Signor Presidente, Consiglieri, Azionisti, Fratelli Bianconeri.
Anche quest’anno sono delegato al privilegio di portare in assemblea la voce dei circa seimila tifosi e piccoli azionisti dell’Associazione GiùlemanidallaJuve e con essa mi piacerebbe riuscire a trasmettere parte della perseveranza che la permea nella salvaguardia della Nostra Storia Bianconera e quindi nel non dimenticare lo scempio del 2006 affinché questo management ne affianchi la sorella: la volontà.
Forse la nostra voce mal si addice alla mera analisi contabile, ma la nostra idea di azionista è unicamente quella di soddisfare materialmente l’umana esigenza di possedere un pezzo del sentimento di ciò che abbiamo nel cuore da sempre.
Nella sua lettera introduttiva, Sig. Presidente, esordisce sottolineando l’inversione di tendenza del trend di bilancio, che secondo noi è direttamente proporzionale con la distanza cui dobbiamo tenere lontani da corso Galileo Ferraris gli ultimi ex presidenti, anche se qualche voce di bilancio (postuma) ce li ricorda ancora insieme a qualche loro infelice esternazione su piccole TV interiste a diffusione rionale o sull’Eco del Chisone, ma altrettanto sono da tenere a distanza le eventuali disposizioni di chi quegli uomini ce li aveva inopinatamente messi.
Si è ancora lontani dal pareggio di bilancio ma la misura dell’aumento dei ricavi in una stagione senza proventi da Coppe significa che il percorso intrapreso è quello antico. Infatti quello su cui basiamo oggi, tronfi, quell’aumento di ricavi è a ben vedere quasi esclusivamente dovuto ai maggiori “proventi da Stadio” che altre “ignote” gestioni precedenti hanno lasciato nel cassetto.
Cassetto ancora capiente, speriamo, e dal quale notiamo con piacere avete attinto anche l’iniziativa che un tempo si chiamava «Cittadella Juventina» e che avete ribattezzato un po’ più volgarmente “Progetto Continassa”; l’importante alla fine è il risultato anche se come sempre il tempo è galantuomo.
All’appello mancano ancora i proventi da diritti TV erosi dall’opera di saccheggio della Norma (chiamarla Legge sarebbe sbagliato concettualmente) Melandri con i suoi parametri di calcolo ad-antiJuventusam. Avete una potente leva da adoperare che sta nella passione e nei numeri dei nostri tifosi. Anche sui costi, come Lei giustamente sottolinea, si può e si deve lavorare e non solo sgomberando “le ultime macerie” residue degli almeno 4 anni di sindrome da “smile”.
Risultati sportivi
I risultati della gestione sportiva sono stati eccellenti, in campionato invincibili. Anche qui si sta tornando in linea con l’antico: è bastato un tecnico dall’autentico DNA bianconero a galvanizzare i nostri ragazzi, noi tifosi e a deprimere e far intonare piagnistei assortiti per la penisola. È la dimostrazione che ai sedicenti sportivi di nome (su passaporto falso), che di fatto non ne conoscono e non riconoscono alcun valore, non si può e non si deve mai “sorridere”. Tantomeno con costoro si può patteggiare o peggio calare le braghe. L’impoverimento scientifico cui la rosa dei giocatori era stata sottoposta nelle gestioni post Farsopoli ha comportato un quasi integrale ricambio, con qualche errore (Martinez su tutti), e che abbisogna di un’ulteriore iniezione di qualità (resta scoperto il ruolo di bomber da oltre 2 anni). Dopo il lavoro di quantità, ora sarà utile scegliere in modo più mirato l’eccellenza e su questo valuteremo l’idoneità effettiva degli attuali operatori di mercato. Lo stesso vale anche per le operazioni in uscita: vero che un bilancio non si tiene in piedi con le plusvalenze (Lapalisse e J.Elkann dixit) ma le continue minusvalenze lo affondano (Blanc, Secco e per ora Marotta fecit).
Controversie in corso
Devo dire che a margine del ringraziamento per i consiglieri uscenti provo invece personalmente una certa soddisfazione nel registrare l’uscita di Briamonte che a un mio amico, in un’accaldata conferenza di un agosto passato, aveva regalato l’impressione di un mastino che non guarda in faccia a nessuno mentre, tra un patteggiamento e una finta sterilizzazione, un altro patteggiamento e il non far altro che des ronds dans l’eau, alla fine di lui ci resta solo, pari a sé, una lunga ed ingente serie di parcelle e ritenute d’acconto che si evincono dalla lettura del bilancio a dispetto delle cause vinte.
Perché parlavo in apertura di volontà? Perché proprio rispetto al fulcro di quella conferenza, l’annunciata richiesta di risarcimento di 444 milioni (tutto si può dire ma non che il numero 4 dispiaccia ai legali post 2006, specie quelli con il vezzo del patteggiamento) avverso alla FIGC per la disparità di trattamento, che Noi come Associazione abbiamo anche appoggiato ad adiuvandum, ante il tar del Lazio nasce spontanea una domanda: avete presentato o avete intenzione di presentare un'istanza di prelievo per far fissare la discussione del ricorso e, se no, perché? Deve essere GiùlemanidallaJuve a fare anche questo? Se lo facessimo, scombussoleremmo qualche piano centenario? Altrimenti, senza tale istanza, lo stesso verrà discusso quando Giovinco sarà alto 1,85 o Moratti vincerà uno scudetto regolarmente.
Ma, di nuovo, perché parlavo in apertura di volontà? Perché sono di fresca attualità le “ultimissime” (che conosciamo dal 2006, sia Noi, che Voi, che Palazzi) novità processuali sull’affaire Pirelli/Telecom (vedere alla voce Tavaroli, Cipriani, Plateo e testimonianze assortite). Vero che abbiamo posto la domanda già a Cobolli Gigli e a Blanc, ma l’uno si rifaceva ai “valori di Facchetti” (notoriamente coinvolto da Moratti nella vicenda) e l’altro non riusciva a pronunciare correttamente “fentinofe”. Quindi erano poco attendibili. Lei Presidente ha intenzione di agire nei confronti di chi ha commesso quei fatti, loro mandanti e interisti misti che spiarono finanche l’ultimo degli osservatori della Juventus?
«E’ fondamentale che la Juventus torni a essere un modello … adeguato alla sua storia.» Ben detto, applausi. La Storia è la fondazione su cui erigere il tutto, specie in materia di Sport. La difesa della Storia è imprescindibile così come quello dell’onore dei colori, questo è il presupposto per il tutto. Volontà. Altrimenti si è un modello di nulla, non credibile per le future generazioni, i tifosi di domani, quelli bombardati da un circuito mediatico perverso e inquinato di faziosità antiJuventina. A queste condizioni anche Noi crediamo che le potenzialità della Juventus siano elevate. Vede, Presidente, è per questo che noi non ci dimentichiamo di Farsopoli; non succederà mai. Così come della mancanza di Giustizia e di chiarezza interna sull’argomento; perseveranza, ricorda? Sorella della volontà.
Attualmente le Istituzioni (quasi quasi mi viene voglia di scriverlo minuscolo) italiane sono quanto di più incredibile (nel senso di non credibile) possa esserci. Quella che costoro chiamano “giustizia sportiva” con tutta la più buona volontà non si può comunque scrivere maiuscolo e sicuramente si pronuncia ordalia. Quello che chiamano Palazzi (non Pino, l’altro) ha 4 (!) pesi e sedici (4x4) misure. Lo sguaiato “San Dulli” sarebbe un giudice? Abete dice di sì, tanto che voleva promuoverlo a “beato”. Fonti interne dicono che non è successo perché Petrucci gli ha ricordato come “santo” sia già gerarchicamente superiore. Che dialogo ci può essere con costoro? Confronto “vigoroso”? Beh, Noi, senza tanto vigore, un Natale, contro Palazzi ci siamo regalati un bell’esposto per abuso d’ufficio! Non credo che ci possa essere altro dialogo che con le carte bollate, altro che finanziarli con sponsorizzazioni Fiat!
Come si fa a ritenere interlocutore credibile un presidente che, sproloquiando di indipendenza degli organi della giustizia sportiva, li conferma, smentendosi – senza capirlo – per incompetenza manifesta o manifestata a seguito di delibera del consiglio federale. Quegli stessi organi in cui quello inquirente certifica prescrizioni fasulle (incomprensibilmente approvate dai legali della società); deferisce Conte sì e Mondonico no, così a seconda dei colori della maglia; non si occupa delle posizioni di gente che è stata arrestata; deferisce altri senza mai aver nemmeno sentito la loro versione; altri ancora invece va a trovarli in ufficio, alla Saras, per non farli scomodare. Com’è possibile che succeda tutto ciò?
Beh, Presidente, c’è un precedente del 2006 che fa giurisprudenza per costoro: la chiamano Calciopoli. Da allora si permettono tutto e di più in virtù (si fa per dire) dell’aiuto di qualcuno che rinunciò ad un ricorso al tar e poi patteggiò tutto il patteggiabile; non giova alla Nostra causa essere incerti o disponibili. Incerti e disponibili come sulla questione della Terza Stella. Occorre la volontà di perseguire quello che sappiamo essere giusto, nelle sedi appropriate, con volontà oltre alla perseveranza, e vedrà che come per incanto il calcio italiano cambierà in meglio. La Juventus semplicemente continuerà la sua Storia. Inarrivabile. Invincibile. |