Cento e passa anni di storia del calcio.
Cinque scudetti di fila senza intercettazioni nè tavolini.
Milioni di persone nel mondo che identificano una squadra col calcio di quella nazione e viceversa.
Platini che nella Finale di Coppa Intercontinentale segna un goal stupendo, glielo annullano e lui protesta sdraiandosi mollemente in mezzo al campo.
Un numero di scudetti vinti pressochè doppio rispetto alle altre squadre più titolate.
Un capitano ritiratosi dal calcio giocato senza neppure un “rosso” in tutta la carriera.
Una Coppa Italia vinta in casa del Milan Campione d’Europa con un gol dell’onesto operaio del pallone Galia.
Rui Barros che viene mandato dal parrucchiere a tagliarsi il cespuglio da Harlem Globetrotters prima di firmare il contratto.
Il Bernabeu che si alza in piedi a tributare una Standing Ovation per un giocatore avversario che ha appena infilato la loro porta.
Una finale mondiale giocata quasi esclusivamente da giocatori ed ex-giocatori di un singolo club.
Questo e molto altro ancora.

Andrea, spero che tu non te ne abbia a male.
Ho letto che qualche giorno fa hai parlato con la squadra e hai detto ai giocatori “Ricordatevi cos’è la Juventus”.
Questo è quello che io mi ricordo essere la JUVE.
L’ho scritto perchè mi piacerebbe che lo ricordassi sempre anche tu.