenne poi determinate la partita successiva quella con il Brescia e nello specifico diveniva determinate la vostra vittoria con il Brescia?».
Di Livio: «Si,era l’ultima spiaggia per noi».
Avv. Picca: «Lei ricorda se oltre ad essere determinate la vostra vittoria con il Brescia, veniva ad assumere
Di Livio: «Certo, si dovevano combaciare dei risultati per ottenere la salvezza e così è stato».
Avv. Picca: «Lei ricorda se per effetto di questo risultato (Lazio- Fiorentina), divennero determinanti anche risultati delle partita come Lecce-Parma e Bologna-Sampdoria e Atalanta Siena, lei lo ricorda questo?».
Ripete la domanda perché di Livio non ricorda con precisione
Avv. Picca: «Viceversa, lei ha partecipato anche all’ultima partita di campionato, così quella che giocaste a Brescia?».
Di Livio: «Brescia-Fiorentina. Sì».
Avv. Picca: «Ricorda chi fu l’arbitro?».
Di Livio: «Collina forse».
Avv. Picca: «Anche in questo caso le faccio domande sull’andamento della partita. Registrò un atteggiamento delle squadre in campo tese a finalizzare a prevelare sull’altra squadra? tese e finalizzate a realizzare un risultato positivo?».
Di Livio: «Eravamo nella stessa situazione, chi vinceva si salvava , quindi c’era tensione, nervosismo poi secondo me la partita è stata vinta strameritatamente da noi con una grande prestazione».
Avv. Picca: «Lei ricorda l’arbitraggio di Collina?».
Di Livio: «Si».
Avv. Picca: «Lei ricorda decisioni di Collina che suscitarono proteste da parte dei giocatori del Brescia o anche da parte vostra?».
Di Livio: «No,assolutamente no. Ci fu questo che rigore, secondo me netto, poi non so c’è stato un gol che sembrava dentro o fuori non so, ma era dentro».
Avv. Picca: «Nel complesso lei giudicò all’epoca l’arbitraggio di collina, un arbitraggio corretto nel senso dell’adesione alle regole tecniche di arbitraggio?».
Di Livio: «Secondo me ha fatto la sua partita».
Avv. Picca: «Verificò decisioni arbitrali dubbie o incerte o comunque che a suo modo - nel momento che lei partecipava alla partita – fossero assunte allo scopo, a favorire voi e danneggiare il Brescia?».
Di Livio: «No».
Avv. Picca: «Verificò, viceversa, decisioni dell’arbitro finalizzate a favore il Brescia in vostro danno?».
Di Livio: «No, no».
Avv. Picca: «Lei identico giudizio -di decisioni corrette di adesione al regolamento - lo potrebbe dare con riferimento alle decisione assunte agli assistenti dell’arbitro in quella partita?». Viene ripetuta la domanda
Di Livio: «Certo. Ma non è che stavo pensando all’arbitro o agli assistenti; in quel momento pensavo ad altro».
Di Livio: «Lei prima mi ha detto che non ci furono decisioni rispetto alle quale muoveste proteste..mi riconferma questa circostanza?».
Di Livio: «Si si».

Avvocato Gallinelli, difesa De Santis

Avv. Gallinelli: «Lei Conosce l’arbitro De Santis?».
Di Livio: «Certo».
Avv. Gallinelli: «L’arbitro De Santis l'ha arbitrata con frequenza?».
Di Livio: «Tante volte».
Avv. Gallinelli: «Quale era il rapporto tra l’arbitro De Santis e i giocatori? Dava del tu o del lei?».
Di Livio: «Ma, penso anche del tu, perché poi secondo me non è un problema dare del tu o dare del lei; io però, ecco, io ad esempio con De Santis ci davamo sempre del tu».

Le trascrizioni
dell’udienza del 19 ottobre 2010
:
Paolo Ricci

Pasquale D’Addato
A. Gamberini
Sebastian Frey
Paolo Tagliavento
Maurizio Domizzi
Nesta, Borsari, Brighi, Forsanin

Le trascrizioni del 12 ottobre 2010:
Nesta, Borsari, Brighi, Forsanin
Tommaso Tavassi
Antonello Capone
P. Calcagno, C. Ledesma, S. Ghirondini.
Dichiarazione spontanea di L. Moggi
Dichiarazione spontanea di M. De Santis.

Le trascrizioni dell’udienza del 1 ottobre 2010:
Antonio Valentini e Fulvio Bianchi
Giancarlo Abete
Stefano Papi
Franco Baldini
Pierluigi Collina
Nozzoli, Tombolini, R. Bianchi

Le nostre pubblicazioni:
Il Libro marrone dell’accusa
Auricchio indagini piccanti
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
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