Da degno compatriota di Émile Zola, Didier Deschamps, l'uomo che accettò di guidare una Juventus ancora in Serie A e che non si tirò indietro di fronte alle follie farsopoliane, nonché grande ex centrocampista di una Juve sul tetto del mondo, è tornato a dire la sua dalle pagine de La Busiarda.
Durante l'assemblea degli azionisti del 28 ottobre scorso, Blanc e Cobolli Gigli tirarono in ballo Deschamps in più occasioni. Prima Blanc disse che: « Almiron era uno dei centrocampisti più promettenti del campionato italiano; questa scelta è stata condivisa sia con Deschamps che con Ranieri » , poi Cobolli rincarò la dose: « In risposta all'azionista
Giuseppe Belviso precisa che Deschamps non è andato via perché ha trovato una situazione difficile in Società ma perché ha chiesto emolumenti nettamente superiori rispetto a quelli indicati nel contratto che aveva firmato ». Didier venne a conoscenza di tali accuse ed attese il momento giusto per replicare. Momento che arriva, in modo quasi canzonatorio, proprio grazie al giornale di famiglia, che sicuramente non si aspettava risposte di questo tenore.
Riguardo la volontà di acquistare Almiron, la risposta è stata limpida: « E’ un delitto cercare di avere il meglio?
Mi hanno detto che c’erano Tiago e Almiron. Sono tornato a casa. »
Difficile pensare il contrario, quei due nomi Deschamps non li aveva mai fatti e a casa ci tornò davvero. Li nominò invece Ranieri, che confessò di averli fortemente voluti, soprattutto il primo. Cosa racconta quindi Blanc ai tifosi e agli azionisti della Vecchia Signora? Ed è forse diventato realmente un reato volere che siano dei fuoriclasse a indossare la maglia della Juve? La nostra storia è forse povera di grandi campioni?
Riguardo alla richiesta di emolumenti dice: « Con Blanc c’era troppa diversità di vedute sul futuro.
A me non interessavano i soldi, ma il progetto tecnico e quello a mio modo di vedere non funzionava ». Chi mente tra Cobolli e Didier? Quando fu ingaggiato, come già detto, la Juventus era ancora in serie A, la retrocessione veniva ipotizzata dai giornali che fanno parte del network Fiat, ma la società si mostrava combattiva, aveva anche ingaggiato uno dei due avvocati della sentenza Bosman, Jean-Louis Dupont (l'altro era Luc Misson, l'avvocato di GiulemanidallaJuve). Avvocato che, giustamente, faceva notare come la giustizia sportiva non potesse ritenersi uno "Stato nello Stato" ma che doveva sottostare alle normative italiane e, in particolare, a quelle europee: “
Allorché una sanzione tocchi la libertà economica dei club o delle imprese, questa pena e le regole da cui è derivata sono sottomesse al diritto comunitario” . La Juventus non doveva e non poteva finire in serie B e non c'era nemmeno bisogno di sospendere i campionati, sarebbe bastato sospendere la pena in attesa di un giudizio definitivo da parte della giustizia ordinaria. Questo è quello che pensò Deschamps, questo è quello che gli dissero, tant'è che il 31 agosto 2006, giorno del ritiro del ricorso al TAR, dichiarò: « I giocatori ed io abbiamo qualche difficoltà a capire, magari non sappiamo tutto, ma non capiamo il perché del ricorso ritirato.
Era stata presa una decisione, poi è cambiata, mi aspetto delle spiegazioni. ». A quel punto avrebbe potuto tranquillamente rescindere il contratto, dire che farsi un campionato in una serie inferiore avrebbe nuociuto alla sua carriera, invece parlò più volte di un qualcosa che era stato organizzato per affossare la Juve e restò al suo posto, ma ad un patto:
la Juve doveva tornare a vincere subito. Aldilà delle svendite estive, restava ancora un nocciolo duro di campioni che avrebbe retto altri due o tre anni e sarebbero bastati pochi ottimi innesti per tornare ai livelli che ci competono: « Invece che sette giocatori mediocri ne chiedevo tre buoni ». Questo era il progetto che Deschamps voleva portare avanti, questo è il progetto che non è piaciuto all'azionista di maggioranza né a Blanc.
Non è forse così? Dopo l'anno di B non è stato presentato un piano a medio termine che voleva la Juve vincente dopo ben
cinque anni e non subito? Di recente Cobolli Gigli non ha forse dichiarato, celando il marchio della sfera di cristallo, che lo scudetto arriverà tra tre anni, richiamando appunto il piano nato due anni fa?
Deschamps oggi considera Ranieri uno dei suoi benefattori, per via dei pasticci che mr. Tinkerman combinò col Chelsea in Champions, ma già prima di conoscere il nome del suo successore ci vide lungo, « Ora prenderanno uno che sa adattarsi. », disse, ed è innegabile che sia andata proprio così.
Leggendo qua e là, su forum e blog, ho notato che c'è ancora qualcuno che vorrebbe far passare in secondo piano gli importanti concetti espressi nell'intervista per denigrare la figura del Deschamps allenatore. La frase più abusata è: « Se è tanto bravo, perché non allena? ». Eppure la risposta a tale quesito l'aveva data lo stesso Deschamps: «
E se fosse la Juve che non mi ha facilitato il ritorno al lavoro? I club si informano, a volte bastano due parole e le voci su un Deschamps con un caratterino particolare girano ».
Esagerazioni? Pensate che le altre società se ne infischino se la Juventus dovesse sbattergli la porta in faccia? E se le trattative venissero condotte con altri club italiani, dite che l'influenza della Juve e, visto che parliamo di imprenditori, l'influenza del Gruppo Fiat conterebbero poco?
Io non credo che le cose stiano così. Non ho mai creduto ad una Juventus Cenerentola, men che meno ho mai scambiato per cenerentole figure come quella di Grande Stevens, Gabetti, Montezemolo, John Elkann e gli altri personaggi che tanto hanno amato e amano la Juventus da firmare attestati di espiazione in ogni occasione utile a screditare la Juve, atteggiamento ben diverso da quello tenuto quando sono loro a finire sotto processo.
La sera dello stesso giorno in cui è uscita l'intervista a Deschamps, in un servizio di Striscia la Notizia, Fabrizio Corona - tornando alla vicenda che permise alla famigghia di mettere da parte Lapo prima ancora di sistemare Andrea Agnelli - ha detto di aver offerto il servizio a Rai e Mediaset e che entrambe erano fortemente interessate. Dopo queste telefonate, ne ricevette una dalla Fiat, che manifestò interesse e chiese quale fosse il compenso desiderato per mettere a tacere tutto. Sempre secondo la testimonianza di Corona, il giorno dopo la Fiat richiamò dicendo di non essere più interessata, così Corona richiamò Rai e Mediaset, guarda caso anche loro non erano più interessate ad un servizio che solo il giorno prima erano pronte a contendersi all'asta.
Un caso. Vogliamo parlare di Gigi Moncalvo, grande giornalista juventino e amico di GiulemanidallaJuve, che era pronto a pubblicare un libro sulla Famiglia Agnelli e che, ancora una volta
per colpa del caso, si è visto all'improvviso chiudere tutte le porte in faccia e ora ha difficoltà nel trovare un editore? Vogliamo ricordare di quando lo stesso Gigi venne allontanato dalla RAI,
casualmente, proprio dopo aver insinuato che quella Juve in B faceva comodo agli Elkann?
Non vi basta? Torniamo a lunedì 23. Presso il Circolo della Stampa di Torino, per le ore 18, era prevista la presentazione del libro Ottanta metri di mistero, libro di Giuseppe Puppo che va ad approfondire un'altra vicenda scomoda alla famigghia: la tragica morte di Edoardo Agnelli. Il libro di Puppo si avvale anche della presentazione di Ferdinando Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, quindi sembrerebbe tutt'altro che la solita gossippata. Ebbene, anche questa volta
per puro caso, la presentazione non ha avuto luogo per imprecisati
motivi tecnici della ultim'ora.
Allora c'è da chiedersi, se l'azionista di maggioranza è stato ed è così in buona fede, se è così tanto affettuosamente legato alla Juventus, perché, sempre per caso, nessuno alzò la cornetta quando la società venne diffamata da testate di cui è editore? Se l'editore non è contento, si sa, certi articoli potrebbero non andare in stampa per
motivi tecnici. Invece, ancora oggi, la Juventus continua ad essere santificata quando appare John Elkann, per poi essere percossa e additata come ladra quando lui e altri noti personaggi non sono nello stesso articolo.
Diciamocelo,
è un caso anche questo!
Commenta l'articolo sul nostro forum!