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Editoriale di I. SCALISE del 01/04/2011 14:49:38
Esposto Juve, oltre la revoca

 

Per molti degli assidui lettori di GiùlemanidallaJuve l’argomento trattato non sarà una novità. Eppure, ascoltando le radio e sfogliando i giornali, sembra che questo benedetto esposto non l’abbia letto nessuno, oppure che tutti si siano fermati alla penultima pagina; per non affaticare troppo la vista e la mente sulle sue numerose pagine (ben nove!).

La Juventus, il 10 maggio 2010, non ha chiesto semplicemente la revoca dello scudetto assegnato all’inter con «consequenziale pronuncia ripristinatoria dello status quo ante», ma è andata oltre. È ridicolo pensare che da quasi un anno si stia procedendo semplicemente sulla revoca di uno scudetto che, tra l’altro, si porterà a compimento come l’assegnazione: d’ufficio.

La Juventus ha chiesto alla procura federale di avviare le attività d’indagine e di deferire:

«ai sensi dell’art. 32 comma 4 del Codice di Giustizia Sportiva (CGS) al giudizio della competente autorità disciplinare tutti i tesserati e le Società, al titolo di responsabilità che a ciascuna pertiene, coinvolti nei comportamenti antisportivi sopra esposti ed emersi in margine al procedimento penale n. 43915/02 R.G. iscritto nella Procura della Repubblica – D.D.A. presso il Tribunale di Napoli»

Quindi, non solo revoca e riassegnazione, ma anche indagine su tutti i tesserati e le società: anche l’inter. Anche. Particolare che pare essere sfuggito allo stesso Palazzi e che forse sarebbe ora di rimarcare con nuovi supporti.

Un esposto denuncia in piena regola, previsto dall’ordinamento sportivo (che ne stabilisce anche i tempi) e ben diverso da ciò che si vuole far passare come semplice letterina. Su quella che sarà la bontà dell’operato di Palazzi, vigila, oltre al Presidente della Juventus, anche la Procura di Roma, in seguito alla denuncia presentata dalla nostra Associazione il 16 dicembre scorso.

È singolare, infine, il commento rilasciato ieri dal presidente della FIGC e ripreso dalle agenzie di stampa: «L'attivazione dell'iter non parte per l'esposto della Juve, ma per le valutazioni autonome della procura».

La singolarità di quest’affermazione non deriva dal casuale sblocco avvenuto proprio dopo l’esposto, ma dal comunicato ufficiale della FIGC datato 8 marzo 2011:

«Nell’ambito dell’attività istruttoria relativa all’esposto della Juventus sull’assegnazione dello scudetto per la stagione sportiva 2005/2006, il Procuratore federale ha previsto per giovedì 31 marzo l’audizione del presidente dell’Inter Massimo Moratti.»

I motivi che possono aver indotto Abete a correggere il tiro proprio il giorno dell’interrogatorio, o colloquio, di Moratti li lascio “percepire” a voi. Conscio che sullo stesso tipo di “percezioni” è stata distrutta una società di calcio e sono stati istruiti processi penali a Napoli e a Roma.
 
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