«Se è più di un anno che l’abbiamo presentato e ancora non abbiamo visto nulla muoversi evidentemente è perché qualcuno ha la coscienza sporca» Andrea Agnelli a margine dell’incontro degli Juventus Club Doc.

Io ho sempre dato importanza alla parola, ho sempre ritenuto l'uso delle parole uno strumento importante, fondamentale, nel concedere o meno la fiducia; altra parola il cui significato è spesso villipeso.

Ed ho il timore che quelle parole uscite oggi non siano casuali; ho il timore che quelle parole abbiano un significato ben diverso, meno profondo e rivendicativo rispetto alle attese di chi come noi, attende da 5 anni o 60 mesi (per rendere ancor più l'idea del tempo) che venga fatta giustizia.

Ecco che allora, chi come me, in questi 5 anni o 1825 giorni e spiccioli (per rendere ancor più l'idea), combatte senza compromessi di sorta per quella voglia di giustizia, può avere un dubbio più che legittimo.

E' domenica, 22 maggio, questa sera si gioca l'ultima giornata di un campionato che avrebbe preteso una Juventus ben più competitiva rispetto ad ogni possibile obiettivo fallito; e chi lo scrive e mette la firma su queste considerazione, é anche convinto che il campo, oltre gli errori, oltre il fallimento, abbia comunque dimostrato che non tutto é da buttare.

Ma oggi é il 22 maggio e questa sera si saluterà il tifo deluso, il popolo disilluso dall'ennesima stagione lontano dalla gloria nemmeno sfiorata e non vorrei che quella dichiarazione fosse l'ennesimo amo a cui dovremmo abboccare.

Non lo meriterebbe nessuno, tantomeno chi è stanco e non vuol più attendere. Quella coscienza non è troppo pulita e mai vorrei che quella puzza di marcio appartenga anche a chi, serenamente, sponsorizza quella coscienza.

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