Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
Juventus
Sabato 14.09.2024 ore 18.00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di A. STAFFIERI del 15/11/2010 09:02:41
Quello che Palazzi non sente

 

Sono passate tre settimane, ormai, dalla presunta simulazione -in Bologna-Juventus- dell'esterno destro juventino, Milos Krasic, squalificato poi per due giornate di campionato per aver assunto, secondo la giustizia sportiva, "una condotta gravemente antisportiva" costituita da un "abile tuffo" che ha indotto l'arbitro in errore.

Bene, in questo lasso di tempo, dalla manata "in faccia" (sì, come no...) a Robinho in Napoli-Milan, al calcetto di Borriello a Chiellini in Juventus-Roma, ce ne sono stati di episodi "dubbi", passibili di squalifica secondo i medesimi (o quasi) criteri del "caso Krasic".

Riviviamone alcuni:

Partiamo da Inter-Brescia del 6 novembre.
Sono due gli episodi che lasciano perplessi:
1) il rigore che si procura Eto'o è inesistente in quanto, anche per sua stessa ammissione -a fine partita-, scivola sul pallone nel tentativo di controllarlo.
Ma perché questa ammissione è arrivata solo al termine della partita? Non poteva dirlo subito all'arbitro che non era rigore? Perché, invece, ha esultato per la sua illegittima conquista? Perché in questo caso la giustizia sportiva non ha ritenuto opportuno squalificare Eto'o che, simulazione o no, ha antisportivamente indotto l'arbitro all'errore senza correggerne la decisione pur avendone la possibilità?
2) Nel finale, a cercare di conquistare il rigore della vittoria, ci prova Milito con un salto in avanti degno dei migliori tuffatori cinesi. L'arbitro vede tutto, non ci casca. La solita giustizia sportiva ignora l'episodio. Da questo ne deduciamo che se l'arbitro è abbastanza sveglio da non cadere nel tranello, i giocatori non rischiano niente. Quindi la "condotta gravemente antisportiva", non è grave in sè, ma solo se l'arbitro viene tratto in inganno. Se l'arbitro "non vede l'inganno", il giocatore che "ci prova" si prende 2 giornate di squalifica; se l'arbitro "vede", il giocatore resta impunito. Forse c'è davvero qualcosa che non funziona in questo sistema.

Analizziamo ora un episodio di Milan-Palermo del 10 novembre.
In questo caso, è Ambrosini ad assumere "una condotta gravemente antisportiva". Infatti, quando si accorge di non riuscire più a raggiungere il pallone dopo una percussione in area, si esibisce in un "abile tuffo". In questo caso trae anche in inganno l'arbitro che assegna il tiro dal dischetto a favore della formazione milanista. Le analogie con il "caso Krasic" sono molteplici (quasi totali, se non fosse per il fatto che Ambrosini non è stato trattato come un criminale dai vari media italiani); "sicuramente verrà squalificato anche lui", ho pensato io una volta vista la netta simulazione. Invece niente, la giustizia sportiva ignora l'episodio, nessuna squalifica ai danni di Ambrosini.

A questo punto mi sorge un dubbio. Per essere penalizzati dalla giustizia sportiva, è forse necessario indossare una maglia con le strisce bianche e nere, nella fattispecie quella della Juventus? Stando a quanto è stato fatto (o meglio, non fatto) nell'ultimo mese, ahinoi, sembra proprio di si.

Ah, dimenticavo...
In Juventus-Roma, scrivevo qualche riga più in su, Borriello si è reso protagonista di un comportamento antisportivo, avendo sgambettato da dietro , a palla lontana, Chiellini.
Chissà perché, ho come l'impressione che questo episodio passerà inosservato negli uffici di Palazzi. Evviva l'equità di giudizio, evviva la giustizia sportiva.


Preziosi parla… Palazzi non sente
L'uguaglianza della giustizia sportiva
Palazzi, il palazzo e la prova tv

Commenta l'articolo sul nostro forum!
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our