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Sabato 23.11.2024 ore 18,00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Editoriale di I. SCALISE del 25/05/2011 16:06:03
Requiem for Agnelli

 

«Uno degli elementi che sicuramente ci crea delle difficoltà, e in quest'anno abbiamo analizzato, sono i vari interessi che oggi regnano sul sistema della Juventus. E questo fa sì che l'obiettivo non sia più unico ed unitario, che è far vincere la società, far vincere la squadra. Ma vediamo che un gruppo ha interessi verso l'assetto societario, vediamo che un gruppo ha interessi solo a guardare al passato al 2006, vediamo che un gruppo è più interessato a continuare a sollecitare persone che hanno gestito la Juventus in una fase precedente. Quello che io ho percepito in questo primo anno di Juventus è questa disgregazione che c'è nel mondo della Juventus e questo sicuramente non ci aiuta, ve lo dico chiaramente. Il fatto di essere divisi tra di voi, non ci aiuta.»

Cattiva percezione e cattiva “analisi”. Sono due anni che i maggiori rappresentanti del tifo si aggregano per portare avanti iniziative comuni e qualcuna l'hai ricevuta anche sulla tua scrivania. I gruppi che hai citato, in buona parte rappresentati da GLMDJ, sono uniti verso un unico obiettivo: ridare onore, orgoglio e dignità alla storia della Juventus. Se poi uno vuole Pazienza e l'altro Xavi, uno solo gli scudetti e l'altro anche l'inter in b, sono inezie da forum che non separano affatto. Il passaggio obbligato per raggiungere l'obiettivo primario è riavere indietro gli Scudetti con tanto di scuse e pubblica ammenda. Se non lo capisci, non sono i tifosi a essere divisi ma tu (con tuo cugino) a vivere una realtà che è completamente estranea alla nostra, fatta di passione per questi colori. Certamente non un vanto per un presidente di una squadra di calcio.

«Torno e vado a vedere cosa succede sulla rete. Io ho visto un video, che mi hanno fatto vedere la settimana scorsa, che riguarda il gruppo di “Giù le mani dalla Juve”. Un video molto ben fatto, c'era del lavoro importante lì come video, ma era un video completamente strumentale. Un video che era perso completamente l'obiettivo. Andrea ha detto a settembre “sicuramente” e a ottobre “eventualmente”: è strumentale. Il fatto di rimarcare la differenza di una parola, da un'intervista televisiva all'assemblea, è qualcosa che io ho trovato... Vabbè, ognuno è libero, ha il proprio pensiero, io lo rispetto. Ma significa veramente andare a cercare “vediamo come facciamo a metterlo in difficoltà e diffondiamo in rete un pensiero di una persona che ha cambiato idea durante un anno”. Si può fare. Però ragazzi ricordiamoci una cosa: se facciamo così, ci mettiamo in difficoltà da soli. Non ci aiutiamo senz'altro da questo punto di vista.»

L'aver cambiato idea è un tuo lapus, di cui prendo atto, si potevano usare altre parole per giustificare l'assenza di coerenza. Quel video è un rivivere i cinque anni e il male che voi avete fatto a noi tifosi; nel farlo, dovendolo vedere mille volte, c'era tutto meno quello che c'hai visto tu. Rivedere e risentire tutte le false promesse e i proclama ripetuti ogni volta, passando da un allenatore all'altro, da un presidente all'altro; sono emozioni, non mi aspetto che tu capisca. E trovo francamente ridicolo che si faccia uso di un evento pubblico per dar contro a un'Associazione di oltre 5000 tifosi e azionisti invece di cominciare col chiedere scusa a tutti i presenti senza giri di parole. L'unico presidente di club, al mondo, che attacca un'associazione di tifosi dello stesso club. Nemmeno Cobolli e Blanc, che eppure non hanno mai goduto il lusso di una tregua, erano mai scesi a questi livelli. Complimenti! Bel modo di unire la gente!
L'astio della famigghia verso l'Associazione era prevedibile. Renderlo pubblico, però, è autolesionismo. Mentre “quelli che non aiutano” affrontavano da soli i legali di Inter, CONI, FIGC e ministero, tu stavi a mangiarti la pizza da Ciro. Mentre questi “nemici della Juventus” chiedevano alla Procura della Repubblica di attenzionare il lavoro di Palazzi, tu eri a cena coi parlamentari del club. Nei 5 anni gli esempi in cui qualcuno c'era e qualcun altro si faceva i fatti suoi sono molti. La realtà è questa, di chiacchiere ne abbiamo sentite in abbondanza e non sappiamo cosa farcene.
Già che non hai niente di meglio da fare che criticare la tifoseria, guarda anche il video “La serie B spiegata a Cobolli” e facci sapere, tra un'apparizione mistica e l'altra, se pure quello è strumentale e non corrisponde a verità. Se è così, sono sicuro che non avrai nessun problema a fare i nomi di chi ha diffuso cotanta “strumentalizzazione” tra tifosi e giornalisti. Su chi ne aveva interesse e su chi ne ha goduto. Sarà una buona occasione per chiarire le idee a tutti. I rapporti con tuo cugino sono fondamentali, più importanti dell'acquisto di Messi, perché di mezzo ci sono passato, presente e futuro della Juve. Complice, burattino o l'Agnelli che abbiamo accolto un anno fa? Sono queste incertezze le “strumentalizzazioni” che possono generare divisioni, comincia col chiarire cos'è successo nel 2006 e perché è successo. Fai un confronto serio invece dei monologhi, perché il tuo intervento è stato questo, nulla di originale. C'è un tuo recente predecessore che si faceva pure le sagre di paese per stare “tra i tifosi” e, pensa un po', dava risposte inaccettabili ma non scappava alle domande del pubblico.

«Nel 2006 io ho avuto modo, l'ho ricordato ancora oggi, non possiamo tornare indietro nel tempo. Ci sono stati dei passaggi e quelli sono. Oggi siamo nel 2011, è un altro mondo. “Se avessimo fatto”, è un esercizio interessante, però non ci porterà da nessuna parte. Lo ricordavo questa mattina, noi siamo attenti al tema ma io trovo, personalmente, abbastanza sterile l'esercizio di urlare ai quattro venti, tutti i giorni, qualcosa in cui credo e ho avuto modo di dichiarare; ma poi finisce. Ci sono delle strategie che porteranno avanti, in questo caso, i colleghi dell'avvocato Galasso. Posso essere strategie che si riveleranno vincenti o non vincenti. Ma questa è una cosa che vi posso dire: quello che noi portiamo avanti è perché lo facciamo portare avanti per vincere. Questo è garantito. Ma andare fuori e urlare tutti i giorni non ci sposta più di tanto. Veramente non ci sposta più di tanto. E non è un gioco che a me piace giocare quello di urlare, gridare su battute e battutine. Ci sono momenti dove uno fa una riflessione e ha bisogno di portare l'attenzione su quello che è il pensiero della Juventus tutta e di tutti i tifosi e di tutta la gente che io ho l'onore di rappresentare. E sono 14 milioni di persone.»

No: quei passaggi vanno definiti. Sono stati giusti o sbagliati? Se sono stati giusti, ci sono provvedimenti che vanno presi nei confronti di Giraudo e di Moggi. Se sono stati sbagliati, allora l'azione di responsabilità va fatta verso gli amministratori che hanno sbagliato: Cobolli e Blanc. Non si parla di un gol mancato al 90' ma di una società quotata in borsa gravemente danneggiata, insieme a tifosi e azionisti, da delle scelte. Non fare nulla significa rendersi complici di chi ha sbagliato e anche questo è sinonimo di colpevolezza nella gestione di una società. E a quali legali dovremmo affidarci poi? A quelli della “pena congrua”? A quelli della denuncia contro “ignoti”? A chi ha patteggiato sulle sim svizzere? Sarebbero questi i tuoi abili strateghi? E a chi rispondono realmente? Se ti aspetti che lasciamo passare queste «minchiate», non ci conosci per niente. Noi pretendiamo fatti e i fatti sono diversi dallo «sterile esercizio di urlare», applicato senza remore sulla questione dei diritti televisivi. I fatti sono azioni legali a tutela nostra, tifosi e azionisti, stanchi di sentire ancora le stesse parole e gli stessi giochetti elusivi che, quelli evidentemente no, non dispiace portare avanti. Devi scegliere se stare dalla parte dei tifosi e pretendere giustizia o dalla parte di chi nel 2006 ha distrutto la Juventus. Bianco o nero. La zona grigia non esiste.

Il video terminava con le parole di una persona che la Juventus l'ha amata:«I giovani bisogna che sentano, perché vuol dire non adagiarsi sulle cose comode ma cercare sempre il meglio, il punto di arrivo, quello cui credono di poter ottenere con Giustizia», spero tu capisca e senta questo più dei pareri offerti da certi consiglieri senza valori.




Video: Requiem for a dream
 
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