Nel paese di Pulcinella il passo successivo alla Santa Inquisizione è la Inquisizione Sportiva.
Così come venivano alcuni secoli fa create ad arte delle finte prove con falsi teoremi e supposizioni per dar modo agli inquisitori di giudicare gli eretici e consegnarli per il castigo al braccio secolare, cosi oggi stiamo vivendo un processo il cui inizio è da far risalire ad alcuni anni or sono attraverso la creazione di un sentimento popolare sfavorevole alla Juventus costruito con apposite moviole, giornali sportivi e programmi tv.
Anche questa volta, così come allora faceva la Chiesa Cattolica, sono stati nominati gli inquisitori e gli sono stati forniti gli strumenti per creare il sentimento popolare sfavorevole alla vittima di turno.
Sono passati alcuni secoli ma sembra che nulla è cambiato. Al posto della Chiesa, oggi ci sono i poteri forti che manovrano la maggior parte dei media. Al posto degli inquisitori, una miriade di pseudo giornalisti, commentatori e moviolisti di giornali e tv. La vittima di turno, la Juventus.
Oggi come allora, senza che nessuno ci abbia ancora fatto vedere la minima prova, gli inquisitori hanno deciso di mettere al rogo la Juventus basandosi ancora una volta solo su teoremi e supposizioni. La vera colpa della Juve è solo quella di essere troppo vincente e quindi troppo scomoda.
Dopo molti secoli di sofferenze inflitte a degli innocenti, l’8 marzo 2000, papa Wojtila pronunciava “la richiesta di perdono” per i mali inflitti dalla Chiesa Cattolica e recitava il “mea culpa” pensando alle vittime della Santa Inquisizione. Speriamo solo di non dover aspettare anche noi alcuni secoli prima che qualcuno reciti il “mea culpa” per quanto sta avvenendo in questi giorni. |