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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Farsopoli di P. CICCONOFRI del 23/02/2011 13:23:31
Udienza calciopoli tra ritardi e dubbi

 

Tribunale di Napoli, udienza del processo Calciopoli del 22.02.11

Il perito Porto e i ritardi nelle trascrizioni
Il perito Porto ha lamentato, giustificando in questo modo l’ulteriore ritardo, la mancanza di indicazioni quali “l’anno, il giorno, il mese e l’ utenza intercettata”, che non gli hanno permesso di identificare l’intercettazione da trascrivere. Prioreschi ha ribadito che gli elenchi forniti erano tutti uguali ed alcune intercettazioni sono state trascritte senza problemi. Ha preparato e consegnato al tribunale, un nuovo elenco recante anche l’indicazione dell’utenza. Il perito, in base ai dati forniti, ha dichiarato di poter procedere alla trascrizione.

Le ombre del pm sulle trascrizioni consegnate dall’ingegnere Porto
Il pubblico Ministero fa riferimento alla richiesta di supplemento (la 2° e la 3°) in cui il perito Porto ha lavorato solo (senza l’ausilio dei suoi collaboratori), chiedendo al perito se: “questi elementi, questi dati, sono dati che lei indica con assoluta certezza perché ha verificato la correttezza dei dati dai supporti ufficiali o in qualche modo questi dati sono stati estrapolati da supporti non ufficiali? ”. Questa domanda viene motivata dal fatto che in alcune trascrizioni ci sono, a detta del pm, degli errori sull’indicazione delle utenze contattate (viene attribuita a Nucini un’utenza di Meani). Il pm si meraviglia e chiede “come è possibile che in perizia compaia un dato errato” e quindi conclude dicendo che, se “il perito ha fatto affidamento su dati esterni forniti dalle parti.. e i dati sono errati costituiscono un errore sulla perizia..”.

Porto afferma che ha “potuto verificare con certezza le utenze intercettata (il numero intercettato c’è sempre ed è stato verificato)”; mentre “per quelle contattate ho segnalato i dati telefonici indicati o dal pm o in alcuni casi quelli indicatemi dalla difesa. Porto giustifica il mancato controllo sulle utenze contattate in quanto non in possesso dei tabulati telefonici.

Narducci insiste affermando che “se i risultati della perizia sono di un certo peso per le valutazioni e decisioni..” e se le decisioni finali si baseranno non solo sulle “trascrizioni delle parole, ma sui dati identificati…. non può che essere errata la valutazione, discussione e la decisione finale”.” La discussione si fa sia sulle parole anche in relazione ai dati identificativi delle persone ..non é questione da tralasciare e lasciare alla volontà delle parti… Credo, che sia doveroso chiedere a Porto, di verificare in che misura nelle perizie ci sono dei dati errati di questo tipo”.

Prioreschi fa presente che le voci di Meani e Nucini sono anche facilmente riconoscibili. Gallinelli riporta un esempio (stralcio n.293 utenza 335/802****), prima voce uomo, seconda voce uomo, segreteria telefonica) e rispondo al pm: “con tutto rispetto, la problematica ha origine lontana e non riferibile al complicato lavoro odierno”.

Il pm chiede ammissione di prove ai sensi dell’articolo 493 del cpp
Il pm ha proceduto, a partire dal mese di aprile 2010 e fino ad epoca recente (le parti sono informate di queste acquisizione ed hanno potuto accedere agli atti), all’esame di alcune persone ascoltate quali persone informate sui fatti, che secondo Narducci “hanno immediata rilevanza e diretta pertinenza …”. Queste persone sono: Facchetti jr., Monti Fabio e Nucini, Bresciani, Zamparini, Corbelli, Baraldi, Minotti che chiede di ascoltare in qualità di testi.

Gianfelice Facchetti e Danilo Nucini
In riferimento a Gianfelice Facchetti, afferma di avere un “patrimonio di conoscenze ereditato dal parte e in parte a scritti di natura autografa” che, unitamente alle dichiarazioni rese, possono essere “utili ai fini della decisione del dibattimento, perché relative al rapporto che era intercorso tra G. Facchetti e l’arbitro D. Nucini”. Arbitro che aveva dato “indicazione di un’organizzazione che era stata in grado di pilotare o condizionare i campionati”, in quanto "Nucini stesso aveva fatto parte, quale arbitro, di questa organizzazione…” . Narducci precisa ancora su “circostanze diverse e inedite” a quelle che aveva fatto oggetto della sua deposizione . Ora è in grado, “a differenza di quanto avvenuto fino alla data del suo esame” di “fornire il numero di utenza cellulare”, che asserisce “di aver rintracciato e poter riferire certa utenza cellulare mobile fornita dall’imputato..”.

Le parti non si oppongono, ma Trofino precisa che “Il teste Nucini, che è stato sentito e ha avuto su quel numero domande dalle difese (...non sapeva niente...), poi ricompare davanti al pm e dice che non aveva detto tutta la verità.. credo che a quel punto l’interrogatorio doveva essere sospeso per munire Nucini di un difensore. Questo avrebbe impedito di usare il 430 ed invece, non solo non gli si da un difensore, ma si ritiene di doverlo citare come teste…”

Fabio Monti
“Analoghe confidenze, in vita, erano state fornite al giornalista F. Monti “

Baraldi e Minotti
Baraldi e Minotti per il Parma calcio in merito ad episodi che “si intrecciano con vicende di natura societaria e contrattuale relative alla definizione del pagamento rateale, prima di Di Vaio e poi la questione della risoluzione della comproprietà di M. Brighi” . Il pm afferma che “avvengono una serie di contratti alla fine della stagione 2003-2004, nell’ambito dei quali, per contrasti su questioni economiche di questi due calciatori, vengono rivolte minacce ed intimidazioni ai dirigenti del Parma. Minacce di retrocessione, evento che il pm dichiara che “si verificherà nella prima utile stagione successiva”.

Maurizio Zamparini
Zamparini verrà chiamato a testimoniare sulla circostanza che L. Moggi “fosse stato in grado di ottenere la designazione di un particolare arbitro (Rizzoli)”, per una partita disputata per una squadra di cui era presidente.

Corbelli
Corbelli, con riferimento a vicende dell’anno 2001-2002, quando proprietario della società Napoli calcio, aveva intrattenuto rapporti L. Moggi, “con riferimento ad attività di condizionamento sia interno, sia nel campionato…”.

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