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Attualità di F. DEL RE del 16/01/2011 09:51:22
Par condicio per la Juventus..

 

Leggo su uno dei post del forum che un noto commentatore in tv minori, si starebbe stracciando le vesti perché vorrebbe l'Emiro. Eh, sì: la panacea di tutti i mali sarebbe un bel turbante in capo, bello intriso di petrodollari; perché Andrea Agnelli non avrebbe la disponibilità economica per riportare subito la Juve ai livelli che le competono; perché la famiglia Agnelli avrebbe fatto il suo tempo ed ora dovrebbe passare la mano, cedendo la Juve a chi, pur non amandola, almeno la considererebbe un brand sicuro sul quale investire.

Mi corre l'obbligo di fare alcune considerazioni:

1) Vedo che nel Paese di Dante, Michelangelo, Brunelleschi, Volta, Marconi, Colombo, ma anche di grandi imprenditori, che altro non avevano come capitale iniziale per le loro imprese non altro che il proprio "genio", si evoca sempre quello che una volta poco eufemisticamente veniva appellato "il ricco s***o". Abbiamo contribuito ad inventare il mondo moderno ed ora ci affascina non più l'illuminazione del genio umano, bensì la moneta sonante, magari straniera, magari facendoci colonizzare come e più di un Harrod's inglese qualsiasi.

2) Vedo che altrove, dove "il ricco s***o" investe palanche a profusione, al massimo si ottiene un quinto posto a cui si deve per forza di cose rifare una bella iniezione di capitali affinché diventi un qualcosa di meglio (avessi detto una Premier o una Champions...). A dimostrazione che, vivvaddio, il genio conta ancora qualcosa in più dei petrodollari.

3) "il ricco s***o" oggi è forse un po’ meno s***o, lo dimostra il fatto che nessun petroliere arabo si sia mai interessato ai "gioielli" dei nostri petrolieri; ed ogni riferimento all'A.S. Roma non è puramente casuale. Non essendo, quindi, s***o, qualora l'investimento sul brand non fosse così remunerativo come prospettato, lo si venderebbe, riportando la lancetta dell'orologio indietro; e le casse societarie nella desolazione.

4) Ed infine, vedo che ad Andrea Agnelli si contesta un'incapacità figlia della mancanza di investimenti, quasi fosse una sua colpa. Tralascerò qui l'analisi tecnica su quanto fatto dalla dirigenza attuale partendo dal deserto dei Gob(b)i lasciato dalla precedente combriccola di pseudo dirigenti, ma non tacerò un fatto che ai più pare essere sfuggito; e me ne dolgo: ad Andrea Agnelli, Presidente della Juventus F.C., l'azionista di maggioranza, la EXOR presieduta da John Elkann, non ha riconosciuto pari trattamento rispetto alla precedente nauseabonda amministrazione: una bella ricapitalizzazione da 105 milioni di euro. Partiamo da questo dato, prima di giudicare un team dirigenziale che prova a ricostruire la Cappella Sistina dopo che è stata ridotta in polvere (avessi detto macerie...).

E non mi si venga a dire che quei 105 milioni ai vecchi amministratori erano dovuti causa Farsopoli, perché Farsopoli la fiancheggiarono proprio loro e proprio l'azionista di maggioranza, che forse andò persino oltre il fiancheggiamento. Si fossero rifatti ai valori della Juve, anziché a quelli di Facchetti, oggi non staremmo a parlare di queste idiozie. E soprattutto non parlerebbe tale Chirico, al quale il concetto di Par Condicio evidentemente sfugge.

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