Quando si deve mettere una vita, una storia o una carriera su carta spesso ci si rifugia nei numeri. Freddi, chirurgici, precisi giudici mai succubi delle emozioni o delle passioni. Unici testimoni sempre attendibili del bene e del male compiuto.
Oggi lasciatemi raccontare i “numeri” di un grande.
Esordio in serie A a 19 anni. Titolare inamovibile al centro della difesa dei Campioni d’Italia a 21 anni. Più di cinquecento presenze con la stessa maglia. Trentadue reti in carriera, bottino notevole per un difensore. Diciott’anni da professionista, zero “rossi” e zero giornate di squalifica. Settantotto presenze in Nazionale. Campione del Mondo. Sette scudetti. Due Coppe Italia. Una Coppa dei Campioni. Una Coppa delle Coppe. Una Coppa UEFA. Una Supercoppa Europea. Una Coppa Intercontinentale.
E un numero che racconta più di tutti chi era questo grande UOMO, prima che un grande CAMPIONE: Due mocassini “firmati” rovinati per accontentare i bambini e dare due calci al pallone all’Oratorio tra i lamenti della moglie.
Nessuno come te. Mai.
“La Juve è qualcosa di più di una squadra. Non so dire cosa, ma sono orgoglioso di farne parte” .
(G. Scirea - Cernusco sul Naviglio, 25 maggio 1953 - Skiernewice, 3 settembre 1989) |