Questo il titolo di un sondaggio apparso sul sito di Repubblica in data 16 febbraio, che così recitava: “ il gol di mano di Adriano non visto da Rosetti potrebbe aver messo la parola fine su questo campionato. In altre occasioni altri errori arbitrali hanno fatto discutere per anni. Secondo voi qual è il più grave?”.
Queste le opzioni: a) 10/05/81, Roma-Juventus 0-0, il gol annullato a Turone; b) 26/04/98 Juventus-Inter 1-0 fallo da rigore di Iuliano su Ronaldo; c) 07/05/2000 Juventus-Parma 1-0 gol annullato a Cannavaro; d) 15/02/09 Inter-Milan 2-1 gol di Adriano viziato da fallo di mano.
Quando mi è stato segnalato il pezzo, ho stentato a credere ai miei occhi, e poiché fortunatamente non ho ancora perso del tutto il senso dell’ironia, la prima reazione è stata quella di una sonora (ma alquanto amara) risata.
Nella stagione dei gol decisivi convalidati all’ultimo minuto con cinque uomini in fuorigioco (Maicon in Siena-Inter 1-2), ancora una volta devo assistere ad una performance di esilarante bravura in cui un sondaggio
sull’ennesimo errore arbitrale a favore degli onestoni diviene lo slogan della nosta Juve ladrona, evidentemente per dna acquisito. Le risate si trasformano in convulsioni quando leggo l”avvertenza” in fondo al sondaggio. “Questo sondaggio non ha, ovviamente, un valore statistico.” E fin qui…notazione obbligatoria e utilizzata da ogni testata online, anche se personalmente, visto che la statistica è stata una materia fondamentale se non la principale nella mia formazione universitaria, trovo che il concetto sia comunque assai poco chiaro a chi è sprovvisto delle elementari notazioni statistiche. Ma comunque, proseguiamo…
Si tratta di una rilevazione aperta a tutti, non basata su un campione elaborato scientificamente. Ha quindi l’unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione su un tema di attualità.
Eh no! Tecnicamente è vero, ma sfido a creare delle risposte multiple più scientifiche di queste!
L’apertura del sondaggio e il confronto del gol di Adriano con altri tre episodi va da sé che
distoglie la piena attenzione dal fatto in questione portandolo a misurarsi con altri eventi (i quali hanno già visto poi scrivere la parola “fine” al campionato a cui appartenevano, e quindi di conseguenza portano già intrinsecamente il peso di quanto singolarmente possano avere inciso sull’esito del torneo).
E questa è una prima elementare operazione che nella comunicazione si utilizza per
distogliere il focalizzarsi su un unico evento. Poi c’è la solita campagna vigliacca antijuventina. Altro che unico scopo di permettere liberamente di esprimere la propria opinione.
Su 4 episodi, 3 sono a favore della Juventus. Vogliamo analizzarli?
Il goal di Turone è storia, permettetemi di non ricordare il fallo di Pruzzo e l’assurda squalifica di Bettega….
La scelta di Juventus-Parma 1-0 è una operazione di immagine anti-Juve inaccettabile, nella quale peraltro si evince che nel furore di scagliarsi contro i bianconeri, il giornalista si è dimenticato colpevolmente di documentarsi, poiché viene citato Lippi come allenatore (invece era Ancellotti).
Straordinario poi come viene inanellata una serie di
luoghi comuni sfatabilissimi. Intanto si parla per l’ennesima volta di goal annullato, quando invece si trattò di azione interrotta (il fischio arrivò ben prima che il pallone terminasse alle spalle del portiere). Poi si ricorda il match successivo interrotto per 45’ nella fatal Perugia (e furono ben più di 45 minuti). Il tutto non trascurando (non sia mai!) di ricordare che i media battezzarono quel fischio dell’arbitro come “fallo di confusione”.
E perché questi che ci vorrebbero far passare come due punti guadagnati dovrebbero essere più determinanti dei due punti persi nella partita di andata, quando Crespo pareggiò al 92’ partendo in posizione di evidente fuorigioco, come evidenziarono i replay dell’allora tv digitale Stream? Peccato che nessuno ne parlò poi sui giornali, contrariamente al “fallo di confusione”. Eppure se la matematica non è una opinione, due punti persi e due punti guadagnati si elidono. Perché allora tale diversità di trattamento?
E perché invece il Parma dovrebbe sentirsi più defraudato da quella sconfitta, e non invece dalla lunga serie di partite con l’Inter in cui la squadra ducale è stata subissata di ingiustizie arbitrali recentemente, con le due partite della stagione passata, ricordando il singolare rigore per mani di Couto nei minuti finali, piuttosto che la mancata espulsione di Materazzi nella partita di ritorno, e perché non il ritorno di coppa italia del 2006, quando fu negato un solare rigore per atterramento ai danni di Ruopolo di Materazzi, che se segnato avrebbe virtualmente portato il match ai supplementari?
Passiamo poi al famoso Juventus-Inter del rigore non concesso per “atterramento di Iuliano su Ronaldo”. Intanto ricordo benissimo si trattasse di ostruzione e non di atterramento, ma quell’episodio che determinò un campionato finito comunque con 5 punti di distacco, per quale ragione dovrebbe essere più clamoroso dei due rigori assegnati alla Roma in Venezia-Roma 2-2 dell’anno 2002, penalties assegnati negli ultimi due minuti, il primo scambiando un ponte di Batistuta su Bilica per un fallo del brasiliano sull’argentino, e poi interpretando singolarmente solo un minuto dopo una evidente furbata di Cassano? Quel campionato, terminato con il crollo dell’Inter a Roma contro la Lazio quel fatidico 5 maggio, la Roma lo terminò a ridosso della Juve e un punto sopra l’Inter. Quindi in questo caso quel punto avrebbe potuto essere decisivo!
Potremmo poi citare altri rigori, all’inverso assegnati quando invece palesemente fasulli, come per esempio gli assai più scandalosi due rigori di Napoli-Juventus dello scorso campionato, con le indecenti simulazioni di Zalayeta e Lavezzi.
Ma il concetto dovrebbe essere chiaro.
Ancora una volta, il messaggio che filtra dai media (casualmente ancora una volta dal sito di un quotidiano del gruppo rcs) sguazza indecentemente nel
sentimento popolare antijuventino. Nel momento in cui sto scrivendo questo pezzo sono passati alcuni giorni da quando il sondaggio è online, e i risultati mostrano con chiarezza qual è il pubblico votante:
quello che ritiene di aver subito una ingiustizia. Infatti i due episodi largamente più selezionati sono Juve-Inter, che avranno evidentemente votato gli interisti, e Inter-Milan, che avranno di contro votato i tifosi rossoneri. Poiché di tifosi romanisti e ducali se ne contano molti meno, poco casualmente quei due episodi si ritrovano con una minima percentuale di voti, poco superiore all’opzione “nessuno degli episodi citati”.
Ognuno tragga le sue conclusioni. Per quanto mi riguarda, e non mi limito a riferirmi solo al calcio, non finirò mai di sostenere come questi sondaggi, che violano per principio ogni regola fondamentale della statistica, non solo siano
inattendibili, ma siano soprattutto un
mezzo per incanalare i lettori verso una pre-determinata direzione. Infine, sicuramente perché ormai sono pazzo, visionario e paranoico, non sono riuscito a fare a meno di notare che sono casualmente (?!?) citati i componenti della cupola Moggiana. Bergamo come arbitro di Roma-Juve, con Pairetto citato al seguito ma senza che centrasse nulla con la partita in questione e neppure con le successive, e De Santis per Juve-Parma.
Del resto, qualcuno potrebbe anche dirci che il bello del calcio e delle moviole è l’opinabilità.
E in fondo è vero: per esempio, nessun quotidiano pare abbia mai riscontrato possibili irregolarità nell’arbitraggio di Lecce-Parma 3-3 del 29 maggio 2005. Eppure questo non ha impedito nel processo di Napoli ai pm di evidenziarla come prova di una manomissione per salvare la Fiorentina, richiesta dai Della Valle alla cupola di Moggi. Che diamine, 3-3 è un risultato anomalo!
Per la verità io ricordo uno splendido Fiorentina-Juventus 3-3 quando ero bambino, vissuta insieme a mio padre, con prodezze di Platini e Antognoni e memorabile rete di apertura di Massimo Bonini (memorabile anche perché non ricordo che il biondo sanmarinese fosse avvezzo a segnare!).
Eppure non mi risulta che sopra vi fosse nessun taroccamento.
A mio avviso gli errori che hanno condizionato di più i campionati negli ultimi anni sono state le
mancate sanzioni della giustizia sportiva nei confronti degli extracomunitari non schierabili in campo, su tutti i casi Recoba e Nakata, la
retrocessione della Juventus pur non avendo riscontrato illecito sportivo, le singolari
interpretazioni sui famosi Rolex di Sensi e gli elettrostimolatori regalati dall’inter agli arbitri.
Posso opinare anch’io no?
Oppure no perché sono gobbo?
Ebbene sì, sono gobbo e me ne vanto.
E non capirò mai quelli che non se ne vantano, e di fronte ad accuse, ognuna delle quali smentibili, non si difendono e non difendono la mia squadra.
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