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Udienze Processi di N. REDAZIONE del 03/12/2010 14:53:58
Calciopoli, deposizione Ing. De Falco

 

Tribunale di Napoli – Udienza del 23 novembre 2010.

Avv. Morescanti: «Buongiorno ingegnere,avvocato Morescanti difesa di Fabiani. Lei ha avuto a disposizione i dati con i quali la pg(polizia giudiziaria)ha effettuato le ricostruzioni sulle famose celle che identificherebbero il Fabiani quale possibile utilizzatore di telefoni di gestori svizzeri. Vuole spiegare al Collegio,quindi gli esiti tecnici del suo lavoro?»
De Falco: Chiede di poter essere autorizzato a poter mostrare il lavoro; chiede di poter utilizzare delle foto). «Dunque, il mio intervento è relativo alla associabilità diciamo, a delle telefonate che sono state fatte,quindi del residuo di queste telefonate, che sono segnate nell’informativa del RONO dei carabinieri di Roma, in particolare alle pagine 86 e seguenti, si parla di più contatti telefonici , circa 60, che sono state ascritte ad una persona, in particolare al signor Mariano Fabiani, quindi vi è un aspetto tecnico di associabilità tra le telefonate che effettivamente sono state realizzate e il documento che vi ho segnato; vi sono questi 60 contatti con 3 colonne, in queste 3 colonne, in una parte vi è l’identificativo di cella cioè da cui è partita la telefonata, poi vi è un indirizzo della cella e il comune della stessa. Chi ha guardato queste immagini, ha concluso che questi indirizzi fossero nel quartiere di Primavalle,ed essendo nel quartiere di Primavalle, desumevano in via probabilistica, fatto logico diciamo e non tecnico,che queste telefonate fossero state fatte dal Fabiani. In verità, diciamo che i dati oggettivi che portano a definire il signor Fabiani come utilizzatore di queste telefonate sono semplicemente questo sillogismo tra quartiere dove sono ubicate le radiotrasmittenti e questa residenza. Io,in realtà,faccio solo una precisazione. Io in realtà parlavo di indirizzo amministrativo nel senso che la cella, la radiotrasmittente, può essere lontana anche 20, 30 metri da questo indirizzo fisico indicato dalla ditta con la quale è stata contrattualizzata la cosa. Quale è stato il lavoro iniziale che è stato fatto per fare in modo che ci fossero più passaggi rispetto a questa associazione, cioè quartiere Primavalle/persona? Io ho riportato su questo, che è un foglio topografico quelle che sono le effettive posizioni delle celle. Quella che vede in blu è del raccordo anulare che ha un raggio di 10 km, quindi queste celle che vediamo sono in realtà un po' più estese che non il quartiere di Primavalle e si trovano all'interno del Grande Raccordo Anulare. Io ho fatto un resoconto che riguarda questo e posso dire che, in effetti ,le celle che sono al quartiere di Primavalle, a nord è confinante con il GRA, così come ad Ovest, poi c'è la via Trionfale ad Est e via Boccea a Sud. Nell’ambito di queste strade che le ho detto,di queste 60 telefonate, soltanto 15 sono nel quartiere di Primavalle e quindi vi è questa precisazione da fare rispetto all’assunto iniziale. Le altre 44 celle, sono celle che sono al di fuori di questo quartiere, oltre i 5 km dalla residenza del signore che risulta essere dalla PG l’intestatario di queste schede. Adesso vi è da stabilire il fatto tecnico, cioè queste benedette radiotrasmittenti a che distanza prendono? Sono celle che possono raggiungere un telefono che si trova nella residenza del signor Fabiani? Quindi io ho fatto l'associazione di tipo cella/posto specifico, e in realtà, schiumando questo numero di celle, gli ho riportato in maniera più evidente le ubicazioni delle celle su un elaborato satellitare, quindi in rosso ho riportato la via Cardinal D'Avanzo, che è il luogo di residenza dell'imputato e alla fine si stabilisce che le uniche celle che possono essere raggiunte da questo punto sono 2, massimo 4 a seconda di condizioni favorevoli. Tutte le celle, in generale, per una fatto assolutamente tecnico dovuto a limitazioni tecniche del sistema proprio di trasmissione, in queste zone urbane hanno una penetrazione di 600 metri, massimo 1000 metri, non di più. Cioè tutte le celle che sono state segnalate come realmente esistenti nel quartiere Primavalle, alla fine, possono essere agganciate, diciamo così, la telefonata può partire da via Cardinal D'Avanzo solo su 2, massimo 4 di queste celle. …………….
La probabilità che una persona che si trova in via Cardinal D'Avanzo possa agganciare queste determinate celle presenti è del 3% di celle presenti di queste 60 telefonate. In particolare, però, le dicevo che se è vero che le celle che sono state agganciate, noi siamo di fronte ad un fatto molto particolare, nel senso che se io sono un abbonato Wind o Telecom, io posso agganciare solo le celle Wind o Telecom, viceversa trattandosi di un gestore estero che ha fatto il roaming con tutte queste società italiane, in particolare queste sim avevano il privilegio di poter agganciare le celle di qualunque gestori. Un altro fatto tecnico, è che la cella più vicina a via Cardinal D'Avanzo è una cella che si trova a via Tommaso De Vio.Ovviamente si potrà dire che caratteristica particolare ha questa cella?è un cella che effettivamente può agganciare in maniera limitata quella zona? Perché questo sarebbe un fatto importante per poter stabilire che la persona che stava comunicando si trovava in quei pressi. In verità, la cella di via Tommaso De Vio è una cella molto particolare, perché nell'ambito del sistema di trasmissione telefonica esistono delle celle che sono locali, e devono essere tali perché,in realtà i canali a disposizione sono pochissimi e allora le frequenze telefoniche in tutta Italia per questo particolare, per l’890-960 megahertz sono soltanto 124,quindi i canali si devono riutilizzare, in buona sostanza le celle di zona hanno una determinata frequenza e possono far parlare soltanto con zone prossime, proprio perché se fossero molto ampie le zone, sarebbero pochi quelli a poter parlare. In verità una deroga a questo fatto è una cella che si chiama "cella ad ombrello", che è una cella che serve per coprire un po' tutto e per evitare i buchi ed i punti oscuri. La cella di via De Vio è una cella che si trova su un campanile su cui ci sono delle antenne, non ci dà neppure l’idea che la telefonata fosse partita da un telefono molto prossimo alla cella,perché essendo una cella molto alta, è una di quelle ad “ombrello”, la cella veramente si trova sulla piazza vicinale a via Tommaso De Vaio. Quindi, in conclusione,quello che posso dire è che per motivi sia tecnici sia logici, io dissento da questa conclusione, ovvero dire che queste 60 telefonate sono tutte afferenti al posto in cui risiede l’imputato. Tra l’altro la questione si prolunga perché, non si sa nemmeno dove si trovasse l’imputato al momento della telefonata. All’epoca, essendo il Fabiani un dirigente del Messina Calcio, sempre nella comunicazione del RONO, noi troviamo diverse telefonate su Messina. Su Messina è stato fatto analogo lavoro, ovvero scheda topografica con la posizione delle varie celle di trasmissione, come si vede le celle sono distribuite e sono in massima parte lontane rispetto a quello che è il campo sportivo, che proprio dal 2004 entrò in funzione a Messina, e dove presumo vi possa essere un dirigente del calcio.
Altra osservazione che si può fare al fatto che le celle siano nella zona, è la circostanza che il numero della prima colonna, è un numero che mi parla di settorializzazione della trasmissione. Ovvero, avviene che si pongono le antenne in tre direzioni tipiche: nord, sud-est e sud-ovest,ci sono sempre 3 settori. Avere una percezione di questi tre settori sarebbe stato molto importante per poter definire anche la direzione in cui era ubicato il telefonino con il quale si parlava ma, in realtà, questo dato non emerge in maniera chiara da quella prima colonna per una serie di motivi tecnici, non mi voglio rendere antipatico, però succede che l'ultimo numero della cella indica in genere il settore, cioè se leggo 1 vuol dire che è a nord, se leggo 2 è a sud-est, se leggo 3 è a sud-ovest. Questo vale per Vodafone, però non vale per Tim, per esempio, ancora più complicato con Wind, e tutto questo nel nostro caso non avviene, e quando io Le dicevo che le poche celle che sono presenti su Roma è una indicazione che Le do che è relativa a tutti i 360 gradi, laddove l'indicazione di cella, oltre che l'indirizzo, ci poteva dare anche l'indicazione, che è cosa che bisogna chiedere specificamente ai gestori. Tra l'altro, oltre alle frequenze normali 890-960, e qui termino, vi è anche la frequenza oltre i 1.800 Megahertz, e nell'ambito di questa frequenza le settorializzazioni sono diverse, cioè non sono più 1, 2, 3 ma 7, 8, 9, quindi è un po' criptica la cosa e bisognava chiedere questo direttamente al gestore;In questo caso una triangolazione sarebbe stata più evidente, specie sulla parte del Grande Raccordo Anulare, laddove si vede che tutte le celle oltre i 5 chilometri dalla via Cardinal D'Avanzo sono celle che puntano sicuramente sul GRA».
Avv. Morescanti: «Ingegnere, guardi la interrompo un secondo,cerchiamo di rendere meno tecnico l'esame per far capire meglio. Da quello che io ho intuito un processo tecnico con il quale poter addivenire ad una ricostruzione più o meno fedele, per poter quindi capire dove era il punto in cui si trova il terminale in uso, c'è stato o non c'è stato da parte di chi ha effettuato questo tipo di indagine? »
De Falco: «Una indagine di questo tipo può essere fatta o in tempo reale ma non è stato fatto, ed in questo caso si poteva controllare su tutte le celle, per esempio, la potenza del segnale, ma comunque anche per l'analisi a posteriori si poteva fare qualcosa in più, sicuramente ».
Avv. Morescanti: «Le celle del quartiere Primavalle di cui Lei ha parlato, sono state effettivamente interessate da queste telefonate, cioè i carabinieri hanno fatto questo studio o hanno detto "Quartiere Primavalle ci sono 50 celle, di queste 50 celle 30 sono state prese, per cui secondo noi presumibilmente l'utilizzatore di questo telefonino è il Fabiani"? Ora Lei mi dice che di queste 50 celle presenti, soltanto 2 o 3 sono state interessate da un telefonino con la chiamata che partiva da casa del Fabiani. Queste 2, 3 celle sono state effettivamente utilizzate nella ricostruzione dei carabinieri?»
De Falco: «I carabinieri segnano soltanto che sono 60 celle nel quartiere Primavalle, poi c'è questo collegamento logico col fatto che siccome nel quartiere di Primavalle abita Fabiani, ed allora ecco che il primo assunto... ».
Avv. Morescanti: «L'ipotetica cella che, telefonando da casa, Fabiani avrebbe potuto utilizzare noi non sappiamo se è stata utilizzata o meno, ho capito bene?»
De Falco: «Questa cella sicuramente è stata utilizzata per questa telefonata, ma certamente non conosciamo quale è stata la direzione di cella, e tra l’altro questa cella è una cella che copre un'area molto più grande. Paradossalmente se il territorio di copertura della cella fosse stato piccolo, si sarebbe potuto fare questo sillogismo. Oggettivamente non si può dire che vi sia un riscontro reale, non dico con la persona ma anche con la zona, e se voglio esaminare questo aspetto in termini probabilistici vi è una probabilità estremamente bassa ».
Avv. Morescanti: «È giusto identificare questa rete di telefonini stranieri,come nel caso specifico svizzera, come rete segreta, come rete di telefonate non intercettabili?»
PM Narducci: «Presidente c’è opposizione!».
Presidente Casoria: «E perché?».
PM Narducci: «Presidente il consulente analizza dati tecnici, le valutazioni... ».
Presidente Casoria: « Vabbè va... ».
Avv. Morescanti: «Sulla scorta di un dato tecnico, tecnicamente la rete svizzera è una rete segreta? Tecnicamente è una rete non intercettabile? ».
Presidente Casoria: «Risponda, se sa rispondere a questa domanda che è un po'... ».
De Falco: «La verità è che quando parliamo di rete il cellulare è parte della rete, questo significa che ogni volta che io accendo il cellulare tutti sanno dove è. Ovvero la MSC (la stazione di controllo master) vede questo telefonino, va a controllare se è nei propri database, e se non lo è va a chiedere al gestore estero "Questo signore ti ha pagato? Gli posso dare linea?". Quindi, nel momento in cui accendo un telefonino, prima ancora che faccio la telefonata, tutti sanno dove è questo telefonino. Non è segreta per niente.
Presidente Casoria: «Vabbè, segreta. L'avvocato voleva sapere se è intercettabile in qualche modo la telefonata fatta con il telefonino estero».
De Falco: «I telefonini sono tutti,totalmente intercettabili, basta che io conosca la sim, si conosca il numero del telefonino. In verità un'altra cosa che si poteva fare era associare, ogni volta che c’è una telefonata qualunque gestore, non segna soltanto il numero della sim ma anche il numero del telefonino che si chiama IMEI. Sarebbe stato interessante vedere se questi numeri IMEI fossero stati associati, anche in tempo remoto, ad altri numeri cellulari, ma non è stato fatto».
Avv. Morescanti: «Ultima domanda..quindi quali sono le Sue conclusioni?»
De Falco: «Certamente non vi è assolutamente un collegamento tra zona e persona ma anche in termini di zona e abitazione della persona siamo a percentuali molto basse, al di sotto del 5%».
Avv. Morescanti: « Nessuna altra domanda».

Presidente Casoria: «Chi altro vuol far domande?».

PM Capuano: «Lei ha chiesto al suo cliente dove risiedeva quando doveva andare a Messina?»
De Falco: «Sì,mi ha parlato di un determinato albergo,però in verità come Lei può vedere le celle agganciate a Messina non hanno una concentrazione in determinati posti».
PM Capuano: «Lei prima ha detto che le celle erano lontane dallo stadio, questa stessa valutazione l'ha fatta anche relativamente all'albergo, o agli uffici dove andava il Fabiani?»
De Falco: «Guardi,doveva essere un albergo centrale che si trova all’altezza di via Tommaso Cannizzaro, però non glielo so dire di preciso, ma il fatto significativo per quanto mi riguarda è che non c'è una concentrazione... »
PM Capuano: «Ma non era più rilevante valutare non la distanza dallo stadio ma dal centro?»
De Falco: «Non ho riportato il dato dell'albergo, era anche un problema di albergo, nel senso che io quando ho incontrato il signor Fabiani qui a Napoli l’ho incontrato in diversi alberghi. Quindi non ho ritenuto significativa la cosa»
PM Capuano: «Non ha ritenuto opportuno nemmeno individuare il suo posto di lavoro a Messina?»
De Falco: «Immagino fosse lo stadio».
PM Capuano: «Lo immagina o glielo ha chiesto?»
De Falco: «No, io non ho idea di dove fosse Fabiani al momento di tutte queste telefonate. Ricordo che questa consulenza è stata sviluppata quattro anni fa. Atteso che si parla di luogo di lavoro di Messina nell'elaborato dei ROS, io mi sono attenuto a quello, ed io mostro in più le posizioni delle celle, atteso che questo lavoro è stato fatto così come è non è stato rapportato per Roma. Detto questo, agli atti non vi è assolutamente nessun lavoro relativo alle deposizioni del Fabiani, cioè nemmeno il signor Fabiani può sapere quel giorno e a quell’ora dove si trovasse»
PM Capuano: «Visto che Lei ha parlato che l'attività investigativa poteva essere più precisa, quindi anche la Sua consulenza sarebbe potuta essere più precisa?»
De Falco: «Io ho realizzato diciamo l’aspetto tecnico che riguarda la posizione delle celle e la posizione massima della BTS. Il lavoro di presenza della persona nel luogo, sia come tempi che come luogo di lavoro, non è stato compiuto da nessuno penso, da me di sicuro no. Non vi è nessun dato che dica Fabiani dove fosse».
PM Capuano: «Quindi la percentuale del 3%, non è in grado di dare nessuna percentuale su Messina?»
De Falco: «La percentuale che ho dato,non è relativa alla presenza della persona in un posto ma all'abitazione».
PM Capuano: «E quindi questa percentuale Lei è in grado di darla per Messina? »
De Falco: «Ma non posso sapere dove si trovasse il Fabiani in quel momento».
Presidente Casoria: «Ma Lei non lo aveva letto nel rapporto dei carabinieri come avevano realizzato che Fabiani aveva telefonato... dice "Fabiani si trova a Messina" genericamente?»
Avv. Morescanti: «Sì, è tutto generico».
De Falco: «Scusi Giudice, c’è un altro aspetto che non abbiamo guardato della mia consulenza. Nel lavoro di chi indagava vi sono tre circostanze: la prima circostanza è il quartiere di Primavalle e l'imputato risiede nel quartiere di Primavalle, seconda circostanza le celle agganciate sono a Messina e lui aveva una attività lavorativa a Messina, terza circostanza vi sono dei contatti, in particolare 5, in Bologna, in Messina, in Ronchi dei Legionari, proprio quando c'erano le partite relative, e ancora poi in Messina, sono contatti telefonici che si sono avuti nel momento in cui la squadra era fuori casa. In realtà l'analisi completa mi dice che questi contatti esterni sono 5,perché c’è anche Siena. A fronte di questo, però, non si trovano gli altri eventuali contatti, che io mi aspetterei di trovare, delle ulteriori 10 uscite del Messina Calcio nelle quali, se la presunzione è vera per queste 5, nelle altre 10 direi,potevano esserci dei contatti... ».
PM Capuano: « Ma perché Lei ha valutato se, invece, mentre il Messina andava a Genova quel telefonino era in un altro posto? Ha fatto queste valutazioni la Sua consulenza?Lei ha fatto questo tipo di deduzioni?
De Falco: «Le deduzioni non le faccio io su questo».
Presidente Casoria: «Ha ragionato come hanno ragionato i carabinieri, abbiamo capito. Dice siccome... è emerso, pubblico ministero, che non ha domandato a Fabiani dove andava in albergo... ».
PM Capuano: « Nella parte dell'informativa dove si attribuiscono due schede a Fabiani, oltre ai codici celle del quartiere Primavalle o nei pressi, vi sono anche alcuni contatti presi proprio nel corso delle partite del campionato di calcio dove era impegnato il Messina Calcio(fa un elenco delle partite interessate..).Lei ha confutato questa accusa e si è meravigliato che nelle altre trasferte non ci sono agganci. Ho capito bene o no?»
De Falco: «Sì, è così. Io da pagina 31 a 33 riporto tutte le partite del campionato e considero che nelle partite in trasferta su 18 partite 5 sono quelle interessate da contatti telefonici... ».
PM Capuano: «La domanda che faccio è se in queste altre 10 partite questa utenza telefonica aggancia altre celle, aggancia una cella che è a Roma o Messina, o non aggancia proprio nulla?»
De Falco: «Gli unici contatti sono quelli segnati che Le ho detto, quindi non aggancia nulla, non sappiamo altro,non ha telefonato sicuramente,ne messaggi, perché se ci fosse stata la telefonata vi sarebbe stato il resoconto della telefonata (…)».
PM Capuano: «Lei ha anche fatto indagini sull’utenza con 84 finale?
De Falco: «Sì, l’unica cella che sicuramente copre la zona di via D’Avanzo, è sempre quella di via De Vio, che è una cella molto particolare,una cella ad ombrello (…)»

Avv. Morescanti: « Ingegnere, ha detto che quando nelle trasferte del Messina non ci sono telefonate,questo lo ha detto sullo studio dell’ indagine dei carabinieri, o lo ha analizzato Lei? Cioè se quel giorno la scheda ha preso una cella, ad esempio di Canicatti,ma non è stato riportato dai carabinieri noi non lo sapremmo, giusto?»
De Falco: «Sicuramente dalle società telefoniche sono stati forniti dei dati, in questi dati vi sono le telefonate effettivamente svolte, i posti da cui sono partiti, e finisce lì. Che poi al momento si potesse sapere ben altro, ovvero il viaggio di un telefono acceso senza che telefoni, questo è un dato che se richiesto al momento si può anche ottenere, però nello specifico non è nei dati. Per esempio,noi teniamo una telefonata ma il gestore dà la cella ma non mi dice tutto l'iter, se era in movimento o meno».
Presidente Casoria: «Sono stati interpellati tutti i gestori?»
De Falco: «Mi sembra di sì, anche perché era in roaming. Io ritengo che il lavoro di acquisizione è stato fatto nella maniera totale».
Presidente Casoria: «Però non lo ha fatto Lei, come diceva l'avvocato... ».
De Falco: «Dai tabulati che sono stati forniti. In verità ho avuto un po' di problemi perché sono stati tutti messi insieme e, quindi, anche telefonate afferenti diciamo alla stessa telefonata, comparivano due o tre volte ed erano anche sfalsate, perché quando i tempi non erano uguali».
Presidente Casoria: «Questo è un fatto di gestori, l'avevamo acclarato».
Presidente Casoria: «Lei non ha interpellato tutti i gestori?»
De Falco: Dunque, io ho esaminato i tabulati, abbiamo cercato di interpellare i gestori, i quali però non hanno mai risposto, per quello che mi consta dall'avvocato che si occupava allora del caso».
Presidente Casoria: «Possiamo congedare il teste».

Trascrizione effettuata da vittorio1992

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