Ci voleva proprio una domenica senza calcio. E’ bello interessarsi anche di altri sport che non sia l’italico pallone inquinato da cartonati di spettacolo, errori in buona fede e presidenti compiaciuti di poter prendere per i fondelli i tifosi: «Accorrete, abbonatevi, non c’è più l’orco! Vi porto in Champions League e magari vinco anche in campionato…».

La domenica alternativa inizia con la sveglia puntata dieci minuti prima delle otto, il che, con l’aggravante dell’ora legale, rappresenta uno sforzo non indifferente. Questo weekend è ripartito il circus della formula 1.

Si spengono le luci rosse e Button si merita subito uno di quei commenti che Niki Lauda dedicava a Schumacher, “parte e arrivederci e grazie, ci rivediamo al traguardo!”.
Le rosse per un po’ restano all’orizzonte. Tante volte basta rimanere lì per approfittare delle occasioni che la gara offre, la safety car, uno scroscio di pioggia o anche gli esiti del ricorso che il 14 aprile potrebbe rivoluzionare la classifica finale. Inoltre il principale antagonista delle rosse naviga nelle ultime posizioni. Insomma per gli uomini del presidente Montezemolo potrebbe essere ancora una domenica positiva.

La gara va a vanti ed eccola lì, la safety car. Le monoposto si riorganizzano in un unico compatto codone. Dài che la speranza non è vana, la sorte potrebbe non essere avversa.

Lo svolgersi di qualche giro e ti accorgi che la sorte non è benevola con gli uomini del presidente-“ragazzo dei Parioli”.
Il tremendo uno-due si consuma mentre in diretta televisiva parla Luca Colaianni, addetto stampa della Ferrari. Richiesto di spiegare i motivi del primo ritiro del cavallino, deve annunciare anche il secondo! Che faccia delusa e sempre con la solita voce triste. È dall’anno scorso che mi chiedo se questo personaggio non porti un po’ di malasorte alle rosse. Fossi nei tifosi del cavallino, farei i debiti scongiuri quando lo inquadrano.

Sinceramente mi spiace per tutte le persone che in Ferrari lavorano con dedizione e competenza, ma c’est la vie!

A fine gare c’è una considerazione che già pare lasciare un ghigno più che malefico sul volto di Lewis Hamilton, e non solo. Il pilota inglese alla fine si è piazzato terzo dietro a due macchine che dovranno essere giudicate per il ricorso presentato da Ferrari, Renault e Red Bull.
Non è atroce la vita con il caro ragazzo dei Parioli? Ha presentato ricorso pensando di poter avere a tavolino una facile vittoria che alla fine potrebbe essere determinante. Invece così il nostro Luca rischia solo di favorire l’avversario più temibile per la conquista del titolo, regalandogli la vittoria del primo GP della stagione!

Caro Montezemolo, sorrida! E prenda consiglio da sé stesso: i ricorsi si possono anche ritirare…

Anche le altre rosse, quelle a due ruote, scendono in pista. Test ufficiali della MotoGP.
La Ducati sembra in palla, Casey Stoner anche. Miglior tempo di giornata e aggiudicazione della vettura sportiva messa in palio dagli organizzatori.

Valentino Rossi (amico di Lapo) deve accontentarsi. Poi come faceva notare Giacomo Agostini, “lui è un uomo FIAT, che se ne fa di un’auto di un altro marchio?”. Potrebbe chiedere consiglio a Lapo.
Il “dottore” (de che?) appare sugli schermi, e dal divano di casa parte un commento niente affatto originale: “La FIAT manda gli operai in cassa integrazione, e riempie di soldi Valentino Rossi! E poi non mettono mano al portafogli per la Juve?!”.
Eh, ma questo dicono sia qualunquismo.

Noi ci accontentiamo, a qualcuno girano e fumano, le ruote!


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