Alessio e Riccardo si stanno allenando, come ogni giorno, con la stessa determinazione, con l’orgoglio e la fierezza di giocare per la Juve. Ci sono riusciti loro, giovani e forti , belli e vincenti: Alessio palleggia a centrocampo, Riccardo s’allena tuffandosi su tutti i palloni che gli tirano in porta. Come tutte le sere, prima della doccia, escono per ultimi: uno si mette sul dischetto e calcia i rigori, l’altro prova a pararli e si divertono , si sfottono; sono amici, Ale e Ricky, lo sono da tempo e ora s’allenano nel campo centrale. Non pensano a quanto sono bravi, adesso che giocano con Milos e Alex , con re Giorgio e Capitan futuro, non pensano ai rimbrotti del sergente di Aquileia; al contrario, fissano quella rete che separa il campo dei grandi da quelli in cui s’allenano quelli che sperano. “Ti ricordi, Ale?”, “ Ti ricordi Ricky? Era il nostro sogno: ci siamo,siii, ci siamo, la Juve ci aspetta”. “In bocca al lupo per l’esordio , Ale,” “ anche a te, amico mio”!
Ci piace pensare che sarebbe andata così se il destino non fosse stato beffardo e barbaro, tanto cinico e malvagio da rendere quell’anno orribile, l’anno nefasto. Ma ci piace comunque pensare che , in fondo é andata così: ridono, scherzano, giocano e si divertono , Ale e Ricky.
“Quanti rigori ti ho parato oggi?”..“ Finiscila che ti ho fatto pure il cucchiaio.” Non é la nebbia , no, non é la nebbia quella che avvolge quel campo; é solo passata una nuvola.. Ma ridono , Ale e Ricky, ridono e sono felici.
Ciao Campioni!
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