In esclusiva per Giulemanidallajuve, l’Avvocato Prioreschi risponde alle domande della nostra redazione.
Che tipo di assistito è Moggi, uno che discute la strategia difensiva o che si affida completamente alle scelte sue e di Paolo Trofino? Come tutti gli imputati che hanno fiducia nei loro avvocati si informa sulla strategia difensiva e accetta le scelte dei difensori.
Ha mai avuto modo di parlare o, perché no, confrontarsi in tribunale con l'avvocato Vitiello (quando era presente)? No mai.
Ci sono ancora telefonate inesplorate tra le migliaia dell'inchiesta? Ci sono ancora telefonate, alcune delle quali sono utilizzate in questi giorni nel processo di appello del giudizio abbreviato.
Possiamo aspettarci novità e sorprese nel processo d'appello? Le novità sono alcune telefonate sulle frodi, la sorpresa è che il procuratore generale di udienza è lo stesso che da pubblico ministero aveva firmato la prima richiesta di intercettazioni telefoniche di calciopoli nell’ottobre del 2004.
Nel libro c'è un capitolo dedicato anche ai magnifici dodici di via In Selci, può ricordarci quali azioni legali sono in corso o sono previste per far emergere responsabilità o negligenze del nucleo dei carabinieri che hanno indagato? Alcuni imputati hanno presentato diverse denunce sia alla Procura di Roma che a quella di Napoli sulle modalità con le quali sono state condotte le indagini e su alcune testimonianze rese a dibattimento ritenute non veritiere. I relativi procedimenti sono ancora in fase di indagine. Non escludo la presentazione di altre denunce ma per adesso non posso dire di più.
Prima di lei anche il pm Narducci ha utilizzato il materiale dell'inchiesta per scrivere un libro. Che differenza c'è tra l'avvocato e il pm (pubblico ufficiale) che usano lo stesso materiale per scrivere un libro? Non abbiamo usato lo stesso materiale, lui ha utilizzato le informative dei carabinieri, io le prove raccolte a dibattimento. La differenza è questa. Se si scrive un libro inchiesta, non si possono ignorare le risultanze dibattimentali perché nel nostro sistema processuale la prova si forma a dibattimento.
Per quanto riguarda la battaglia legale relativa a farsopoli, ha notato differenze tra la dirigenza della Juve attuale e quella precedente, al di là dell'esposizione mediatica? Se sì, quali? La battaglia legale l’hanno fatta Moggi, i suoi difensori ed i suoi consulenti, tutti gli altri sono stati a rimorchio, utilizzando il nostro lavoro.
Dal momento in cui ha cominciato a seguire direttamente la vicenda farsopoli ad oggi, lei si sente più o meno ottimista riguardo la possibilità di vedere riconosciuta ufficialmente l'ingiustizia subita dalla Juve e dai suoi dirigenti? Non si tratta di essere ottimisti ma realisti. Dopo quello che noi abbiamo fatto emergere e la relazione Palazzi, la Federazione avrebbe dovuto prenderne atto e farsi carico essa stessa di riparare ad una ingiustizia conclamata, invece tutti sappiamo come è andata a finire. Ignavia allo stato puro da un lato e accanimento nei confronti di alcuni dall’altro. Leggi vicenda radiazioni.
In questi anni, molti tifosi juventini hanno perso la fiducia, non solo nei confronti della giustizia sportiva, ma anche di quella ordinaria. Esiste un motivo per cui dovrebbero ricredersi? Mai mollare. Questa è una battaglia di civiltà.
Ha letto le motivazioni del caso Conte? Le ho lette. Sulla giustizia sportiva tutti conoscono il mio pensiero. Non dico altro.
La precedente intervista:Prioreschi: «L'ascolto delle telefonate continua» Il libro:Maurilio Prioreschi: 30 sul campo “30 sul campo”. Tutta l’altra verità su calciopoli. Ecco perché sono 30
In libreria dal 27 novembre.
Una controinchiesta sullo scandalo che ha cambiato per sempre gli equilibri del calcio italiano, scritta dall’avvocato di Luciano Moggi che si è occupato dello scandalo fin dalla sua esplosione. Commenta l'intervista sul nostro forum!
Associatevi anche voi !