Le ultime "news" sulla questione "biennale" relativa al calcioscommesse e suoi derivati varii ed eventuali oggi ha raggiunto
un nuovo livello di vergogna, propagandata, ovviamente, sempre dalle solite "veline" a mezzo stampa. Il caso di cui ci occuperemo oggi è relativo al filone d'indagine genovese, ovvero
quello relativo al derby Genoa-Samp di due stagioni fa; i fatti oggetto d'indagine relativi a quella partita avrebbe dovuto
"sconvolgere il mondo del calcio". Così ebbe a riferire a mezzo stampa, ovviamente, come sempre, il PM di Cremona Di Martino.
Per quel filone d'inchiesta
Criscito fu indagato dalla procura cremonese e con lui i suoi compagni di squadra Milanetto, Dainelli e Palacio, per il quale garantì persino Preziosi, pronto a riprendersi il giocatore e a ridare i soldi all'Inter in caso di una sua eventuale squalifica.
L'indagine, nel frattempo, veniva trasferita per competenza territoriale a Genova e dal 28 maggio, giorno in cui Criscito venne formalmente indagato a Cremona, ad oggi, giorno nel quale le posizioni sue e dei suoi compagni vengono definitivamente archiviate a Genova,
il difensore ex genoano ha dovuto abbandonare il ritiro azzurro e rinunciare all'europeo, oltre che vedersi additato dall'opinione pubblica come un delinquente alla Carobbio.
In quella vicenda fu coinvolto anche Bonucci, la cui posizione "trasferita" per competenza da Cremona a Bari, fu da subito meno compromessa, in quanto la procura barese non indagò mai il centrale difensivo bianconero;
evidentemente la sicumera di Di Martino il cremonese a Bari venne ritenuta infondata; cosa che è capitata anche a Genova, ma con troppi mesi di ritardo per ridare a Criscito una maglia in tempo per l'Europeo.
Quindi, facendo un rapidissimo riassunto:
abbiamo una procura, quella di Cremona, che indaga tutti,
che chiede l'amnistia alla giustizia sportiva (
"Mondo marcio. Un'amnistia per ripartire da zero” "Un numero impressionante di calciatori è coinvolto nelle partite truccate. In Italia, in Europa e in tutto il mondo. Calcioscommesse dilagante, andrebbe azzerato tutto, ovviamente sportivamente") per i delinquenti rei confessi e per quelli che li volessero seguire sulla via della redenzione; una procura che appena trasferisce gli atti alle procure competenti
viene sempre clamorosamente smentita; abbiamo una procura, quella di Bari, che prosegue la sua azione investigativa, ma che su Bonucci ha ritenuto le tesi cremonesi non rilevanti; abbiamo una procura, quella di Genova, che
ha vagliato le carte della "partita che doveva sconvolgere il mondo del calcio" ed è giunta alla conclusione che di sconvolgente non ci sia niente. E allora mi chiedo: abbiamo dei Don Chisciotte, a Cremona, che si battono contro i mulini a vento delle procure di altre città? Abbiamo procure che coprono i misfatti dei giocatori delle squadre delle città stesse, oppure abbiamo una procura, quella di Cremona, che ha messo su un orrido spettacolo a tema, ovvero: la macelleria della dignità dell'individuo?
Chi dei due fa schifo? E sì: schifo, perchè qua non ci sono mezze misure:
o a Cremona fanno del terrorismo sulla pelle della gente per bene, e quindi farebbero schifo,
oppure a Genova e a Bari i PM coprono i reati associativi di alcuni indagati, e quindi farebbero schifo loro.
Di sicuro c'è che ancora una volta, per l'ennesima volta, il sistema giudiziario italiano ha dimostrato di perseguire principalmente un solo vero obiettivo:
esporsi a livello mediatico-giudiziario a mezzo del solito tritacarne che hanno in uso da almeno vent'anni. Sarebbe anche giunta l'ora di ripulire questa sudicia macelleria del diritto...
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