Dopo duemila anni, un nuovo miracolo! Al tempo, la moltiplicazione di pani e dei pesci. Oggi, due santi scudetti tolti alla Juve, ed uno assegnato dal “bambinello” Guido Rossi all’Inter di cui è stato consigliere per ben quattro anni.
Il patron Moratti ha affermato che questo è uno scudetto che premia l’onestà del suo club, ed allora analizziamo a quale verginità intellettuale e sportiva fa riferimento.
La Juve costruita dalla “Triade” era ormai una macchina sportiva perfetta. Ne è dimostrazione la finale di Coppa del Mondo che ha visto protagonisti ben otto giocatori della Juventus.
Come fermare questa corazzata imbattibile? Semplice, nel 2002 la Inter-Pirelli-Telecom, stanca di non riuscire a vincere nulla a dispetto dei molteplici sforzi economici, affida alla società Polis d’Istinto del Sig. Cipriani il mandato di effettuare intercettazioni illegali (oltre a quelle di cui si stava già occupando che riguardavano le più alte sfere della politica, del giornalismo e della finanza) anche nel mondo del calcio con particolare riferimento all'arbitro Massimo De Santis, al direttore sportivo di Messina e Genoa Mariano Fagiani ed al direttore sportivo del Catanzaro Luigi Pavarese. Il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti con la sentenza costruita ad hoc dall’ultras interista Guido Rossi. Tale sentenza è viziata da una macchinazione messa in atto per scippare il legittimo scudetto Juve, attraverso il posizionamento di cariche di primo piano in FIGC di uomini legati alla famiglia Moratti. Uomini come il subcommissario della Figc, Paolo Nicoletti, «figlio dell’avvocato Francesco Nicoletti, originario di Dipignano, in provincia di Cosenza, trasferitosi negli Anni Sessanta a Milano per divenire stretto collaboratore e legale di fiducia di Angelo Moratti». Nicoletti, dunque, è «legato da rapporti professionali con la Saras della famiglia Moratti».
Ma come? Gente limpida ed onesta come i Moratti/Tronchetti che effettua intercettazioni illegali grazie alla posizione dominante nel mondo delle telecomunicazioni?
Come poi non ricordare la denuncia di Ferruccio Mazzola, giocatore dell’Inter degli anni 60, o di quella più recente del calciatore Georgatos, che hanno ammesso l’uso di doping da sempre all’interno dello spogliatoio Inter.
Ancor più scandaloso è il dover ripensare all’assoluta mancanza di sanzioni sportive per lo scandalo passaporti falsi di Recoba ed Oriali, condannati dalla giustizia ordinaria a sei mesi di reclusione.
Infine, per dare giusto merito ad ogni componente del club nerazzurro, bisognerà rievocare le false fideiussioni sottoscritte da Facchetti in favore della Reggina o le cene che lo stesso faceva con il designatore Sig. Bergamo proprio mentre la sua squadra era in lotta per un posto in Champions. Argomento di tali incontri? A detta del Sig. Bergamo, c’erano anche le griglie arbitrali.
Al fine di comprendere quanto l’Inter fosse coinvolta nella preparazione di questo pseudo scandalo del calcio, basterà far menzione delle recenti dichiarazione del Sig. Luciano Moggi: “Mancini 7-8 mesi fa accennava ai miei guai giudiziari. Come faceva a saperlo?"
Appare evidente che le dichiarazioni di Moggi sulla “difesa del fortino Juve” in un mondo in cui esistevano club figli del Presidente del Consiglio, del Presidente di Lega e proprietari della più grande televisione privata nonché il più grande gruppo mediatico, o club figli del più grande gestore di telecomunicazioni, proprietario di una televisione che detiene diritti Tv nel mondo del calcio, od ancora club che regalavano Rolex agli arbitri e stipulavano polizze assicurative con l’agenzia di assicurazioni di proprietà di uno dei designatori arbitrali, non siano dichiarazioni prive di una logica. Sono assolute conferme, alcune dichiarazioni di componenti del Consiglio Federale, su presunte pressioni politiche per salvare il club del ex Presidente del Consiglio.
Ed allora, bisognerà fare i complimenti al Sig. Moratti che, non riuscendo a vincere sul campo, ha trovato il modo giusto di investire il suo denaro per costruire questo “processo farsa”. |