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Editoriale di G. BELVISO del 22/07/2006 19:08:37
Attacco alla "Dirigenza"

 

Appare ormai chiaro che gli attuali dirigenti, che molte aspettative avevano creato nei milioni di tifosi che gioiscono, soffrono e amano i colori bianconeri, hanno fallito in partenza il loro compito!

Si, certo: hanno fallito il loro compito nei confronti dei 14 milioni di tifosi della Juve, ma stanno svolgendo in modo perfetto il compito che la famiglia Agnelli gli ha assegnato.

Agli occhi dei più attenti non è di sicuro sfuggito il fatto che, ancor prima che il processo sportivo avesse inizio, il dott. John Elkann si era affrettato a condannare la vecchia dirigenza.

Ma a quale scopo? Semplice: in un sol colpo si è fatta fuori la vecchia dirigenza, si è posto al comando di questo processo farsa un uomo della finanza come Guido Rossi (che non guadagnerà nulla dalla FIGC, ma ….) e si è ottenuto un immediato crollo del titolo in Borsa.

Pare strano ma chi ne guadagna di più da una Juve in B è proprio l’Ifil della famiglia Agnelli. Semplicemente con quanto ricavato dalla vendita dei campioni della Juve, la Proprietà potrebbe riappropriarsi delle quote dei piccoli azionisti. Infatti, i 41mila che acquistarono il titolo in Borsa al suo esordio dovettero sborsare ben 164 milioni con un titolo quotato a € 3,63. Di quei milioni ben 100 entrarono nelle casse Ifil per ripianare i debiti Fiat. Oggi il titolo è quotato solo 1,50 e con una Juve in B quoterebbe ancor meno. Risultato, l’Ifil quasi a costo zero rientrerebbe in possesso dell’intero pacchetto della Juve, sbarazzandosi dei piccoli azionisti ed avendo la possibilità di vendere la Juve con ulteriori utili, non appena tornata in serie A.

Allo stato dei fatti, Calciopoli può essere definita come un intreccio di finanza, sport e giudici voluto dalla famiglia Agnelli. L’unica che potrà sorridere per una Juve in serie B (cosi si spiega la ostentata richiesta dell’ avv. Zaccone di una Juve in B con pochi punti di penalizzazione in modo da poterci restare un solo anno).

L’attuale dirigenza appare sorda al grido di dolore dei milioni di tifosi delusi, ma oggi una Juve retrocessa è semplicemente un’ottima operazione di finanza. Noi dal canto nostro, proveremo a rovinare i loro piani proprio attraverso il ricorso al Tar, avviata da quelli scomodi piccoli azionisti che hanno investito con il cuore sulla loro fede bianconera.
 
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