Le geniali menti della giustizia domestica, per tappare una falla creatasi con l'entrata in vigore del nuovo codice di giustizia sportiva, hanno improvvisamente sentito il dovere etico e morale di tirare fuori due gradi di giudizio e un contraddittorio per quanti si trovano ancora nel limbo dell'ergastolo sportivo.

Quelli che stanno scontando una lunga squalifica con la proposta di radiazione, che all'epoca doveva essere comminata dal presidente federale, erano pronti a rientrare perché nessuno ha agito quando si poteva e, col nuovo codice, stabilito che non è Abete a dover radiare, non sapevano più che pesci prendere. Una radiazione d'ufficio, oggi, avrebbe potuto comportare le richieste di revisione da parte di tutti i soggetti coinvolti, compresi i “cupolari” Giraudo, Mazzini e Moggi.

Capirete che se i “cupolari” avviassero una revisione, crollerebbe tutto il castello costruito nel 2006, aprendo le porte ai mega-risarcimenti. Poiché con quel tipo di procedimento non si metterebbe in discussione la sola pena massima ma la pena tutta, compresa quella già scontata ingiustamente. Allora come evitare tutto questo? Semplice: avviando un procedimento che si occupi solo della proposta di radiazione. Nessuno spazio a revisioni.

Una sorta di patteggiamento di massa, proposto dalla FIGC (!!!), che consenta ai personaggi per essa più “rognosi” di rientrare a squalifica scontata (in pratica nell'immediato), senza lo spauracchio di radiazioni, nuove azioni legali e - soprattutto - di stare ancora lontani dal mondo del calcio per anni, rimbalzati da un procedimento all'altro con i processi penali ancora in corso nei restanti gradi di giudizio.

E gli Scudetti? Non ci sono, non c'entrano nulla e forse non interessano nemmeno. In fondo Fiat sta premiando (di nuovo) la FIGC e la Juventus va a braccetto con l'Inter, perché c'è da parlare di “cose serie” come la spartizione dei diritti TV e la Lega Serie A da rifare. Non c'è tempo di essere duri e puri, di recitare la parte dei presidenti tifosi. Bisogna ammorbidirsi e lasciarsi alle spalle un passato che sta a cuore solo ai fessi che ancora finanziano i loro giochi; noi tifosi.

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