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Attualità di E. LOFFREDO del 09/05/2012 07:41:53
Noi vogliamo una stella vera, non un lustrino

 

È scritto da qualche parte che su tutte le vittorie bianconere si debba spargere un po' di veleno? Somministrato l'antidoto alle allusioni milaniste, certificato in modo inoppugnabile la superiorità juventina nel campionato ormai all'epilogo, non facciamo in tempo a gioire che monta "la grana terza stella".

La questione è sorta ancor prima di averlo vinto questo campionato. Terza stella sì, terza stella no? Pare questione amena, qualcosa di meramente estetico, e invece c'è molta più sostanza di quel che pare. Mettere una terza stella sulle maglie significa disconoscere i verdetti della giustizia sportiva che nel 2006 sottrassero due scudetti alla Juventus. Disconoscimento che appoggeremmo in quanto anche noi riteniamo ingiuste quelle sentenze (altrimenti questa Associazione non sarebbe nata).

La Juve vuole (vorrebbe) cucirsi il terzo simbolino dorato, Abete e compagnia aspettano che si passi dalle parole ai fatti per reagire con tutta la prepotenza di cui sono capaci. In questo caso sì che saprebbero muoversi in autotutela...

Il presidente Agnelli ha parlato di sorprese sulla maglia dell'anno prossimo. Alcuni hanno ipotizzato scelte stilistiche atte a camuffare in qualche modo la terza stella, altri invece immaginano un nuovo stemma sociale in cui saranno incorporate le tre stelle aggirando così le obiezioni della FIGC, pochi pensano che ci sarà una terza stella uguale alle precedenti, e pochissimi (quasi nessuno) credono che alla fine si desisterà.

Da parte sua il presidente federale ha fatto sapere che «la federazione ha il compito di far rispettare le regole. Con grande serenità qualora venisse posto il problema sarà data risposta da una federazione che ha grande rispetto per la storia di tutti i club e per le regole del mondo del calcio». A quanto pare ad Abete è passata la sindrome da incompetenza.

Siccome sappiamo tutti che sulla questione non c'è nessuna regola codificata da seguire, e siccome tutti sappiamo che è consuetudine che la stella si mette per ogni dieci titoli vinti, vorremmo sapere di quali “regole da rispettare” parla Abete. Il presidente federale poi dovrebbe sapere che il campionato di calcio è organizzato dalla Lega di Serie A, eventualmente è quest'ultima che potrebbe sollevare il problema. Che a noi risulti, nemmeno l'apposizione dello scudetto sulle maglie è codificato, eppure lo si è fatto mettere anche a chi ce lo aveva di cartone.

Speriamo che Andrea Agnelli non porrà quello che per Abete è un problema, chiedendo così l'approvazione di “Giancarlo ora mi sento competente” . Il presidente bianconero faccia come quel tipo della pubblicità, agisca da uomo che non deve chiedere, soprattutto se ritiene di esercitare un proprio diritto consuetudinario.

Presidente Agnelli, metta la terza stella sulle maglie, lo faccia senza ricorrere a sotterfugi o scappatoie grafiche. Una terza stella uguale alle altre due. Poi vedremo se da via Allegri avranno il coraggio di innescare eventi che possono portare alla revisione delle sentenze sportive del 2006!


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