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Attualità di P. CICCONOFRI del 28/05/2012 10:39:07
Distruzione mediatica di Conte

 

Dal 2006, l’anno di calciopoli, sappiamo che se vogliamo avere in anteprima notizie scottanti o leggere materiale che dovrebbe rimanere segreto, non ci resta che seguire le inchieste della gazzetta dello sport.
Questa mattina abbiamo appreso che Antonio Conte è indagato per “associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva” e che sono state effettuate perquisizioni della polizia nel suo appartamento.
Quello che stupisce non è il clamore mediatico, d’altra parte era chiaro già dai giorni scorsi che infangare il simbolo della rinascita juventina era forse il principale obiettivo di alcune note testate, ma il contorno che accompagna quella che dovrebbe essere un' inchiesta seria …

Leggete cosa scriveva la gazzetta dello sport in un articolo a firma di Ruggiero Palombo il 26 maggio: “…la Procura di Cremona tarda a dare seguito alle fin troppo annunciate nuove misure investigative. Un’altra settimana di ritardo e diventerà difficile raggiungere questo o quel tesserato anche solo per chiedergli conto quale «persona informata dei fatti». Niente di straordinario di fronte ai tempi biblici della giustizia ordinaria, ma molto di preoccupante per quel che riguarda il futuro del Procuratore federale Stefano Palazzi. Da una parte, non può fare a meno delle Procure della Repubblica, dall’altra ne rischia quotidianamente di diventare prigioniero, con buona pace di una «par condicio» dei processi sportivi sempre più problematica e lontana. Poi toccherà alla Serie A e alle carte provenienti dalla Procura di Bari (caso Masiello e dintorni), l’unica a mostrarsi puntuale. Se Cremona non si sbriga, c’è il rischio di un impasse dal quale il calcio farà fatica a tirarsi fuori.” Link all’articolo
Detto e fatto. Palazzi non può fare a meno delle Procure e guarda il caso, proprio quella di Cremona sollecitata, gli viene incontro per il caso Conte e non solo…

Altra curiosità. Enrico Mentana (La7), non nuovo a scoop legati al calcio scommesse, aveva annunciato gli imminenti arresti proprio ieri sera: «saranno eseguiti nel corso della notte» e il TG5 aveva dedicato il titolo di apertura proprio agli eclatanti sviluppi. Insomma tutti sapevano tutto. Ulteriore conferma di come le procure lavorano con i giornalisti tanto che è da giorni che il blitz era stato praticamente annunciato (si conosceva il giorno ed altri dettagli), forse per aumentarne la spettacolarità. Serietà e riservatezza delle indagini contano molto meno…

Calciopoli ha lasciato una certezza su un certo modo di operare: si sceglie il mostro e si lavora per condannarlo. Questa volta molti occhi sono puntati su Antonio Conte. Nel giro di qualche mese siamo passati dalle accuse sulla ricezione di un presunto sms (24 aprile 2011) e quindi l’eventuale addebito per omessa denuncia, alla perquisizione del suo appartamento (28 maggio 2012), il tutto condito dall’accusa per “associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva”.

La stampa l’ha già condannato così come l’opinione pubblica: Carobbio è il pentito affidabile che ha fatto il “nome”. Questo aspetto lo hanno preparato con cura nei giorni scorsi.
Petrucci ha appoggiato pubblicamente il lavoro di Palazzi. Nessuna incertezza nemmeno su questo aspetto: la giustizia sportiva non dà garanzie ma gode di protezione ed ha potere... ora deve solo mostrare il pungo di ferro.

Restano da valutare i fatti, se ci sono, quando lo show sarà finito.

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