Ho sognato una Juventus diversa, migliore di quella attuale. Per questo ho pensato che la dipartita dell'attuale organigramma societario e dirigenziale potrebbe coincidere con il nascere di una nuova era, magari non subito vincente ma programmata, che mobiliti, come era allora, milioni di tifosi indirizzati in un'unica strada: quella della vittoria.
Ora siamo privi di futuro, non pessimisti, ma mestamente realisti. Poi ci sono le frasi, non sicuramente ereditarie, che stravolgono, perchè lontane dai tempi.
L'attuale dirigenza bianconera scivola verso il sottosviluppo sportivo, ma pare sia caritatevole non perderla. I tifosi ne ricaveranno povertà, sportiva s'intende.
Siamo rimasti in attesa per giorni, aspettando che qualcuno alzasse la voce, che tirasse fuori l'onore e la faccia, non per difendere l'indifendibile, ma per riprendersi quello che era stato conquistato sul campo, giocando a calcio. Altri conoscevano già la fine, in un Paese in cui molti l'aspettavano da tempo.
La fine di una storia gloriosa, di un orgoglio tutto italiano commercializzato nel mondo, per accedere ad un futuro che il nostro calcio non avrà mai. Oggi c’è tutto un mondo che, aspettando Juventus-Inter, evoca frasi dagli effetti roboanti, che guarda alla sfida come un combattimento a cavallo da tempi medioevali, e c'è chi, sfacciatamente,
parla di giocarsi la faccia e l'onore in una sfida che, con il sorriso, ha fatto sua come la partita dell'anno.
Ma noi, i tifosi, non possiamo accettare che il futuro venga cancellato, ignorando il passato. Per questo penso a quante volte li avrei voluti vedere metaforicamente in piazza, arrabbiati, ad urlare: ridateci i nostri scudetti, contro di noi non avete nulla, non esiste un solo illecito che possa toglierci la serie A e l'Europa, e quando avrete avuto il buon senso di chiederci scusa, sappiate che ogni qual volta sarà toccata la Juventus, a torto, noi saremo pronti a metterci la faccia e soprattutto l'onore.
Ho sognato il loro diritto alla ribellione, alla giustizia. Se, invece, penso a cosa non si è fatto per tacere e farsi sopraffare da una giustizia che ha giustiziato per il volere del popolo, vuol dire che dai "padri" non hanno preso il meglio. E non era facile.
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