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Udienze Processi di M. ROCCA del 05/11/2010 08:08:47
Calciopoli, trascrizioni M. Bergonzi e A. Giubilo

 

Tribunale di Napoli – Udienza del 26 ottobre 2010.

Esame del teste Mauro Bergonzi

Presidente dott.ssa Teresa Casoria: «Allora facciamo entrare Bergonzi, venga e si accomodi»

Mauro Bergonzi Arbitro di calcio e agente di Assicurazione, declina le proprie generalità, residenza, professione e presta il giuramento di rito.

Avvocato Luigi Sena difesa di Pierluigi Pairetto
avvocato L. Sena: « Buongiorno signor Bergonzi , al tempo del duo di designatori Bergamo e Pairetto quante partite ha arbitrato in serie A?».
Mauro Bergonzi: «Adesso di preciso non mi ricordo approssimativamente una decina in serie A e una trentina in B».
avvocato L. Sena: «Senta lei ha mai ricevuto minacce pressioni intimidazioni o semplici richieste al fine di favorire una squadra in particolare e mi riferisco in particolare dall’organo tecnico e al mio assistito dott. Pairetto. Le hanno mai chiesto di favorire una squadra in un incontro che lei andava a dirigere?».
M. Bergonzi:«Assolutamente No! ».
avvocato L. Sena «E al contrario. le hanno mai chiesto di danneggiare una delle squadre che andava a dirigere?».
M. Bergonzi:«Assolutamente NO! ».
avvocato L. Sena «Le hanno mai chiesto un calciatore, che in particolare era diffidato, piuttosto che spezzare l’azione di gioco contro la squadra che volevano danneggiare?».
M. Bergonzi :«Assolutamente No! ».
avvocato L. Sena «Senta lei ha diretto nella stagione 2007/08 la partita Napoli – Juventus. Ci sono state delle polemiche rispetto a questa partita?».
M. Bergonzi :«Sì».
avvocato L. Sena «Conseguentemente lei ha ricevuto qualche provvedimento di natura formale o disciplinare ?».
M. Bergonzi :«No, di natura formale e disciplinare nessuno . In quella partita lì commisi due errori e non ho più arbitrato per due o tre turni. Normale»..
avvocato L. Sena «Chi era il designatore all’epoca?».
M. Bergonzi :«Collina».
avvocato L. Sena – Lei dopo quanto tempo rispetto a quella partita è tornato ad arbitrare la Juventus?».
M. Bergonzi :«Tre anni».
avvocato L. Sena:«Grazie Presidente non ho altre domande».
Presidente dott.ssa Teresa Casoria « Ci sono domande al teste? Nessuna? Può andare, Grazie».

Esame del teste Andrea Giubilo


Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Allora facciamo entrare chi? Giubilo, venga e si accomodi
Andrea Giubilo, vice direttore TG3, declina le proprie generalità, residenza, professione e presta il giuramento di rito».

Avvocato Francesco Misiani difesa Scardina

Avvocato F. Misiani:«Buongiorno signor Giubilo, può specificare meglio le sue mansioni all’interno della Rai?».
Andrea Giubilo Avvocato F. Misiani Attualmente sono della direzione del TG3, vengo dalla direzione ad interim del TG1 dal 2009 ed ero già stato direttore del TG3, diverse volte vicedirettore o condirettore e due volte vice di Rai Sport».
Avvocato F. Misiani:«Senta che ruolo ricopriva in Rai negli anni 2004/05?».
Andrea Giubilo:«Ero vicedirettore della testata di Rai sport e in quegli anni mi pare il direttore era Maffei dopo a Paolo Francia e io ero in quel periodo alla vicedirezione».
Avvocato F. Misiani:«Che ruolo ricopriva sempre in quegli anni Ignazio Scardina?».
Andrea Giubilo:«Era caporedattore della sezione calcio».
Avvocato F. Misiani:«Senta, ci può indicare come veniva organizzato il lavoro e come venivano assegnati gli incarichi all’interno della redazione calcio?».
Andrea Giubilo:«Lo dico anche se era al di fuori delle mie competenze perché ogni vicedirettore aveva delle deleghe e le mie erano sui notiziari sportivi. Quindi io curavo sport sera e i 5 minuti di informazione su Rai 3 alle 19,55 e i rapporti con le testate perché poi la redazione sportiva dava i servizi a tutte le testate Tg1, TG2 e TG3 che ne facessero richiesta perché era anche una testata di servizio. Dunque le cosiddette griglie venivano ponderate dal caporedattore e sottoposte all’avvallo della direzione e si stabiliva chi di volta in volta dovesse andare a seguire le partite della domenica. Quindi diciamo che c’erano fasce di importanza della partita, la trasmissione nel corso della quale il servizio sarebbe andato in onda. Da questo complesso di valutazioni portava alla formazione della griglia degli inviati».
Avvocato F. Misiani:«Senta nella sua qualifica ha mai avuto notizia di qualche inviato che ha subito pressioni da Scardina per orientare in favore di una squadra invece che di un’altra il servizio giornalistico?».
Andrea Giubilo:« Assolutamente No, e poi con me questo non sarebbe stato nemmeno ipotizzabile il contenuto dei notiziari li stabilivo io insieme ai caporedattori nella riunione della mattina e il taglio da dare ai pezzi a seconda di quello che era avvenuto sui campi di gioco la domenica lo indicavo io, perché ero responsabile del notiziario. Quindi per me questa è un’ipotesi fantascientifica».
Avvocato F. Misiani:«Grazie nessuna altra domanda.
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Ci sono altre domande al teste? Il P.M. vuole fare le domande».

Pubblico Ministero Narducci

P.M. Narducci:«Scusi quali erano le persone addette alla composizione di queste griglie cioè in particolare chi le doveva predisporre?».
Andrea Giubilo:«Le griglie, erano al di fuori delle mie competenze, venivano composte dal caporedattore del calcio e successivamente al via libera del direttore. Capisce?».
P.M. Narducci:«Chi?».
Andrea Giubilo:«Il caporedattore era Ignazio Scardina e il direttore Fabrizio Maffei».
P.M. Narducc:« Lei conosce esattamente i criteri in base ai quali venivano composte queste griglie, anche se in linea di massima?».
Andrea Giubilo:« Si prendevano gli inviati in base alla professionalità e all’esperienza e si rapportavano alle partite. Voglio dire ci sono gli inviati storici a cui venivano affidate le partite più importanti e poi via via gli altri meno, come avviene in tutti i giornali e nella carta stampata».
P.M. Narducci:«Ho capito».
Andrea Giubilo:«Poi ci sono delle eccezioni perché ci potevano essere delle esigenze di servizio diverse anche perché all’interno della testata non c’era proprio chi svolgeva una mansione unica ma c’era anche aveva più deleghe. Noi avevamo degli inviati che non facevano solo il calcio ma anche altri sport. Quindi il rapporto era anche in base alle esigenze di quella settimana della testata, alla specificità e alla professionalità si predisponeva le griglie. Con valutazione di prima, seconda fascia poi con la collaborazione anche delle sedi regionali perché la Rai ha sempre avuto la collaborazione delle sedi regionali, quindi non era solo nella testata rai Sport a comporre la griglia».
P.M. Narducci:«Può chiarirmi cosa significava in quel periodo storico all’interno della Rai per un giornalista rivestire la qualità di collaboratore».
Andrea Giubilo:«Il collaboratore aveva un contratto di esterno alla Rai e spesso aiutava la redazione con dei servizi, spesso li mandavamo su le piazze più sguarnite, dove per esempio, la redazione regionale non aveva sufficiente numero in organico alle quali affidare di seguire in modo continuativo lo sport, perché può fare sia il pezzo politico che il pezzo sulla Juventus, il Torino, la Fiorentina. Allora con le grandi squadre che avevano bisogno di essere seguite quasi quotidianamente, conferenze stampa, coppe europee eccetera e le redazioni non avevano sufficienti forze e quindi si chiedeva come si chiede ancor oggi e i Tg chiedono di avere dei contratti di collaborazione per poter far fronte a tutte le esigenze della testata. Quindi venivano usati di supporto a quelle che erano le competenze principali che erano degli interni della testata».
P.M. Narducci:«Ma era conforme alle vostre regole Rai in quel periodo storico inserire in queste griglie, in particolare lei ha detto griglie predisposte soprattutto in relazione adeguate rapportate all’importanza dell’avvenimento da coprire giornalisticamente chi aveva solo la qualifica di collaboratore?».
Andrea Giubilo:« Era assolutamente di prassi perché a loro non era affidato il ruolo principale ma un ruolo di supporto. Quindi su una grande partita c’era l’inviato di punta che veniva supportato per fare alcune interviste all’entrata negli spogliatoi o in situazioni simili a queste che venivano affidate al collaboratore».
P.M. Narducci:«Mi può fare il nome di qualche collaboratore esterno? Che per quel periodo lei rammenta essere inserito in queste griglie e quindi aver svolto in una o più occasioni servizi giornalistici per coprire l’avvenimento sportivo?».
Andrea Giubilo:«No guardi erano in molti e francamente non mi ricordo proprio i nomi. Siccome siamo in questo ambito e io faccio il giornalista e quindi conosco perfettamente l’argomento di questo processo».
P.M. Narducci:«Ovviamente».
Andrea Giubilo:«Il nome che si è fatto più volte e che immagino vuole che io dica è quello di Ciro Venerato che era uno dei tanti collaboratori che aveva la Rai. Ed è l’unico che le posso fare, anche perché ripeto facendo la professione solo da quaranta anni mi informo di tutto e specialmente di quelle delle quali sono poi chiamato a rispondere. Però Ciro Venerato era alla pari di altri collaboratori e veniva usato al pari degli altri collaboratori a supporto dell’inviato principale.
P.M. Narducci:«Ma riesce a ricordare qualche altro nome?».
Andrea Giubilo:«No non lo ricordo».
P.M. Narducci:«Quindi l’unico è questo. Grazie non ho altre domande».

Presidente Dott.ssa Teresa Casoria

Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Aspetti perché noi abbiamo avuto lamentele in questo contesto della giornalista Sanipoli, come si inseriva in questo contesto la giornalista Sanipoli».
Andrea Giubilo:«Lei era una delle redattrici della testata e come tale veniva usata».
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Lei si lamentava di essere pregiudicata da Scardina».
Andrea Giubilo:« Guardi fra le ….in una redazione ognuno si sente una prima firma, ognuno pensa di essere la prima firma, il compito di una direzione diciamo di equilibrare le aspirazioni di tutti è complesso. Però poi la parola finale spetta al direttore che fa la sua valutazione sulle proposte dei suoi capiredattori e fa la valutazione finale sui vari collaboratori».
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Quindi la decisione finale a chi spettava in questo caso?».
Andrea Giubilo:«Sempre al direttore».
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Il direttore chi era come persona fisica?».
Andrea Giubilo:«In quegli anni Fabrizio Maffei».
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Va bene!....... No non si muova finché non lo diciamo noi».
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Il tribunale vuole sapere, visto che lei ha detto che Ciro Venerato andava a supporto, è capitato mai che andasse da solo?».
Andrea Giubilo:« Non me lo ricordo ma lo escluderei. Vede io sto rispondendo per i ricordi che ho ma non era questa la mia competenza, la mia competenza era tutt’altra, io non ho mai fatto una griglia, mai partecipato alla formazione di una griglia o ai criteri di assegnazione
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Non lo ricorda, ma da chi dipendeva in ultima analisi il mandarlo da solo o meno, questo vuol sapere il tribunale, sempre Maffei?».
Andrea Giubilo:«Questo è, il capo è … vede la griglia… una partita non veniva seguita da una persona sola, quindi c’era un inviato anzi c’erano più inviati al seguito e se una partita si riteneva particolarmente importante agli inviati tradizionali della Rai si chiedeva anche il supporto di un collaboratore. Che questo si chiamasse X Y o Z era un collaboratore che andava a rendere più forte la squadra che Rai Sport mandava sull’evento, va bene? ».
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Questa volta può andare, no aspetti».
Scardina:«Posso fare una domanda?».

Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Solo tramite del suo legale».
Avvocato F. Misiani:«Volevo capire la Sanipoli era all’interno della redazione di Rai Sport ed era uno dei tanti inviati che aveva Rai Sport, mi sembra di capire e quindi non era in concorrenza con il caso di Ciro venerato che era un collaboratore che aveva compiti ben diversi. Cioè la Sanipoli aveva determinati compiti nella redazione del servizio e Venerato ne aveva altri totalmente diversi».
Andrea Giubilo:«Esatto».

P.M. Capuano:«Presidente giusto per precisione, la qualifica della Sanipoli e la qualifica di Venerato. Lei ricorda quale era la qualifica della Sanipoli, era una giornalista?».
Andrea Giubilo:«Sì».
P.M. Capuano:«A contratto determinato».
Andrea Giubilo:«No no, era una inviata di Rai Sport con contratto a tempo indeterminato».
P.M. Capuano:«Indeterminato».
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Venerato invece collaboratore esterno».
Andrea Giubilo:«Sì, anche se automaticamente diventa interno perché io ti faccio un contratto di collaborazione esterna a tempo determinato ma lavori per me».
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Anche lui era un giornalista?».
Andrea Giubilo:«Obbligatorio essere giornalisti professionisti se no non si può lavorare per la Rai».
Presidente dott.ssa Teresa Casoria:«Stavolta può andare».

Le altre trascrizioni del 26.10.2010
Trascrizione P.Nicolosi
Paris, Failla, Maffei

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