« [...] Nel 1896 una brigata di studenti del Liceo d'Azeglio soleva avviarsi, finite le elezioni pomeridiane, verso il corso Duca di Genova e quindi, deposti i libri su d'una panca, dedicarsi al giuoco di 'barra'. Il foot-ball si insinuò più tardi: già si era visto giocarlo prima alla patinoire del Valentino e poscia in Piazza d'Armi da alcuni stranieri residenti a Torino i quali avevano fondato il F.C. Internazionale mutandosi poi in F.C. Torinese. Con tante iniziative una società ci voleva e nell'autunno del
1897 se ne decise la fondazione. Qui cominciarono le vere origini della Juventus... » (Enrico Canfari, Storia del Foot-ball Club Juventus di Torino, Tipografia Artale, 1915)
Giorno
1 novembre 1897 è considerata la data di fondazione ufficiale dello Sport Club Juventus. Quella panchina oggi è conservata in corso G. Ferraris, n. 32, ma la prima sede della Juventus fu l’officina dei fratelli
Eugenio ed Enrico Canfari, in Corso Re Umbero, n. 42 a Torino. Secondo la memoria scritta che si riferisce all'origine della società torinese, è verosimile che i soci fondatori furono: Eugenio Canfari, Enrico Canfari, Gioacchino Armano I, Alfredo Armano, Luigi Gibezzi, Umberto Malvano, Vittorio Varetti, Umberto Savoia, Domenico Donna, Carlo Ferrero, Francesco Daprà, Luigi Forlano, Enrico Piero Molinatti, cui si aggiunsero successivamente Pio Crea, Carlo Favero, Gino Rocca, Guido Botto ed Eugenio Secco. Tutti di età compresa tra quattordici e diciassette anni, per un mito che eterna il valore della gioventù.
Nel
1899 la società assunse il nome di Foot-Ball Club Juventus.«Da quell'epoca il nostro scopo sportivo venne più nettamente a precisarsi ed il solo Foot-ball occupò la nostra attività; ed al primitivo nome di Sport Club Juventus fu sostituito l'attuale Foot-ball Club Juventus o semplicemente Juventus. Questo nome fu, come vedete ora, veramente fortunato poiché le Società Sportive nostre omonime sono moltissime, ma la vera Juventus è una sola: la nostra. » (Enrico Canfari, Storia del Foot-ball Club Juventus di Torino, Tipografia Artale, 1915)
La prima maglia adottata fu rosa e si indossava corredata di cravatta o papillon nero.
Nel 1903 i colori ufficiali diventarono il bianco e il nero, a seguito, si racconta, di una richiesta fatta ad uno dei membri della società, John Savage, commerciante di tessuti, di ricercare in Inghilterra una tipologia di tessuto più adatto e resistente. Arrivarono così le magliette del
Notts County, da Nottingham.
Nel 1901 la Juventus vinse il primo titolo nazionale, denominato Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione, attribuito insieme con il Gonfalone e la Medaglia del Municipio dalla Città di Torino. Era presidente l’imprenditore svizzero Alfred Dick, il quale a causa di divergenze sorte per questioni di spogliatoio andò a fondare con altri “dissidenti” il Foot-Ball Torino, creando le basi per la prima rivalità che il calcio italiano ricordi. Nel 1905, sotto la sua presidenza, la Juventus vinse il suo primo campionato italiano (denominato Campionato Federale). I primi juventini campioni d’Italia furono: Armano I, Durante, Mazzia, Walty, Goccione, Diment, Barberis, Varetti, Forlano, Squair e Donna.
Il
24 luglio 1923 la famiglia Agnelli entrò a far parte della società bianconera con Edoardo, figlio di Giovanni Agnelli, fondatore dell’azienda automobilistica FIAT, eletto presidente del club.
«Il legame tra la famiglia Agnelli e la Juventus, suggellato dai cinque scudetti dei primi anni trenta, tuttavia ha posto le basi per quello che sarà il calcio italiano nella seconda metà del secolo passato. Che farà appunto della squadra bianconera la "fidanzata d'Italia", la regina indiscussa del nostro football, amatissima da milioni di tifosi da nord a sud della Penisola, riferimento obbligato per qualsiasi tipo di riflessione sul nostro calcio. » (Guido Liguori ed Antonio Smargiasse, Calcio e Neocalcio: Geopolitica e prospettive del football in Italia, Manifestolibri, 2003)
Da allora di tempo ne è passato, 114 anni, nel corso dei quali la Juventus è talmente cresciuta da diventare, oltre che la terza società di calcio italiana per antichità tra quelle in attività dopo il Genoa, fondato nel 1893 e l’Udinese, nel 1896, il
club italiano con il maggior numero di titoli ufficiali vinti e uno dei più vittoriosi e prestigiosi d'Europa e del mondo. 51 trofei ufficiali: 40 a livello nazionale e 11 a livello internazionale, che la fanno essere la seconda squadra italiana, la terza squadra europea e la sesta a livello mondiale per numero di titoli conquistati e riconosciuti dall'UEFA.
La Juventus è stata la prima squadra italiana e latina ad essersi aggiudicata la Coppa UEFA (1976–1977). Nel 1993 vinse la sua terza Coppa UEFA, che costituisce un record condiviso con l’Inter, ma essendo stata la prima squadra ad aggiudicarselo, nella finale della competizione vinta con maggior scarto di reti.
E’ l'unica società calcistica al mondo ad avere vinto tutti
i tornei e coppe ufficiali a livello internazionale. Nel 1985 fu la prima società europea di calcio a centrare le tre principali coppe europee per club (Coppa Uefa, Coppa delle Coppe e Coppa dei Campioni), ricevendo in riconoscimento la Targa UEFA (The UEFA Plaque) dall'Unione delle Federazioni Calcistiche Europee nel 1987. Traguardo che ancora oggi condivide solo con Ajax e Bayern Monaco.
La Juventus è una delle squadre con il maggior seguito di tifosi al mondo e la prima squadra d'Italia per numero di sostenitori.
Nel 2006
si è aperto il ciclo più oscuro della sua storia, con le condanne della giustizia sportiva che hanno trascinato la squadra in serie B per un’accusa di illecito mai provata. La compagine è stata decimata di molti dei suoi campioni e, pur avendo riconquistato nel volgere di una sola stagione la massima serie, ha dovuto affrontare il clima ostile che un processo iniquo e una campagna mediatica avversa e sconsiderata avevano determinato. I giocatori della Juventus retrocessa hanno con orgoglio dato un contributo straordinario alla vittoria della nazionale italiana nei mondiali del 2006. Lo stesso orgoglio hanno dimostrato molti tifosi juventini, che con passione e tenacia si sono impegnati affinché i fatti di quella tremenda estate non venissero dimenticati e trovassero giustizia. Dopo cinque anni non è ancora stata scritta la parola fine. Si attendono i verdetti della giustizia ordinaria e le revisioni della giustizia sportiva. Anche la società ha intrapreso un cammino fatto di battaglie legali che possa giungere a restituire alla Juventus non solo i due scudetti revocati e vinti sul campo, ma soprattutto la sua dignità storica.
L’8 di settembre 2011 è stato inaugurato con una cerimonia esaltante e spettacolare Lo Juventus Stadium, edificato sullo stesso terreno del Delle Alpi, scenario di indimenticabili vittorie. La Juventus è la prima squadra italiana a giocare un campionato in una struttura di proprietà, anche se oltre gli inevitabili ostacoli di natura logistica ed economica, ancora una volta ha dovuto fare i conti con una giustizia sempre all’erta e allertata nei suoi confronti e morbida quando si tratta delle sue antagoniste.
Auguri, Signora. I tuoi amanti. “Quelli che si mettono in viaggio per vedere con i loro occhi una città desiderata e immaginano si possa godere, in una realtà, le delizie della fantasia”. (M. Proust, Dalla parte di Swann).
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