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Farsopoli di M. ROCCA del 25/11/2010 07:59:26
Il potere disinvolto degli esecutori di calciopoli

 

Potere è mentire

Vi sono stati in quel di Farsopoli i cosiddetti “Esecutori".
Coloro, cioè, che hanno assunto l'incarico operativo di eseguire.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, possiamo inquadrare in questa categoria G.Rossi, Palazzi, Verdelli, Ruperto, Blanc, Auricchio.
Queste figure hanno sempre rivendicato la loro appartenenza al “gruppo di fuoco” specifico con la loro azione sfacciatamente determinata.
Un modo per far capire sempre e a tutti che a loro li mandava…..avevano ricevuto mandato fiduciario da …
Il loro potere era il riflesso del mandato ricevuto anche e soprattutto in ragione del nome dei "mammasantissima" al posto dei quali, sopra ho interposto i puntini.
L’estrema noncuranza della norma più elementare, è stato l'aspetto intimidatorio più importante da trasmettere sia al sistema calcio che all'esterno.

Proviamo a fare un esempio.
Analizziamo l'estrema disinvoltura con cui Auricchio affronta il dovere di dire la verità, tutta la verità e di non omettere nulla di cui è a conoscenza, nella sua veste di testimone al processo di Napoli.
A ben guardare, questo suo disincanto, ci aveva già colpito sia nella redazione delle famigerate informative, sia nella deposizione nel processo GEA a Roma e sia soprattutto nelle sue dichiarazioni ante i P.M. al procedimento relativo alla fuga di notizie del 2006. Fuga di notizie che avvenne proprio dall'interno del nucleo investigativo comandato da Auricchio, per motivi a noi parsi subito chiarissimi. Ma già in quell'occasione l'Auricchio recitò, contro ogni logica e verità, che tale fuga era stata voluta da qualcuno che voleva pregiudicare il corso delle indagini. In realtà i fatti dicevano l'opposto: l'ultima informativa risaliva a 4 (numero ciclico) mesi prima, le indagini erano ad un punto morto e la trasmigrazione della documentazione, da via In Selci in Roma alla rosea piazza Solferino in Milano, non pregiudicò affatto le indagini. Anzi, consentì (illegalmente), di aprire il "caso sportivo" sull'onda del polverone forcaiolo artatamente creato. Diede l'input al “gruppo di fuoco” di Verdelli, che a sua volta aprì la strada a quello di G.Rossi.
Una delle tante“furberie”di un disinvolto esecutore.

Ma torniamo alla deposizione di Napoli. E' ormai di dominio pubblico la richiesta, dell'’avv. Gallinelli difensore di De Santis, della trasmissioni degli Atti al P.M. per valutare la falsa testimonianza resa e precisamente dove l'Auricchio ha deposto che lo stesso De Santis in aprile, ha avuto un atteggiamento arbitrale contrario alla Juventus, perché da quella data era venuto a conoscenza delle indagini a suo carico per l'avvenuta notifica dell'atto di proroga. Mentre ha dimostrato documentalmente che il 9 maggio tale atto era ancora in Procura e solo dopo il 15 giugno fu notificato allo stesso imputato. Quindi solo da quella data e a campionato finito, il suo assistito ne fu effettivamente a conoscenza.
Ma ci sono altre ed altrettanto eclatanti "storture" nella deposizione dell'Auricchio, alcune delle quali sempre a titolo esemplificativo vado qui di seguito ad elencare :

- Quando, in riferimento alle telefonate tra Fazi e Bergamo (dove ne vengono esplicitamente richiamate altre tra Bergamo e Moratti e Bergamo e Facchetti), di cui non si hanno traccia e gli viene domandata una spiegazione visto che tutte le utenze dell’ex designatore erano sotto controllo, Auricchio (lento ma solido) risponde: « Non lo so, non so dare spiegazioni. Tutte le telefonate intercettate sono state riportate. E quelle che non sono state riportate sono state compendiate. Facchetti e Moratti avranno chiamato su altro numero».
Oggi sappiamo che evidentemente non era così ,ma che quelle conversazioni erano state nascoste nel mare magnum di altre 170.000, sempre disinvoltamente; anzi, per dirla tutta, nonostante siamo al 25 novembre 2010, a tutt'oggi ad oltre 4(numero sempre più ciclico) anni da quel 2006, non sono ancora reperibili o ascoltabili quelle degli stessi dirigenti cartonati con l'altro designatore Pairetto. Che disinvoltura!

- A domanda «Lei ha fatto riferimento a un incontro del 21 maggio a Colle Salvetti tra Moggi, Giraudo, Bergamo e Mazzini. Le risulta che fossero presenti anche le loro mogli?»
Auricchio risponde perentorio: «No, non mi risulta».
Inutile sottolineare che le mogli c’erano e belle disinvolte, anche se mai quanto questo solerte esecutore!

- Altra domanda «Avete mai intercettato una telefonata in cui l’interlocutore era Paolo Bertini?»
Auricchio sempre perentorio: «No».
Oggi sappiamo che c'erano ed alcune teorizzavano di un 4-4-4 (esagerazione ciclica), sempre disinvoltamente occultate.

- Auricchio: «La nostra non era un'indagine conoscitiva o statistica, era un'indagine investigativa. Esiste un mezzo di ricerca della prova che è l'intercettazione, e noi quello abbiamo seguito. Appena è saltato fuori un dirigente di un'altra squadra, non abbiamo fatto altro che intercettare anche il dirigente dell'altra squadra».
In effetti furono subito messe sotto ascolto tutte le utenze di Facchetti, Moratti, Galliani, Cellino e ....... La sua era un'indagine investigativa "mirata", ed il metro di applicazione è stata la disinvoltura.

- Altra perla è il “caso Mozart” , inquadrando questo fatto della assoluzione alla CAF del giocatore sottolineando ed enfatizzando l'aiuto di Moggi, così come è scritto nel capo di imputazione, al sodale Foti, formalizzata nella pressione sullo stesso tribunale. Tanto è vero, sottolinea, che tre casi analoghi , lo stesso giorno, erano stati respinti.
Ma dal controesame emerge quanto segue:
I tre cosiddetti casi analoghi non lo erano per niente nel merito e non erano stati giudicati lo stesso giorno. Di più quello stesso giorno vi era invece un caso effettivamente analogo, che Auricchio disinvoltamente omette, il caso del cesenate Rossetti che proprio perché è effettivamente analogo, ha lo stesso esito di quello Mozart: assoluzione.
In abbondanza uno dei tre casi farlocchi citati sempre disinvoltamente da Auricchio, risulta essere relativo al giocatore Amerini dell’Arezzo che secondo le farneticazioni dell’accusa sarebbe anch’essa squadra sotto la tutela di Moggi, ma nonostante cotanta raccomandazione viene condannato!

- Ancora «Le risulta che Racalbuto dopo aver “favorito” la Juventus in Roma-Juventus, è stato fermato dai designatori per 8 turni?».
Auricchio: «No. Non mi risulta».
La classe non è acqua e la disinvoltura nemmeno.

- «Lei ha mai sentito parlare di Mediaset, del Milan, di chi è il padrone del Milan..?» .
Auricchio: «Non mi risulta che la società di calcio controlli questo».
«Che Tronchetti Provera sia socio in alcune emittenti..?».
Auricchio: «Non mi risulta».
Voi pensate che costui stia agli investigatori come Zeman sta agli allenatori o Baldini ai direttori sportivi o Nucini agli arbitri? Vi sbagliate costui sta, disinvoltamente, come Zaccone sta agli avvocati!

- «Siccome leggo nelle informative che Collina sarebbe stato un arbitro non attenzionato, perché al di sopra da ogni sospetto. Giusto, le risulta?»
Auricchio : «Non viene attenzionato perché dalle conversazioni telefoniche non emerge».

Il fatto è che per emergere, emerge eccome fino a diventare con altrettanta disinvoltura il Designatore più disinvolto del Mondo, anche se per ritirare la "busta-premio" è dovuto passare, sempre con disinvoltura, dal retro, di notte e in un giorno di chiusura. Anche Lui amico di un "boss"!

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