Dopo neanche un mese Massimo Zanetti, novello Balanzone curatore dei mali del Bologna FC, ha lasciato la presidenza del club felsineo. L'industriale del caffè ha «riscontrato sia divergenze sugli aspetti finanziari sia ambigui comportamenti nell'ambiente interno ed esterno alla società, ivi inclusa certa stampa locale, prendo atto che io ed i miei collaboratori non siamo in grado di svolgere in maniera soddisfacente quanto merita il Bologna FC». In sostanza alcuni soci e parte della stampa locale contesta l'Ad Baraldi e le sue scelte perché lo ritengono vicino a Moggi.
Ma come, non fu Baraldi all'atto dell'insediamento come dg dei rossoblu sotto la precedente proprietà (quella dei Menarini) ad affermare di voler "allontanare l'ombra di Moggi dal Bologna"? E non è stato il teste Baraldi una delle ultime cartucce sparate dal pm Narducci per sostenere l'accusa contro Moggi (schioppettata tentata di nuovo durante le ultime festività natalizie)?
Non credo che Zanetti lasci tutte le cariche rivestite nel club rossoblù per così poco (rimane comunque titolare di parte delle azioni societarie), il padrone alla fine fa sempre quello che vuole. All'atto del suo insediamento dichiarò di essere sì ricco, ma non scemo. E non essendo scemo, forse ha colto la prima occasione buona per disimpegnarsi da un'avventura che non lo convince o non lo ha mai convinto.

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