Il tema è caldo, anzi caldissimo, e da qualche giorno, su quotidiani, televisioni, forum e blog non si parla d'altro. Difficile commentare anche il nuovo passatempo degli utenti di Facebook, che a turno si stanno divertendo con gli interessati dalle indagini avviate dai funzionari della Questura di Cremona, con frasi, slogan e immagini che ne ritraggono la colpevolezza, con ancora, naturalmente, l'eventuale processo da istruire.

Quasi nulla, o comunque sottotraccia, le eventuali responsabilità delle istituzioni, queste sconosciute. Anzi, proprio loro, oltre ad aver già chiesto eventuali danni, si sono dichiarate parte lesa della vicenda. E allora gli uffici predisposti alle indagini a cosa servirebbero? Perché nessuno, mai, fa qualcosa? Fa decisamente orrore che persone pagate per sorvegliare sulla regolarità dei campionati, escano allo scoperto solamente a danni fatti dichiarandosi, in pratica, inefficienti di fronte a qualunque difficoltà gli si proponga davanti.

La decomposizione del sistema calcio è ormai giunta al capolinea, ascoltare un magistrato dichiarare che "l'organizzazione agiva dalla notte dei tempi e che era attiva su un raggio molto ampio", fa domandare: possibile che all'interno delle stanze della politica del pallone nessuno si sia mai accorto di nulla? Che nessuno abbia avuto la capacità di indagare?

Ci sono aziende che nel nostro calcio investono quantità ingenti di denaro, sia quelle che sponsorizzano i tornei, sia quelle che si legano alle prestazioni sportive delle società stesse, senza contare un numero elevato di azionisti che hanno investito nei listini borsistici sulle società quotate a Piazza Affari. E poi ancora gli investimenti dei media, delle agenzie, delle organizzazioni sportive, e di tutti coloro, che sono tanti, che investono passione in quello che un tempo veniva definito il campionato di calcio più bello del mondo. Tutti "fregati" da un gruppo che, come dichiarato dagli inquirenti, non può che essere definito come "un'organizzazione decisamente dilettantesca".

Continuiamo a prendere calci in faccia da chiunque, e chi dovrebbe vigilare s'indigna e si costerna, e la cosa non fa più ridere nessuno.

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