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Farsopoli di M. BARBATO del 09/06/2011 07:38:01
Prioreschi: autonomia non autarchia

 

Commissione disciplinare della Federcalcio per radiazione Moggi, 06 giugno 2011. Trascrizione dell'intervento dell'avvocato Prioreschi per la difesa Moggi

Innanzitutto devo dire che la grazia la chiedono i colpevoli . La colpevolezza e l’innocenza prescindono dalle sentenze.
Le sentenze si rispettano, ma chi nel suo intimo sa di essere innocente non chiederà mai la grazie. Ed è anche per questo che noi non l’abbiamo chiesta. L’innocenza fa parte della propria coscienza e non di quello che è scritto in una sentenza.
Mentre il procuratore parlava mi è venuto in mente che mi sembrava di sentire il dott. Narducci a Napoli. Perché è, ed ho fatto questa riflessione, ci deve essere un batterio killer che da Roma a Napoli colpisce i Procuratori della repubblica e i Procuratori federali e blocca lo sviluppo del tempo per questi soggetti .
Perché così come Narducci a Napoli ha discusso solo ed esclusivamente sulle indagini del 2006, infischiandosene completamente di quello emerso poi a dibattimento, anche lei vedo che rimane ostinatamente ancorato al risultato del 2006 .
Allora, Procuratore, io voglio dire questo.
Secondo lei l’”attualizzate” dell’Alta Corte sarebbe legato al maggior obbligo di informazione agganciato al decorso del tempo.
Debbo dire che non ho ben compreso, ma sicuramente è una mia manchevolezza, perché io in 25 anni di professione è la prima volta che mi capita di difendere un soggetto non da una contestazione di un fatto ma dalla contestazione che risulterebbe da sentenze rese .
Allora io vorrei capire...se “attualizzate” è quello che dice lei, ma un soggetto come fa a difendersi dal contenuto di sentenze rese che lei stesso ritiene essere passate in giudicato?
Non c’è difesa...perché se io mi devo difendere da quello che è stato statuito, deciso ed è cosa passata in giudicata io credo che noi qui non ho capito bene cosa stiamo a fare.
Poi voglio dire lei rimane al 2006, mi consenta, solo per quello che le fa comodo .
Perché poi, ad un certo punto, richiama la sentenza di condanna di Giraudo del 2008, e che peraltro non è passata in giudicato e per cui vivaddio ancora ci sono due gradi di giudizio, e poi ha richiamato le richieste di condanna a Napoli per Luciano Moggi e , francamente, se avessero parlato le difese avrebbe detto che io avevo chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste per Moggi....non credo si possa tener conto delle richieste di PM.
O, se la sua tesi fosse giusta , ci atteniamo al 2006, lasciamo stare Giraudo, lasciamo stare Napoli, lasciamo stare le ulteriori decisioni della Giustizia Sportiva, sulle quali avremmo anche qualcosa da dire, e atteniamoci alle sentenze rese..e io prendo le mie quattro carte e me ne vado.
Io credo che non sia così
.
Lei si è opposto alla utilizzazione delle nuove prove che noi abbiamo già versato in atti e delle quali tocca a me discutere, forse perché le conosco meglio di me stesso, facendo tutta una argomentazione in diritto. Allora le voglio dire innanzitutto questo: la stragrande maggioranza non sono nuove prove.
Non sono nuove prove
, perché sono prove che erano negli atti del processo, erano negli atti dell’indagine, a parte le trascrizioni dei verbali di dibattimento, e che sono state oggettivamente occultate dai carabinieri .
Io quando dico oggettivamente occultate chiaramente non esprimo un giudizio psicologico, dico un fatto obiettivo. Non so se lo hanno fatto apposta, non so se gli sono sfuggite, ma un dato è certo: sono state occultate prove rilevantissime per la difesa e non sono state riversate negli atti e nelle trascrizioni delle informative.
E che erano in atti queste prove risulta da circostanze oggettive che, non solo non hanno visto i carabinieri.
(Palazzi interviene molto nervosamente riservandosi la replica a quanto sta dicendo Prioreschi) .
Noi ci riserviamo la replica della replica.
Dicevo e che quelle prove fossero già in atti risulta da circostanze oggettive che stranamente né la Giustizia Ordinaria né la Giustizia Sportiva, parlo dell’epoca...non c’è nessun riferimento personale, ha visto.
Perché le sentenze del 2006 che si sono basate su due informative dei carabinieri, quelle dell’aprile e del novembre del 2005, contenevano già degli elementi per arrivare a dire che in atti non vi erano solo delle telefonate di Moggi...le poche telefonate di Moggi.
Perché chi ha letto quelle informative, e chi ha fatto quelle sentenze avrebbe dovuto leggerle per forza..e probabilmente le ha lette ma forse era distratto, sa benissimo che a pag 407 dell’informativa di aprile 2005 viene riportata una intercettazione fra Bergamo e la Fazi in cui Bergamo riferisce di recenti telefonate di Moratti e di un invito a cena di Facchetti. Nell’ulteriore informativa di novembre a pag 128 c’è un'altra telefonata di Bergamo con la Fazi, dove ancora una volta si fa riferimento a telefonata con Moratti e avente come soggetto le designazioni arbitrali.
Ora io, Presidente, trovo molto strana...molto molto strana la disattenzione – vogliamo chiamarla così? – da un lato della Giustizia Ordinaria e dall’altro della Giustizia Sportiva dell’epoca, che ha fatto passare così come acqua fresca questo contenuto di queste informative.
Così come è stato anche richiamato dagli organi di stampa recenti quando Bergamo viene sentito dall’Ufficio Indagini dice chiaramente che “questa consuetudine di parlare della griglie e degli arbitri ce l’avevo anche con altri dirigenti...Facchetti, Meani, Sacchi”. Questo è negli atti del Processo Sportivo. Ma anche questo è stato singolarmente ignorato.
E tutto questo, obiettivamente, ha portato all’istruzione di un procedimento disciplinare e di sentenze che sono state falsate anche da questi fatti.
Quindi quando io dico prove nuove...prove nuove è tra virgolette, sono fatti che erano negli atti e che nessuno aveva visto o voluto vedere.
Poi il Procuratore vi ha anche detto nell’opporsi, e quindi è la subordinata, che è infondato l’assunto difensivo sulla rilevanza di queste nuove prove perché non sarebbero rilevanti in quanto non sarebbero idonee a far venir meno la gravità dei fatti come accertata nel 2006.
Io su questa cosa starei molto attento, perché attualmente queste prove sono al vaglio della Magistratura napoletana, e quindi una affermazione di questo genere mi sembra un tantino avventata.
Ulteriore questione che ha posto il Procuratore è il comportamento successivo al 2006 di Moggi che non può essere valutato in senso positivo.
Allora, torno a dire...o restiamo al...questo nella norma, nel comunicato ufficiale 143, non si parla mica di condotte successive , però qui torno a dire: o stiamo nel 2006 o, se dobbiamo valutar il comportamento di Moggi successivo in chiave negativa, dobbiamo valutare anche tutto quello che di positivo è emerso nel processo di Napoli altrimenti mi dovete spiegare, e io mi fermo, come ci dobbiamo difendere da questo deferimento. Non è che possiamo prendere tutto quello che ci fa comodo e lasciare da una parte tutto quello che non ci fa comodo, non è che possiamo usare ad uso e consumo l’ “attualizzato” .
Tanto per essere chiari la buona condotta non è prevista dal comunicato 143, né noi qui abbiamo e vogliamo chieder clemenza a nessuno. Noi siamo solo per chiedere giustizia in relazione a dei fatti come sono pacificamente acclarati.
Detto questo, Presidente, cerco di essere breve.
Il mio intervento richiede una premessa, non da difensore di Luciano Moggi, ma da umile operatore del Diritto. Allora io credo, sig Presidente, che la vicenda di calciopoli debba insegnare a tutti, ed in particolare alla Giustizia Sportiva, che i provvedimenti disciplinari non si possono fare sulla base degli atti delle indagini preliminari, che le indagini preliminari sono atti di parte, che sono anche raccolti senza l’intervento dei difensori, ad eccezione di casi particolari come l’incidente probatorio, perché gli atti di indagine non sono prova ma sono fonti di prova, perché gli atti di indagine, ci dice il codice, possono essere utilizzati solo al fine del rinvio a giudizio e poi la prova si forma in dibattimento ...perchè questo dice il Legislatore Italiano nel 1989, perché la prova si forma nel dibattimento in aula. Perché solo nel dibattimento che è consentito agli imputati di esercitare il proprio diritto alla difesa.
E allora quando si imbastisce un procedimento disciplinare sulla base solo ed esclusivamente degli atti di indagine il rischio di sbagliare, il rischio di fare una decisione sbagliata e ingiusta è altissimo.
Allora per evitare questo ci sono solo due strade. La prima la ricordava prima l’avv. D’Onofrio e che Borrelli ha detto al Senato, e che io per la verità se il Procuratore Palazzi ricorda nell’illecito sportivo Crotone-Messina di tanti anni fa sostenni anche questa tesi, gli atti di indagine possono essere utilizzatiti dalla Giustizia Sportiva solo come notizia criminis, come spunto per attivare le indagini. Dopodiché la Giustizia Sportiva dovrà portare avanti i propri procedimenti, ascoltare i testimoni., fare tutto quello necessario. Oppure l’alternativa è un’altra: se si vuole fare un procedimento disciplinare basandosi sugli atti di un procedimento penale allora bisogna utilizzare solo ed esclusivamente le prove raccolte in dibattimento, perché solo quelle hanno il rispetto delle garanzie difensive.
Io capisco che l’esigenza di speditezza della Giustizia Sportiva non si concilia con la lentezza della Giustizia Ordinaria, ma rispetto alla esigenza di speditezza non si possono sacrificare diritti degli individui, quali quelli di difendersi in un processo penale e disciplinare.
Autonomia della Giustizia Sportiva non può significare autarchia.
E il rischio di sbagliare quando si fanno procedimenti disciplinare sulla base di atti di indagine è altissimo.
Vi faccio un esempio che riguarda proprio la decisione che all’epoca la Commissione Disciplinare presieduta da lei, Presidente, prese con riferimento al famoso procedimento sulle sim svizzere, che venne istruito sulla base delle informative dei carabinieri.
In quella decisione voi avete fatto due affermazioni che poi lo sviluppo ha dimostrato errate, ma non per colpa vostra perché all’epoca avevate del materiale parziale ed inidoneo per assumere una decisione di questo genere.
Ad un certo punto, in quella decisione, voi scrivete “Le dichiarazioni del Nucini che riferisce di un incontro con Moggi all’Hotel Concorde di Torino e alla presenza di Fabiani gli consegnò una scheda, delle sopra citate schede estere, allo scopo di renderlo partecipe del predetto sistema di comunicazione riservata”.
Allora Presidente è pacifico che Nucini , e lo ha dichiarato due volte in dibattimento, non ha mai detto di aver ricevuto una scheda da Moggi, non ha mai detto di aver ricevuto una scheda straniera da Moggi . Nucini a dibattimento ha dichiarato di aver ricevuto da Fabiani una scheda TIM ancora imballata . Tralascio tutte le contraddizioni. Dopo otto anni lui ricorda il numero di questa scheda e le verifiche dei carabinieri fanno emergere che era una scheda che era attivata da otto/nove mesi. Quindi era impossibile che quella scheda, con quel numero, potesse essere stata imballata.
Prima affermazione, basata sugli atti parziali di indagine, viene poi smentita dal dibattimento. E credo che l’esito di questo procedimento, se poi dovessimo entrare...non è oggetto di questo processo le schede svizzere...l’esito sarebbe stato diverso.
Altra affermazione che la Commissione Disciplinare fa nell’agosto del 2008 è “Sui rapporti fra Nucini e Facchetti non sono stati accertati fatti al riguardo censurabili e dunque l’eccezioni formulate dalla difesa del Moggi appaiono del tutto irrilevanti”.
Ora credo che sia...potremmo dire che è fatto notorio quelli che sono stati i rapporti più che censurabili....più che censurabili, ed uso un eufemismo, fra Nucini e Facchetti. Perché quello che ha fatto Facchetti con Nucini, voglio dire, è storia di questi giorni.
Non si può imbastire un procedimento disciplinare adagiandosi completamente sugli atti di un’indagine, perché poi si rischia di sbagliare.
Ed allora oggi la Commissione ha una grande occasione, quello di emettere un giudizio finalmente tenendo presente ed utilizzando prove legittimamente assunte in dibattimento e non sulla base di informative che contenevano...chi ha un minimo di esperienza penale, come lei, basta leggere le informative del 2005 per capire che tutto era meno che...che quelle informative erano fatte sulla base di ipotesi investigative che cercavano di essere suffragate da valutazioni investigative. Era un cane che si mordeva la coda, non c’è un accertamento su un fatto. In quelle informative, fatte da centinaia e centinaia di pagine, non c’è un accertamento .
E soprattutto, sig Presidente, non si può fare un procedimento disciplinare basati su atti di indagine accuratamente selezionati e mirati su una determinata persona, perché questo hanno fatto i Carabinieri dal 2004 al 2006.
Perché, non lo dico io che quel procedimento penale aveva un solo obiettivo, lo ha riferito candidamente il col. Auriccchio che ha detto a Napoli che le indagini si sono indirizzate subito su Luciano Moggi e che l’incipit erano Moggi e la GEA. E tutto quanto si è mosso solo su questa direzione.
E questo ha comportato che alla Giustizia Sportiva è stato fornito un materiale parziale, selezionato e finalizzato a colpire solo lui.
Allora noi, a distanza di cinque anni, noi non possiamo far finta di non vedere e continuare a sbagliare, ancora ad utilizzare cose che oramai sono obsolete.
Un altro esempio, Presidente. Che l’indagine fosse Luciano Moggi e la Juventus ce lo ha detto....guardate c’è una testimonianza, Rosario Coppola, che si presenta, raccogliendo l’invito di Francesco Saverio Borrelli, si presenta volontariamente dai Carabinieri per raccontare un fatto di cui era stato testimone.
E cioè lui era assistente della partita Inter-Venezia dove Cordova da un pugno. Lui va per raccontare ai carabinieri le pressioni subite perché modificasse il referto arbitrale. E’ una cosa che non mi pare proprio di poco conto. E tra l’altro questo è un teste dell’accusa.
Coppola disse che quell’episodio, gli venne detto, andava a toccare una società, l’Inter, che trovò da parte dei Carabinieri un modo assolutamente sbrigativo. L’argomento non interessava-. Gli fu detto che non risultava che l’Inter facesse pressioni e che non avevano registrazioni.
Cioè i carabinieri che, alla data dell’audizione di Coppola..maggio 2006, avevano centinaia di telefonate, fra cui quelle dell’Inter, dicono “Non ci interessa perché non ci sono telefonate”, quando le telefonate c’erano.

(Prioreschi alza la voce e punta dritto lo sguardo verso Palazzi)

E noi dobbiamo continuare adesso a far finta di non vedere che c’erano. Ma come è possibile questo???
E alla parte civile che insisteva per metterlo in difficoltà lui disse che la cosa slittò su altre cose e la parte civile incalzava. E il Presidente disse “Lei Avvocato, sa che conta quello che si dice qua, non quello che è stato detto ai Carabinieri”. Ecco che torniamo al tema iniziale di questo procedimento: conta quello che si dice al dibattimento, non quello che si dice in sede di indagini.
Non solo non è vero che non risultava dalle intercettazioni, ma non è vero nemmeno che non era un fatto che non dovesse interessare.
Questo che cosa ha comportato? Ha comportato all’oggettivo vantaggio di tutta una serie di dirigenti e di società e a un oggettivo danno a carico di dirigenti, in particolare di dirigenti di altre società perché attraverso quella produzione di documenti parziale è stato dipinto un soggetto come colui che riusciva a gestire e condizionare il settore arbitrale.
E certo...se si trasmette alla Giustizia Sportiva solo la telefonata fra Bergamo e Moggi, la grigliata, è chiaro che si dice che solo Moggi faceva le griglie. Vedremo nel proseguo dell’intervento che le griglie le facevano tutti.
E allora fatta questa premessa, e mi scuso se mi sono accalorato, fatta da curatore del diritto e non da avvocato difensore, perché credo che questi siano principi che non possono essere derogati da nessuno e, meno che mai, dalla Giustizia Sportiva.
Allora vediamo se ci sono le condizioni per irrogare questa benedetta sanzione della radiazione.
Io mi attengo soprattutto alla sentenza della CAF perché poi la Corte Federale è confermativa e sposa tutte le tesi della CAF.
Di che cosa è stato ritenuto responsabile Moggi dalla Giustizia Sportiva?
La prima contestazioni era una serie di contestazioni dell’art 1, che avevano poi comportato la violazione dell’art 6, che erano tese ad assicurare alla Juventus un vantaggio.
E questo, sul noto principio che l’illecito sportivo è un reato a consumazione anticipata, a prescindere se poi questo vantaggio in classifica si è verificato o meno, e queste condotte erano queste: esclusivo rapporto e cene coi designatori, incontri riservati coi designatori, aver interferito nelle griglie e nella nomina degli arbitri e assistenti per ottenere vantaggi per la Juve e svantaggi per gli altri, aver fatto regali ai designatori, aver intrattenuto comunicazioni telefoniche riservate, aver fatto uso distorto dei mezzi di informazione, aver minacciato in alcune telefonate di far irrogare delle sanzioni agli arbitri.
Tutto questo è racchiuso nella motivazione della CAF e determina l’illecito strutturato.
Scrive la CAF che i fatti sopra dimostrati erano idonei a determinare una situazione di disparità fra la Juventus e le altre squadre. Dal materiale risulta che solo, e sottolineo solo, la Juventus ha esercitato quella influenza sul settore arbitrale idonea a minarne la terzietà nei modi di cui abbiamo già detto.
E dice ancora la CAF che tutte queste condotte avevano creato una disparità di trattamento fra la Juventus e le altre squadre.
Seconda imputazione dell’art 1 è la vicenda Paparesta, episodio che lo stesso Procuratore Federale davanti alla CAF definì “fatto di straordinaria gravità”.
Episodio che la CAF ha ritenuto sanzionabile sulla base delle intercettazioni e sulla base delle dichiarazioni rese dai testimoni ai Carabinieri.
Secondo la CAF c’era un doppio grado di violazione dell’art 1: il primo era perché due dirigenti si erano recati nello spogliatoio alla fine della gara, il secondo era perché poi avevano minacciato e ingiuriato il direttore di gara.
Il terzo capo di imputazione era partito per Juve-Lazio, perché, secondo la accusa e accolta dalla CAF che poi l’ha derubricata in art 1, Moggi conosceva la terna prima del sorteggio, La prova di tutto questo era racchiusa nella famosa intercettazione fra Moggi e la sua segretaria Alessia.
Ulteriore capo di imputazione che nasce è Fiorentina-Bologna per le ammonizioni mirate. E qui la CAF proscioglie dall’illecito perché dice che le ammonizioni dell’arbitro De Santis erano corrette.
Ultima contestazione riguardava un art 1, Juventus-Udinese ed è in relazione alla griglia fatta con Bergamo al telefono.
Ecco allora questo è quello per cui è stato ritenuto responsabile Luciano Moggi dalla CAF e confermato dalla Corte Federale.
Adesso noi dobbiamo vedere se in questi fatti si racchiude la gravità per il quale il Procuratore Federale vi ha chiesto la radiazione. E dobbiamo vedere se in questi fatti si racchiude quella gravità sulla base di altri fatti e di altre intercettazioni, perché con le intercettazioni e le dichiarazioni uno è stato condannato e credo che con le intercettazioni e le dichiarazioni fatte e assunte nel rispetto delle regole del CPP uno possa essere prosciolto.
Ora a mio avviso non solo non c’è la gravità del fatto, ma da quello che è emerso a Napoli fa venir meno il fatto, fa venir meno il presupposto per il quale è stata irrogata la sanzione di cinque anni con proposta di radiazione, fa venir meno quel vantaggio solo a favore della Juventus, fa venire meno quella disparità di trattamento..perché disparità di trattamento non c’è stata, e basta leggere alcune intercettazioni e alcune dichiarazioni dibattimentali, non c’è bisogno nemmeno di interpretarle.
Allora un primo dato statistico, che conta per quello che conta: per mandare la Juventus in serie B e dare a Moggi 5 anni sono bastate 21 intercettazioni su 180.000!! Uno mi può dire che di intercettazione ne può bastare pure una...per carità io non dico di no, però alla luce di quello che dirò adesso 21 intercettazioni su 180.000.
7 delle quali sono con i giornalisti, che sono quell relative alla patente a punti Baldas, al moviolone di Biscardi...insomma basta sentirle.....forse è meglio sentirle le intercettazioni.
5 intercettazioni riguardano l’episodio Paparesta, e siamo a 12.
1 intercettazione è di Luciano Moggi con la moglie quando parla di cosa portare, del panettone, di quale panettone....
2 sono intercettazioni con i fratelli Della Valle.
1 è con la segretaria e che riguarda il sorteggio di Juventus-Lazio.
1 intercettazione di Mazzini con Giraudo.
1 intercettazione di Moggi con Giraudo.
1 intercettazione di Moggi con Bergamo.
1 intercettazione di Mazzini con Bergamo.
In totale sono 21.

Allora cominciando dalla prima incolpazione, cioè la pluralità di articoli 1 che hanno portato all’illecito strutturato, vediamo se tutte queste condotte erano così gravi da alterare il rapporto di parità con le altre società ed erano così gravi da mettere in pericolo la regolarità del settore arbitrale, la terzietà.
E allora, Presidente, qui dobbiamo entrare in un tema emerso nel processo di Napoli.
Queste sono intercettazioni che non è cha abbiamo fatto dopo, sono intercettazioni che c’erano e che erano state occultate.
Noi abbiamo soltanto utilizzato un minimo di diligenza, quella che si richiede ad un avvocato.
E sulla base di quello che era il processo di Napoli ci siamo accorti che qualche cosa mancava. E grazie all’ausilio di consulenti informatici abbiamo trovato quello che era stato nascosto.

Cerco di essere velocissimo, ma vale la pena di citare alcune telefonate per dimostrare....Presidente, il presupposto, lo ripeterò fino alla morte, era la disparità di trattamento e che era che solo Moggi parlava con Bergamo, Mazzini, Pairetto etc etc..
Telefonata Facchetti-Lanese. Facchetti cerca di infilare un suo amico in una Commissione della Federazione.
Telefonata Facchetti-Lanese . Lanese chiede dei biglietti. Qua c’è la stessa familiarità che c’era fra Moggi e Lanese.
Telefonata Bergamo-Moratti . Moratti ci tiene ad incontrare Bergamo. Bergamo anche e dice che deve fargli una confidenza. Si accordano per un incontro a Forte dei Marmi prima di Livorno-Inter. Poi si scoprirà che Bergamo andrà a pranzo a Forte dei Marmi da Moratti.
Telefonata Cellino-Bergamo. Cellino si lamenta, Bergamo lo rassicura che metterà il Cagliari in prima fascia.
Telefonata Foti-Bergamo. Foti fa le griglie con Bergamo. Foti si raccomanda perché la partita è troppo importante.
Telefonata Meani-Galliani. Meani dice che sa che Galliani ha parlato con Puglisi. Meani chiede se può spingere con Lanese per mettere due persone da mettere nelle commissioni dilettanti di C, perché se hanno un po’ di controllo ANCHE nelle categorie inferiori è meglio. Significa che hanno controllo anche nelle superiori. Meani dice che uno è Marano e l’altro è Siciliani e che quindi non destano nessun sospetto. Uno è quello che ha fatto il guardialinee in serie A per molti anni. Galliani gli dice “Spinga come un pazzo”.
Telefonata Bergamo-Facchetti. Facchetti invita Bergamo ad andare a Milano a prendere un regalo. Bergamo dice che vorrebbe aiutare anche lui a raddrizzare la situazione dell’Inter. Prioreschi chiede “Come aiuta un designatore una squadra di calcio? Io capisco poco di calcio...
Telefonata Foschi-De Santis. Dimostra come i dirigenti chiamassero anche gli arbitri e questo non si poteva fare, mentre si poteva chiamare i designatori.
Telefonata Meani-Bergamo. Meani chiede gli assistenti, questa è un’intercettazione bellissima. Meani dice di non mandare Ivaldi e Pisacreta e di inventarsi qualcosa. Bergamo dice che non sarà facile, Meani risponde “Non sarà facile, ma a te che caz... te ne frega?”. Bergamo chiede a Meani come si sono trovati con Stagnoli. Meani risponde che si sono trovati bene, ma gli dice che se vuole mettere uno che con loro è andato bene può mettere Ambrosino. Meani dice che a lui Stagnoli e Ambrosino stanno bene. Bergamo gli chiede di Ayroldi. Alla fine decidono di fare Stagnoli e Ayroldi. E poi è Moggi che chiede gli assistenti....
Telefonata Meani-Bergamo. Meani chiede di non ammazzarlo....di farlo per loro (il Milan). Meani chiede la protezione per un assistente. Bergamo dice di stare tranquillo, che lo recupererà. Meani poi chiede che manderà a Firenze. Meani è uno di quelli...ci sono 10.000 telefonate di Meani... Meani poi chiede chi metterà in griglia. Bergamo gli dice che ha in mente di mettere tre arbitri in griglia per quella domenica. Bergamo dice a Meani che può immaginare quali saranno invece i tre della domenica successiva. Meani non immagina... ”Paparesta..Collina...Trefoloni”, li indovina tutti e tre. Poi Meani si raccomanda con Bergamo di fare a Trefoloni “un bel discorsetto, se no gli tagliamo la testa noi”. Bergamo gli dice di stare tranquillo.
Telefonata Meani-Collina. Collina arbitro in attività...grande familiarità, queste vanno sentite. Meani promette a Collina che quando diventerà designatore non lo chiamerà più. Meani dice che si ricorderà sempre che quando avevano messo il veto a Pisacreta l’unico che lo ha chiamato è stato lui,\ Brontolo. Collina dice a Meani di aver chiamato il Capo.
Il capo, tanto per essere chiari, è Galliani. Collina dice che il cellulare era staccato e che lui preferiva evitare di chiamare l’ufficio.
Questa telefonata, Presidente, fa scopa con un’altra dove Collina e Meani si mettono d’accordo per andare a cena con Galliani nel ristorante di Meani il giorno di chiusura, a mezzanotte...a proposito di incontri riservati.
Telefonata Facchetti-Bergamo. Parlano prima della partita che arbitrerà Bertini. Bergamo dice che “è una sfida che vedrai la vinciamo insieme”.
Telefonata Facchetti-Bergamo.
Telefonata Facchetti-Mazzei. Facchetti dice a Mazzei di scegliere bene per domenica. Mazzei dice “il numero 1 e il numero 2: Ivaldi e Pisacreta”. Facchetti dice “e il numero 1 degli arbitri”. Mazzei dice che sperano ci capiti col sorteggio. Facchetti dice che lì non devono fare i sorteggi. Quindi Facchetti dice di mettere Collina senza fare il sorteggio. E Mazzei gli dice che non si può fare, che purtroppo ci vuole fortuna, a conferma che i sorteggi non erano truccati. Facchetti dice che se mettono De Santis che ha fatto la Juve domenica, mettono Rosetti che è di Torino. Poi Mazzei gli chiede due biglietti per la partita.
Telefonata Facchetti-Bergamo. In questa telefonata sembra che Bergamo sia interista e quindi non associato con Moggi. Bergamo si entusiasmo per come ieri (aveva giocato l’Inter) per come “abbiamo recuperato, non sai quanto ho sofferto. Mamma mia...due gol bellissimi”. Poi Bergamo gli dice che per domenica, visto che non è una partita scontata, aveva intenzione di mandargli Gemignani e Niccolai.
Telefonata Moratti-Bergamo. Bergamo dice a Moratti di essersi sentito con Facchetti per confermare questo clima di cordialità, che è una cosa che sanno lui e Moratti. Dice che per la Coppa Italia manderà Gabriele.
Telefonata Facchetti-Bergamo. Facchetti dice che ha visto lo score di Bertini...4-4-4. Bergamo gli dice che allora fanno 5-4-4. Facchetti sollecita Bergamo a dire a Bertini che domani è determinante. Bergamo dice che una casella la smuove, ma quella che comincia per “v” e poi dice che Bertini ha capito come si cammina, che è un ragazzo intelligente. Poi Bergamo chiede a Facchetti se per la domenica successiva per l’Inter va bene se ci mettono anche un esordiente in griglia. Poi Bergamo chiede 4 biglietti.
Telefonata Bergamo-Bertini. Bertini racconta che Facchetti è entrato nello spogliatoio prima della partita con “quel fare di sempre” dicendo che era la 13esima partita e che per ora erano in perfetta parità: 4-4-4. Facchetti dice che per l’Inter non è un grande score e quindi...
Procuratore, se un presidente di una società va nello spogliatoio dell’arbitro 10 minuti prima dell’inizio della partita a dire 4-4-4..cerchiamo di muovere... questo che cos’è per il Codice della Giustizia Sportiva? Ma non è un illecito sportivo sparato?
Graziati dall’occultamento delle telefonate!
Poi Bergamo dice che è meglio parlare con Facchetti, che non capisce un c....
Bergamo non è che gli dice a Bertini “Guarda che mi ha telefonato pure a me..”.
Due ore prima Bergamo fa il tifo per Facchetti per il 5-4-4...dobbiamo muovere la “v”....a Bertini mica gli dice che lo ha detto pure a lui.....gli dice che adesso ci parla lui. Queste cose non si fanno.
Bertini poi dice a Bergamo che è stato imbarazzante e che si sono guardati tutti.

Insomma, Presidente, io voglio dire questo. Queste sono 15-20 telefonate rispetto alle 600 che abbiamo trovato. E di questo tenore, e anche peggio, ce ne sono di tutti i dirigenti.
Era una prassi generalizzata quella di interloquire con i designatori sulle griglie, sugli arbitri e sugli assistenti. E siccome ci parlavano tutti, con richieste anche pressanti...vedi Meani, vedi Facchetti, dove sta il vantaggio solo per la Juventus?
Bergamo e Pairetto dicevano sì a tutti. Perché un po’ era anche il loro ruolo quello.
E ce ne sono anche moltissime fra dirigenti e arbitri, e voi non ne trovate una di Luciano Moggi.
Dove sta questo condizionamento del settore arbitrale a vantaggio della Juve e a scapito della terzietà?
Se c’era era un condizionamento che facevano tutti...se condizionamento era.
Oppure, come era più probabile Bergamo e Pairetto dicevano sì a tutti.
Allora io voglio dire a lei e al Procuratore Federale con grande franchezza: ma voi pensate che se ci fossero state tutte queste telefonate l’esito del processo di calcio poli sarebbe stato lo stesso? Se la CAF avesse avuto queste intercettazioni avrebbe dato 5 anni a Moggi? Avrebbe detto che solo la Jventus era favorita?
Io credo di no.
Perché i comportamenti di Luciano Moggi sono stati valutati nella sentenza non presi singolarmente, ma in relazione a quello che hanno provocato. Allora credo che se la CAF avesse avuto queste telefonate non avrebbe potuto scrivere che c’era un illecito strutturale, che c’era stato un vantaggio in classifica per la Juventus da questo rapporto coi designatori.
E credo che la sentenza che la CAF avrebbe fatto una valutazione sulla sanzione molto diversa.
E allora, Presidente, è giusto che per comportamenti analoghi ci sia chi ha subito 5 anni di squalifica e oggi rischia la radiazione e c’è chi sia stato graziato...qui sì graziato...senza nemmeno chiederla la grazia, Procuratore Federale??
E’ giusto che a seguito di queste omissioni c’è qualcuno che l’ha fatta franca? Frubescamente l’ha fatta franca e si è pure intascato uno scudetto?
Quale giustizia è questa? Io vorrei capire quale giustizia è questa.
E’ giusto che assistenti ancora in attività, dopo intercettazioni che hanno con Meani, e lei le ha acquisite tutte...si vada (Prioreschi si rivolge a Palazzi alzando la voce) a sentire le telefonate di Copelli con Meani. Copelli ancora arbitra in serie A e va pure ad arbitrare il Milan!!
Ma la Federazione cosa sta facendo?? La Can che fa???

C’è una telefonata di Meani con Copelli....Copelli chiede protezione a Meani, e poi Meani chiama Galliani e dice “questo è un nostro uomo”.

(Prioreschi, sempre rivolto a Palazzi, e ancora urlando di più)

E Copelli ancora arbitra le partite del Milan!!!!! E Moggi lo dobbiamo radiare!!!! Questa è giustizia???? E’ questa la giustizia che dobbiamo oggi applicare, signor Procuratore?????? E’ giusto che Collina sta facendo il designatore UEFA dopo le telefonate con Meani, dopo le cene riservate con Galliani...è giusto??????
E’ giusto che calciopoli con un operazione di un mese ha decapitato, con un’operazione di bassa macelleria, una serie di teste e ne ha salvate altre????? Che sono stati fortunati...evidentemente fortunati...


E’ giusto che calcio poli si è fatta in un mese e l’esposto della Juve giace da un anno alla Procura Federale???

Ho apprezzato l’intervento del Presidente Abete che ha detto “ma noi dobbiamo aspettare le trascrizioni finali..” ...giusto, è la mia tesi. E perché per sanzionare Moggi e la Juventus non avete aspettato le prove del dibattimento e avete utilizzato le informative dei carabinieri?? Quelle andavano bene di intercettazioni...parziali e trascritte da carabinieri fatte con il copia e incolla, perché chi conosce quegli atti come li conosco io....è una vergogna!!!!!
Quello che hanno fatto i carabinieri con il copia e incolla delle telefonate è una vergogna!!!
Andatevele a leggere!!

La giustizia (Prioreschi sempre puntando Palazzi) non si amministra con due pesi e due misure. Ci deve essere un peso e una misura!

Passo agli arbitri... Paparesta, la legenda di Paparesta.
Tutto nasce da una boutade di Moggi che dice “li ho chiusi dentro”. Nella seconda telefonata già dice “volevo chiuderli...”.
Ai carabinieri basta questo per confezionare un’informativa, trasmetterla alla Procura di Napoli che eleva imputazione di sequestro di persona a carico di Moggi e Giraudo.
Poiché l’episodio era avvenuto a Reggio Calabria hanno dovuto trasmettere, bontà loro, gli atti a Reggio Calabria. Appena arrivati gli atti, la Procura di Reggio ci ha messo un minuto e mezzo per chiedere l’archiviazione perché il fatto non sussiste. E a Reggio forse di sequestri se ne intendono più di noi....un minuto e mezzo e hanno archiviato.
Ma questo non può essere sequestro di persona ma può essere un’infrazione disciplinare....però, allora, se uno sentisse quelle telefonate di Luciano Moggi capirebbe che stava scherzando..ma tralasciamo questo.
La sentenza della CAF si basa su queste intercettazioni e sulle dichiarazioni che Paparesta, Copelli e Di Mauro hanno reso ai carabinieri, che sono confermative di questa irruzione non violenta ma dai toni accesi.
Ora siccome la sentenza si basa su queste dichiarazioni poi Paparesta, Copelli e Di Paolo sono venuti al dibattimento e sono stati interrogati. E quando sono stati interrogati, senza le pressioni dei carabinieri..senza le pressioni dei carabinieri..perché un altro motivo del processo di Napoli è che noi abbiamo avuto arbitri e assistenti che sono venuti a deporre e abbiamo dimostrato che mezza pagina di verbale erano 7 ore di interrogatorio dei carabinieri...per fare mezza pagina di verbale!!!
Allora quando a dibattimento non ci sono le pressioni di nessuno, perché il Tribunale non consente di intimidire i testi, come a volte capita nella fase dell’indagine preliminare....
Interviene Palazzi per criticare quello che Prioreschi ha detto sulle intimidazioni dei carabinieri.
Ma io l’ho detto anche in Tribunale, non c’ho problemi.

(Palazzi critica anche le telefonate, secondo Prioreschi, obiettivamente nascoste.
Interviene il Presidente difendendo Prioreschi e dicendo che parlava del comportamento dei Carabinieri.
Palazzi continua dicendo che i carabinieri non possono neanche replicare.)


Ma io queste cose le ho dette anche in Tribunale, non è che le sto dicendo qua...lo sanno tutti.

Interviene di nuovo il Presidente dicendo che Prioreschi si assume la responsabilità di quello che dice.

Come sempre, Presidente.
Ma allora i carabinieri erano sordi. Perché c’erano dei sordi alle cuffie....è un dato oggettivo. O erano sordi o dormivano. Non lo so..ditemelo voi, perché qui non è che è scappata una telefonata, Presidente, qui ne sono scappate a centinaia e sempre da una parte, che non era quella della Juventus.
Allora io voglio dire qui nessuno è fesso, come dicono a Napoli, e come dice Andreotti a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre.
Ma io, anche avendo usato il termine “nascosto” mi riferisco sempre al fatto oggettivo nel senso che non sono emerse...non se ne sono accorti. Io non ho detto che l’hanno fatto apposta, con dolo,,sarà imperizia, negligenza..non lo so, ma il dato oggettivo è che non ci stanno E un dato oggettivo che è emerso a Napoli è che questo modo di interrogare dei carabinieri un po’ sopra le righe è stato, che non è una grande novità per chi va ai processi penali.
Sono 25 anni che facciamo i processi..qualche carabiniere che alza la voce c’è capitato a tutti, no??
Sulla base delle dichiarazioni Copelli, Paparesta e Di Paolo, Luciano Moggi è stato sanzionato...quando Paparesta viene sentito a Napoli sull’episodio specifico di Paparesta, e mi auguro ci si metta una pietra sopra per sempre,....(Prioreschi legge le deposizioni dei tre).
Io mi auguro che su questo fatto scenda il perpetuo silenzio...perché non se ne può più, anche nell’opinione pubblica, che Moggi ha chiuso Paparesta nello spogliatoio. Non se ne può veramente più.
Una cosa ultima su Paparesta. La CAF aveva detto che il comportamento era grave sotto due profili. Perché erano entrati nello spogliatoio a fine partita e perché avevano usato tono ingiurioso. Allora nemmeno la CAF sapeva che c’era una circolare del 2004 che disciplinava le modalità dell’accesso nello spogliatoio, e i dirigenti alla fine della partita potevano accedervi. Questo è un dato che già fa venir meno una parte della sanzione. Perché la CAF dice che è illegittimo che siano entrati nello spogliatoio ed è aggravato dalle ingiurie e dalle minacce.
Ma non è illegittimo che siano entrati e non ci sono stati né le ingiurie né le minacce. Però questo che facciamo? Non lo possiamo dire perché è emerso dopo e dobbiamo continuare a tenere una sanzione di questo genere su Moggi o il buon senso, io non voglio dire nemmeno il diritto, ma almeno il buon senso lo vogliamo utilizzare in questo procedimento??

(Palazzi si fa consegnare la circolare)

Juve-Lazio. Nasce come illecito, assorbito nell’illecito strutturale..Moggi sapeva la terna prima del sorteggio.
Moggi parla con la segretaria che gli vuole dire gli arbitri e Moggi dice “lo so..lo so”.
Su questo si è costruito un illecito perché Moggi conosceva gli arbitri prima del sorteggio.
Anche qui, e qui torno al comportamento oggettivo dei carabinieri, agli atti del Processo di Napoli in una informativa i CC avevano acquisito dai notai i verbali e presso l’ANSA i comunicati sui sorteggi.
E allora, Presindente, noi li siamo andati a ritrovare..e l’ANSA comunica gli arbitri di Juve-Lazio, la telefonata di Moggi è delle 11.53, il comunicato dell’ANSA dove c’è Dondarini è delle ore 11.21 (Prioreschi sta quasi urlando).
Allora alle 11.53 lo sapeva tutta l’Italia chi era l’arbitro di Juve-Lazio.
Non solo, ma Valentini, segretario della Federazione, ci ha reso edotti che l’esito dei sorteggi veniva messo sul sito della Federazione in tempo reale.
Non solo, ma siccome erano presenti i giornalisti e tutti con il telefonino, tutti comunicavano in diretta i sorteggi. E sono stati i giornalisti a dircelo.
Allora questo è il segreto di Pulcinella..... il segreto di Pulcinella. Alle 11.53 potevo saperlo pure io chi era l’arbitro.
E su questo ci abbiamo costruito l’illecito!!! E Facchetti che va a dire “5-4-4” niente.......che fortuna, che fortuna!!!!
Fiorentina-Bologna , le famose ammonizioni mirate. C’è una ambientale che si innesta su una telefonica e Moggi dice a un soggetto sconosciuto....a Napoli dicono che fosse un arbitro, noi diremo chi è, perché noi sappiamo chi è...non era un arbitro.
In questa ambientale Moggi dice che gli servirebbe che venissero ammoniti i diffidati. Anche su questo si costruisce un capo di imputazione. La CAF dice che non c’è illecito perché non c’è prova...hanno anche verificato che le ammonizioni fossero tutte giuste, fra l’altro gli ammoniti non erano nemmeno Ibra, Del Piero e Maradona ma erano..insomma Gamberini, Nastase...
Ma la Caf si è dimenticata che in quella stessa informativa c’era la telefonata fra Damascelli e Moggi, in cui Moggi neanche sa chi erano i diffidati del Bologna. Su questo la CAF non dice nulla.
E fra le trascrizioni che voi avete, Presidente, c’è una intercettazione fra Meani e Rosetti. Rosetti doveva arbitrare una partita del Siena, avversario del Milan la domenica dopo, e Meani senza vergogna gli dice “Aho...mi devi ammonire i diffidati, mi devi ammonire i diffidati” .
Pure questa intercettazione non ascoltata, che ha graziato...che ha graziato un ulteriore dirigente di un’altra società.

La famosa griglia che Moggi fa con Bergamo, che poi, se vogliamo chiamare le cose con nome e cognome, è l’unica telefonata di Moggi in cui parla di arbitri, di griglie.
A parte il fatto che abbiamo accertato che indovinare le griglie era abbastanza facile, Pesciaroli sul Corriere dello Sport sistematicamente indovina le griglie.
Ma quello che è emerso al dibattimento, e che non c’era scritto nelle informative, è che quella griglia fatta da Moggi non è proprio la griglia fatta nel sorteggio, perché è una griglia che era solo identica per i tre quinti. Perché i tre erano i tre fissi....gli altri due poi Bergamo non ha messo quelli che diceva Moggi. Alla fine Bergamo fa la griglia per conto suo. E gli assistenti mette quelli ceh vuole lui, non nomina quelli che dice Moggi.
Presidente io ho finito e mi scuso se mi sono dilungato ed accalorato, ma di fronte ad una giustizia ordinaria che chiede solo 5 anni e qualche mese, dover prendere l’ergastolo dalla Giustizia Sportiva francamente mi sembra eccessivo. Soprattutto dopo aver scontato 5 anni a nostro giudizio, per quello che le ho detto e che è emerso, ingiustamente.
Quindi io vi chiedo di respingere la richiesta di radiazione per i motivi espressi...dichiaratela nulla, inammissibile, inefficace..tutto quello che volete.
Insisto poi nella utilizzazione del materiale prodotto, noi abbiamo anche un cd audio con le intercettazioni.
E insisto anche per una richiesta di inesistenza o improcedibilità del deferimento per la questione dell’approvazione della Giunta del CONI intervenuta successivamente.

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